DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Marco Giusti per Dagospia
uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre
Invece stasera cosa abbiamo in chiaro? Cine 34 alle 21 si butta su un vecchio Bud Spencer ancora molto divertente girato sul filone del nuovo fantascientifico americano, cioè “Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre” diretto da Michele Lupo con Bud Spencer, come sceriffo e il Cary Guffey di “Incontri ravvicinati” come il bambino extraterrestre, Raimund Harmstorf, Joe Bugner, Renato Scarpa, Carlo Reali, ma anche un bel po’ di stuntmen italiani pronti a prender botte da Bud, Giancarlo Bastianoni, Giovanni Cianfriglia, Ottaviano Dell'Acqua, Roberto Dell'Acqua, Riccardo Pizzuti, Claudio Ruffini. C’è perfino Gigi Bonos come vice sceriffo. Fu un successo strepitoso e lanciò Bud nel cinema per i più piccoli. Ebbe anche un sequel.
Su Canale 20 alle 21, 05 è un grande divertimento il “Troy” di Wolfgang Petersen con Brad Pitt come Achille, Eric Bana come Ettore, Orlando Bloom come Paride, Diane Kruger come la bella Elena, Sean Bean, Brian Cox, Peter O'Toole. Ricordo che a Stracult ne facemmo una parodia con un cast da urlo. Enzo Salvi e Max Giusti come Achille e Ettore, Lillo come Ulisse, Greg non mi ricordo, Angelo Bernabucci e Fabio Traversa come Agamennone e Menelao, Nicola Di Gioia come Priamo… Tutto girato vicino Roma…
la parola di un fuorilegge... e legge
Assolutamente da registrare su Rai Movie alle 21, 10 lo spaghetti western di Antonio Margheriti “La parola di un fuorilegge… è legge!”, Un film che oggi sarebbe impossibile. Tre stelle della blaxploitation del tempo, cioè Jim Brown, Fred Williamson e Jim Kelly, fresco fresco dal kung fu movie I tre dell’Operazione Drago, uniti a Lee Van Cleef stranamente capellone, eroe dello spaghetto leoniano e a tre colossi di Hollywood come Dana Andrews, Barry Sullivan e Harry Carey Jr. Aggiungiamo al tutto la nostra Catherine Spaak e una bellissima colonna sonora di Jerry Goldsmith, la seconda unità, per le scene acrobatiche in mano a un esperto come Hal Needham.
la parola di un fuorilegge... e legge
Ne viene fuori questo gioiello che avremmo dovuto apprezzare di più al tempo e non trattarlo come prodotto di serie B. Come venne effettivamente trattato da noi. Il tutto è girato in quel delle Canarie e, parte, in Arizona. Sembra che la scelta di Margheriti arrivò quando i tre protagonisti neri rifiutarono di lavorare con una serie di registi bianchi americani. Jim Kelly fa l’indiano muto esperto di kung fu. Fred Williamson, che usciva dalla regia del suo folle Adiós amigo, dove recitava in coppia con Richard Pryor, fa il giocatore nero, una specie di Doc Holliday rispetto a Jim Brown che fa un tipo alla Wyatt Earp.
la parola di un fuorilegge... e legge
Margheriti lo raccontava, con molta serenità, come di un film non completamente riuscito: “È un western anche questo, molto anomalo; la Fox mi chiamò perché gli attori neri, Jim Brown, ecc, avevano già lavorato con lo stesso produttore e volevano per questo film un regista di colore; invece, questa volta trovarono una certa resistenza, anche da parte degli attori bianchi e quindi decisero di prendere non un nero, non un bianco, ma un grigio! Anche lì, forse, avrei dovuto fermarmi un momento, richiamare gli autori… tant’è che il film finiva con la morte di loro – era il finale di Butch Cassidy – questi si buttavano giù e rimanevano fermi per aria – identico!
