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IL DIVANO DEI GIUSTI - ALTERNATIVE A SANREMO? DOPO IL BALLO DEL QUA QUA È DIFFICILE SUPERARSI. PERÒ QUATTRO RISATE VE LE FATE CON LE BATTUTE SPORCHE DI “DELITTO SULL’AUTOSTRADA” COME “ANNAMO AR CINEMA A ORVIETO, DANNO UN FILM CHE SI INTITOLA LE PORNOMASSAIE. C’È UNA CHE FA GLI GNOCCHI COR CULO” - IN PRIMA SERATA AVETE ANCHE L’OTTIMO POLIZIESCO CON NARCOS E UN TRIO DI BEI PROTAGONISTI CHE SCOPANO ASSIEME "LE BELVE" E LA VERSIONE LIVE DI “GHOST IN THE SHELL” - NELLA NOTTE TORNA “LA POLIZIOTTA DELLA SQUADRA DEL BUON COSTUME”, MA OCCHIO AL CULTISSIMO “LA CADUTA DEGLI DEI”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

true detective night country 21

Alternative valide a Sanremo? Dopo il ballo del qua qua è difficile superarsi. E Fiorello ha in effetti ribaltato da subito la trashiata che ha rovinato per sempre il povero e già bollitissimo John Travolta facendolo diventare un momento di straculto televisivo immortale. Va detto però che stasera in chiaro non è che ci sia moltissimo. E leggo che hanno anticipato su Sky la quinta imperdibile puntata di “True Detective” a sabato sera. Proprio sulla finale del festival sti anfamoni…

 

miriam leone nuda in 1992 7

Per fortuna esistono le registrazioni. Io mi sto rivedendo “1992” su Sky, domandomi perché nessuno ha mai chiamato a Sanremo Miriam Leone, e poi mi vedo a doppia velocità il festival fermandomi sulle canzoni e sui numeri che sembrano interessanti. Come faranno in molti. E poi mi vedo Fiorello, con la speranza che sia un po’ come il vecchio dopofestival, mentre è solo un dopo-Fiorello che parla solo di Fiorello.

 

1992

Anche se il numero di Via dei Ciclamini con Orietta Berti e i tre La Sad (per Sade o per Carmelo?) era favoloso e ha riscattato la figuraccia del ballo del qua qua. Ma se cerchiamo quello che un tempo era il divertimento massimo del festival, cioè il processo alla tappa delle esibizioni musicali coi giornalisti di musica alla Zaccagnini&Molandini&Castaldo&Venegoni finalmente protagonisti della scena, inutile dire che non lo troviamo più. Come non troviamo più le edicole…

 

delitto sull’autostrada

 Allora in prima serata in chiaro c’è pochino. Però quattro risate ve le fate con le battute sporche di “Delitto sull’autostrada” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Viola Valentino, Bombolo, Olimpia Di Nardo, Giorgio Trestini, Adriana Russo e perfino Marina Frajese nel ruolo di una sporcacciona alla fiere dei bovini di Bologna. E’ il primo film della serie di Nico Giraldi non più prodotto da Galliano Juso, ma da Mario cecchi Gori. La serie perde un po’ della prima spontaneità, ma funziona ancora benissimo. Meno trama gialla e più commedia.

 

delitto sull’autostrada 4

Nico indaga su un delitto legato al giro dei camionisti. Grandi battute: “Non sono sfortunato”, dice riferendosi a una mano di poker, “siete voi che ciavete un bucio di culo che se lo mettete fori dalla finestra le aquile ci fanno il nido”. Bombolo fa l’allenatore di boxe che si tira su con una droghetta chiamata Vigorello, “Mo’ che ho bevuto Vigorello vi faccio un culo come ‘n ombrello”. Si è fidanzato, inoltre, con la mitica Bocconotti Cinzia, interpretata dalla strepitosa Gabriella Giorgelli, “è così brava a fare la mignotta che manco te ne accorgi”. E’ qui che Nico pronuncia la celebre battuta: “Annamo ar cinema a Orvieto, danno un film che si intitola Le pornomassaie. C’è una che nun se batte: fa gli gnocchi cor culo”.

