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P.Mas. per “la Stampa”
Toccate tutto al presidente Obama, ma guai se vi impicciate delle sue scarpe: «Erano sempre la sfida più grande. L’uomo era particolare, riguardo ai suoi piedi. Non si sarebbe mai messo un paio di mocassini qualsiasi. Dovevano apparire in un certo modo, dare una certa sensazione. Ogni volta che non poteva indossare le sue scarpe favorite, era un guaio».
Una sera, a New York, si impegnò in una discussione con Beyoncé, che aveva male ai piedi dopo un concerto: «Devi farti pagare - le consigliò - un massaggiatore. Jay Z lo fissò e disse: basta che non sia un uomo».
POWER FORWARD - IL LIBRO DI REGGIE LOVE SU OBAMA
Sono solo alcune delle tante curiosità rivelate nel libro «Power Forward», scritto da Reggie Love, ex assistente personale del capo della Casa Bianca. Reggie aveva cominciato a lavorare per Obama quando correva per il Senato, e in breve erano diventati amici, anche per la passione comune per il basket.
GLI ELETTORI PRIMA DI TUTTO
Love, che aveva giocato per la Duke University, ricorda proprio un episodio legato a questo sport: «Durante le primarie in New Hampshire, stavamo facendo una partita contro una squadra di pompieri. Lui ci chiamò e disse: io voglio vincere la partita, ma anche il loro sostegno. Perciò datevi una calmata. Da quel momento in poi, smettemmo di fare schiacciate, e cominciammo a giocare per gli elettori».
Oltre alle scarpe, Obama era molto attento anche ai calzini: «Dovevo sempre mandare indicazioni al gruppo che preparava le sue visite, affinché li acquistassero solo di lana vergine». Meno attento, a volte, allo stile dei vestiti: «Si era innamorato di un completo inguardabile, che indossava in continuazione. Un giorno, allora, questo vestito fu accidentalmente dimenticato in un hotel».
Durante uno stop a Las Vegas, l’ex campione dell’Nba Charles Barkley lo invitò ad uscire: «Obama, scherzando, ci disse: ma sì, prendiamoci una giornata libera e andiamo da Cheetah», famoso locale di spogliarello. «Lo faremo - gli rispose Love - ma solo nel minuto in cui sarai ex presidente».
La passione di Michelle per il cibo salutista viene dal presidente, o lo ha contagiato: «Niente gomme, barrette energetiche, roba fritta, e insalate solo in caso di emergenza. Una volta, però, in Iowa mandò giù un mostruoso panino con la carne, perché piaceva agli elettori. Poi mi guardò e mi disse: nessuno potrà mai sostenere che non voglio vincere».
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