la parola di un fuorilegge... e legge
E allora dissi: ragazzi, almeno datemi la possibilità di cambiarlo, se no usiamo quell’altro di pezzo; ce lo facciamo prestare! Così li convinsi a fare dei piccoli cambiamenti, robetta; invece, girando, sono riuscito a cambiare anche il finale… Li ho salvati, loro se la cavano… ma il film è rimasto lo stesso un po’ inerte, con un piede di là e uno di qua… Anche se Jim Brown, secondo me, era riuscito a dare al personaggio una strana umanità; bravo anche Fred Williamson… In America è andato piuttosto bene; a Detroit ha fatto incassi da favola. (“Segno Cinema”, intervista di Marcello Garofalo).
Molto divertente la critica di Vincent Canby sul “New York Times” del tempo, che nota, ovviamente la somiglianaza con Butch Cassidy: “Mr. Brown e Mr. Williamson hanno molto strada da fare prima di poter competere con Paul Newman e Robert Redford”. Cielo alle 21, 15 ripropone il curiosissimo “Seven Sisters” del norvegese Tommy Wirkola con Noomi Rapace che interpreta le sette sorelle, tutte identiche, che cercano di sopravvivere a una società del futuro che non permette alle famiglie di avere più di un figlio. Loro fanno finta di essere sempre la stessa. Ci sono anche Willem Dafoe, Glenn Close, Robert Wagner, Pål Sverre Hagen, Tomiwa Edun. E’ appena uscito in Italia “Sei fratelli” con Riccardo Scamarcio... ma credo che non c’entri nulla.
Canale 27 alle 21, 15 propone invece l’action-comedy “Una spia e mezzo” di Rawson Marshall Thurber con Dwayne Johnson, Kevin Hart, Aaron Paul, Amy Ryan, Brett Azar, Megan Park, Ryan Hansen. Rai5 alle 21, 15 passa invece la serissima opera prima di Carlo Sironi “Sole” con Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Bruno Buzzi, Barbara Ronchi, Vitaliano Trevisan. Sironi, che ha da poco presentato a Berlino il suo secondo film, “Quell’estate con Irène”, metteva in scena qui una Storia d’amore di due disperati, una ragazza polacca incinta che sa che non potrà tenere il suo bambino e un ragazzo scombinato che passa il tempo giocando a videopoker. Venne presentato a Venezia, a Orizzonti nel 2019. Un po’ triste, ma non male.
Ben più divertente, Rai 4 alle 21, 20, il giocattolone avventuroso “Jungle Cruise” di Jaume Collet-Serra con Dwayne Johnson, Emily Blunt, Jesse Plemons, Paul Giamatti, Edgar Ramirez, Jack Whitehall. Italia 1 alle 21, 20 propone un action francese un filo cafone, “The Transporter – Legacy” di Camille Delamarre con Ed Skrein al posto di Jason Statham, Loan Chabanol, Lenn Kudrjawizki, Tatiana Pajkovic, Radivoje Bukvic. Leggo che a parte un paio di sequenze il film ha poco da offrire. Non ne dubitavo.
Passiamo alla seconda serata con un tardo, meraviglioso film di John Ford, “Cavalcarono insieme” con James Stewart, Richard Widmark, Shirley Jones, Linda Cristal, Andy Devine, John McIntire., Rai Movie alle 23. A Ford non piaceva granché. Ma guardate la scena dove i due parlano da soli sulla veranda… Lo sapevate che James Stewart indossa qui per l’ultima volta il suo celebre cappello da western che aveva dai tempi di Winchester 73? E John Ford non voleva affatto quel cavolo di cappello…
Cine 34 alle 23 propone “Italian Secret Service” di Luigi Comencini con Nino Manfredi, Françoise Prevost, Clive Revill, Giorgia Moll, Gastone Moschin, cioè la via allo spionistico della commedia all’italiana. In un primo tempo si doveva chiamare, acutamente, Le spie. Ma non è che il titolo finale sia molto meglio. Senza ancora aver scelto i protagonisti, Luigi Comencini ne parlava così: “Mi riprometto di proporre situazioni arcinote in una chiave diversa. Amo la semplicità. Cercherò di porre allo spettatore la stessa domanda che si pongono i miei personaggi. Il protagonista del film è uno che ha bisogno di soldi, che potrebbe avere uccidendo, ma che non vuole uccidere. Come può risolvere il problema?” (“Il Messaggero”, 22 novembre 1966).