le belve 2

Su Canale 20 alle 21, 05 passa l’ottimo poliziesco con narcos e un trio di bei protagonisti che scopano assieme in quel di Miami diretto da Oliver Stone, “Le belve” con Blake Lively, Taylor Kitsch, Aaron Johnson, Salma Hayek, Benicio Del Toro e il poro John Travolta prima di finire a Sanremo. E’ un thrillerone politico tutto sesso, canne e sangue ambientato tra Laguna Beach e Tijuana tratto da un bellissimo romanzo di Don Winslow, che ha sceneggiato il film con Stone e Shane Salerno.. E quando sui titoli di coda, dopo una scia di pallottole e sangue, sentiamo “Here Comes the Sun” di George Harrison, come in un film di hippies degli anni ’60, ci appare tutto chiaro.

le belve oliver stone

 

Il sogno americano in quel di Laguna Beach è sempre lo stesso degli anni del Vietnam. Sesso, mare, niente guerra, niente regole e un mare di canne. Ben e Chon, i notevoli Aaron Johnson e Taylor Kitsch, producono la migliore erba in commercio della California e vivono come fratelli dividendosi tutto, anche la bella O, sta per Ophelia (“la pazza bipolare di Otello”), interpretata da una interessante Blake Lively O è pazza dei suoi due uomini, che se la scopano sia singolarmente che assieme, proprio come in un film di hippies anni ’60.

 

salma hayek blake lively le belve

Ovviamente ha una madre ricca e annoiata che non vede e non sente mai (era Uma Thurman, ma le sue scene sono state tagliate da Stone) e la sua unica famiglia sono Ben e Chon. Il primo è il piccolo chimico che produce la canna, ma è anche un idealista e porta tutti i suoi soldi in Africa neanche fosse Veltroni, mentre il secondo è un reduce di guerra ferito nel profondo e incazzato, ma indovinate cosa ha portato dall’Afghanistan? I due si compensano in tutto. Nell’attività, visto che uno spara e l’altro è buddista e non violento, e nell’amore.

 

le belve

“Con Chon scopo, con Ben faccio l’amore”, ci dice O fuori campo, dopo averci rivelato subito che non è perché racconta lei la storia che rimarrà viva alla fine. La loro roba, troppo buona, fa gola alla banda della terribile Elena, una Salma Hayek da paura con parruccone da cartoon, regina del cartello a Tijuana, che comanda un gruppo di cattivissimi e armatissimi narcos. Il suo braccio destro è Lado, un Benicio Del Toro invecchiato ma ancora in forma, pronto a sgozzare e tagliar teste prima e dopo il confine. Il poliziotto corrotto che fa da tramite un po’ con tutti è un John Travolta sempre più cotto, ma sempre divertente.

 

american graffiti 2

 Su Canale 27 alle 21, 10 avete il classico “American Graffiti” diretto da George Lucas con Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat, Charles Martin Smith, Cindy Williams. Rai Movie alle 21, 10 passa il fantathriller “Criminal” di Ariel Vromen, dove al malavitoso Kevin Costner vengono inseriti nella capoccia i ricordi scottanti di un agente segreto appena ucciso dai cattivi. Ci sono Gary Oldman, Tommy Lee Jones, Alice Eve, Ryan Reynolds, Jordi Mollà. Non male. Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone il fantasy-horror “La notte del giudizio -  Election Year” di James DeMonaco con Frank Grillo, Elizabeth Mitchell, Mykelti Williamson, Joseph Julian Soria, Betty Gabriel, terza parte di una saga dove in America esiste un giorno che la gente può commettere qualsiasi tipo di crimine e farla franca. Bang! Bang!