La storia vede un ex-partigiano, Natalino Tartufato, cioé Manfredi, richiamato in servizio per combattere un’organizzazione di neo-nazisti che vogliono farsi la bomba. A Natalino viene chiesto addirittura di eliminare per 100.000 dollari una giovane spia, Edward Stevens, cioè Jean Sobieski. Non riuscendo a farlo in prima persona, lui incarica un altro per metà della cifra, questo lo ripassa a un altro, fino a quando l’incarico viene offerto a 1.000 dollari allo stesso Tartufato. Si scopre poi che Stevens non è un neonazista, ma il possessore della formula della Coca Cola, qui chiamata Cola Cola, e intende venderla ai russi. Non funzionò né allora né dopo.
Su Canale 27 alle 23, 10 avete la commedia con ragazzini che si sentono grandi e spiano con i droni gli adolescenti “Good Boys”, diretto da Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky con Jacob Tremblay, Keith L. Williams, Brady Noon, Molly Gordon, Midori Francis, Will Forte. Ha ottime critiche. Siete avvisati. Farmaci pericoli e morti non comuni sono al centro della storia, tratta dalla realtà, che accadde in quel di Brest nel drammatico “150 milligrammi” diretto da Emmanuelle Bercot con Sidse Babett Knudsen, Benoît Magimel, Charlotte Laemmel, Isabelle de Hertogh, La7 alle 23, 15, tratto dal libro autobiografico “Mediator 150 mg “scritto da Irène Frachon.
Rai4 alle 23, 25 propone l’action comedy con spie e ragazze ingenue “Innocenti bugie” diretto da James Mangold, poco adatto alla commedia, con Tom Cruise, Cameron Diaz, Maggie Grace, Peter Sarsgaard, Paul Dano, Marc Blucas. Così così. Andrebbe rivisto, perché quando uscì non venne proprio capito dalla critica, “Birth, Io sono Sean” del sofisticatissimo Jonathan Glaser (quello di “Under the Skin”) e “La zona d’interesse”, scritto assieme a Jean-Claude Carrière con Nicole Kidman, Cameron Bright, Lauren Bacall, la povera Anne Heche e Danny Huston, Iris alle 23, 35, mistery piuttosto bizzarro dove la vedova Kidman, a dieci anni dalla scomparsa del marito, decide di risposarsi con Danny Huston e le si materializza un ragazzino che dice di essere la reincarnazione del defunto marito. All’epoca fu un disastro.
Su Canale 20 alle 0, 25 avete un altro avventuroso divertente, “Viaggio nell’Isola Misteriosa” diretto da Brad Peyton con Josh Hutcherson, Dwayne Johnson, Michael Caine, Vanessa Hudgens, Kristin Davis. Leggo critiche terribile sul sentimentalone “Per sempre la mia ragazza” di Bethany Ashton Wolf con Alex Roe, Jessica Rothe, John Benjamin Hickey, Abby Ryder Fortson, Tyler Riggs, Rai Movie all’1. E’ invece un film di culto totale il thriller erotico “Death Game”, girato nel 1977 da Peter S. Traynor dove due ragazze, Sondra Locke e Colleen Camp, imboccano di notte nella casa di un maschio solo, il grande Seymour Cassel, e lo mettono sotto dopo averlo illuso con una notte ad alto contenuto erotico.
Il film è stato rifatto recentemente da Eli Roth con Ana de Armas e Lorena Izzo. Leggo che ne fecero anche una versione spagnola nel 1980, diretta da Manuel Esteba, “Viciosas al desnudo”, con Jack Taylor, Adriana Vega e Eva Lyberten. E’ una storia di passione e di sesso anche “La bocca”, diretto nel 1990 da Luca Verdone con Tahnee Welch nei panni di una restauratrice che va a lavorare in una villa di nobili e si innamora del rampollo, Rodney Harvey. Ci sono anche Claudine Auger, Alida Valli, Monica Scattini. All’epoca non andò bene. Da recuperare. Lo trovate su Cine 34 all’1, 05.
La notte si riempie di film interessanti con il vecchio avventuroso in Technicolor dell’Universal “Lo scudo dei Falworth” di Rudolph Maté con Tony Curtis, Janet Leigh, Barbara Rush, Patrick O’Neal, David Farrar, Dan O’Herlihy, Craig Hill. Leggo che venne girato sia in Cinemascope che con lo schermo normale perché non tutte le sale avevano i mascherini per il Cinemascope. Tony Curtis sapeva di non essere adatto al ruolo, troppo cittadino del Bronx. Al punto che quando pronunciava una battuta, "Yonda lies da castle of my fadda", tutti si mettevano a ridere in sala. Un po’ come quando senti Alberto Sordi doppiare Pedro Armendariz in un western (“Sì sior comandante… so’ apache mescaleros!”.
Terribile ma stracultissimo, Rete 4 alle 2, 05, il drammone parmense “Questa specie d’amore”, scritto e diretto da Alberto Bevilacqua con Ugo Tognazzi, Jean Seberg, Ewa Aulin, Angelo Infanti, Fernando Rey, Evi Maltagliati. Era il secondo film da regista dello scrittore, con Ugo Tognazzi ridicolizzato da un pesantissimo trucco per fare il padre del protagonista, il vecchio antifascista parmense militante. Trionfo di arie d’opera e di buoni sentimenti. Tognazzi esagera. La povera Jean Seberg penso non si rendesse bene conto di dove stava, ma ha una scena di nudo con Angelo Infanti e forse anche altre, se mi ricordo bene (Bevilacqua riempiva di scene di sesso tutti i film…).
C’è anche il campione del Rischiatutto Gianfranco Rolfi in un piccolo ruolo di carabiniere. Ennio Morricone piazzò una canzone scritta per “Cuore di mamma”, “Ouverture del mattino”. Milva cantò due canzoni su temi del film scritti da Morricone e parole di Bevilacqua (slurp!). Su Cine 34 alle 2, 50 avete “La madama”, primo film da protagonista di Christian De Sica, diretto da Duccio Tessari con Ines Pellegrini, Ettore Manni, Gigi Ballista, Grazia Maria Spina. Piuttosto bello “The Constant Gardener”, cioè John Le Carré, le sue spie, i suoi percorsi contorti di tradimenti, nelle mani di un regista brasiliano di successo, Fernando Meirelles, con Ralph Fiennes, Rachel Weisz, Daniele Harford, Danny Huston, Pete Postlethwaite, Rai Movie alle 2, 50.
Andiamo in Australia, in pieno deserto, tra tempeste di polvere e figli scomparsi con “Strangerland” di Kim Farrant con Nicole Kidman, Joseph Fiennes, Hugo Weaving, Lisa Flanagan, Martin Dingle Wall, Iris alle 3, 25. Chiudo con la commedia “Lui, lei e il nonno” di Anton Giulio Majano con Walter Chiari, Gilberto Govi, Yvonne Furneaux, Lauretta Masiero, Valeria Moriconi, Carlo Campanini, Cine 34 alle 4, 20, ultimo film di Govi, quasi tutto girato a Napoli, eccetto qualche scena girata nel porticciolo di Camogli. Da vedere…
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