la mia casa e piena di specchi

Purtroppo “Machete Kills” di Robert Rodriguez con Danny Trejo, è un sequel meno riuscito del primo Machete, anche se vanta apparizioni eccellenti come quelle di Sofia Vergara e Lady Gaga. E’ un giallo non riuscitissimo “Mistero a Crooked House” di Gilles Paquet-Brenner con Max Irons, Stefanie Martini, Glenn Close, Christina Hendricks, Gillian Anderson, Cielo alle 21, 15. Su Rai premium alle 21, 20 arriva “La mia casa è piena di specchi”, polpettone di Vittorio Sindoni con Sophia Loren che fa la madre di Sophia Loren e Margareth Madè sua figlia, cioè Sophia, Enzo De Caro, Nicola Di Pinto, Francesco Paolantoni. Insomma…

 

assassinio sull’orient express 2

Rai Due alle 21, 20 si butta sul divertente “Assassinio sull’Orient Express” diretto da Kenneth Branagh con Kenneth Branagh, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penélope Cruz, Daisy Ridley. Branagh, vecchia volpe pronto a tutto, che aveva già girato in 70 millimetri un lunghissimo Amleto all-star, forte della sua esperienza su Thor e della più che riuscita Cenerentola per la Disney, adopera su Assassinio sull’Orient Express la stessa cura da remake di classe: Impaginazione curata, attenzione al cast, dove si uniscono nuovi volti graziosi, Daisy Ridley, a grandi star inglesi e americane, Judy Dench e Michelle Pfeiffer su tutti, e il sempre perfetto Derek Jacoby nel ruolo che nella versione di Sidney Lumet del 1974 fu di Sir John Gielgud.

assassinio sull’orient express 7

 

Perché, alla fine, più che al romanzo di Agatha Christie, Branagh pensa costantemente al film di Lumet, che era piuttosto riuscito e che puntava fortemente alla costruzione del cast e al suo funzionamento teatrale. Così è impossibile non pensare a Lauren Bacall di fronte alla meravigliosa Michelle Pfeiffer solo un po’ invecchiata nel ruolo di Caroline Hubbard, che ha una delle battute migliori del film, “Se non la smette di posare gli occhi sul mio corpo le chiedo l’affitto”. O a Judy Dench nel ruolo che fu di Wendy Hiller, cioè la nobildonna russa. O a Johnny Depp in quello che fu del grande Richard Widmark, il gangster Ratchett.

 

assassinio sull’orient express 3

 Lo stesso Branagh sa di non poter inventarsi un Poirot così diverso da quello di Finney, che allora fu in realtà la terza scelta, dopo i rifiuti di Alec Guinnes e di Paul Scofield, e che era un po’ giovane per il ruolo, 37 anni. Finché il film sta dentro i confini del remake o del reboot, come volete, il film funziona bene. Le cose vanno meno bene quando si prendono altre strade e al posto della nanny svedese di Ingrid Bergman troviamo la nanny ispanica di Penelope Cruz, o al posto di Sean Connery come dottor Arbuthnot troviamo il medico nero Lesle Odon Jr.

 

harvey keitel lansky 3

Su Rai Tre alle 21, 20 passa il biopic su un celebre gangster ebreo-americano, “Lansky” diretto da Eytan Rockaway con Harvey Keitel, Minka Kelly, AnnaSophia Robb, John Magaro, Sam Worthington, Jackie Cruz. Su Italia 1 alle 21, 20 trovate la versione live di “Ghost in the Shell” diretta da Rupert Sanders con Scarlett Johansson, Pilou Asbæk, Takeshi Kitano, Juliette Binoche, Michael Pitt. Non funzionò. Lo sapete. La cosa più sorprendente era la costruzione di Scarlett Johansson come Motoko Kusanagi, il Maggiore, killer cibernetico della Sezione 9, l’eroina animata che di umano ha solo la mente, di uno dei manga più famosi di ogni tempo, già portato al cinema con estremo successo nel 1995 da Mamoru Oshii. Un classico insuperabile.

GHOST IN THE SHELL

 

Film e personaggio vengono riproposti in questa nuova versione ricca e internazionale dal vivo, diretta dal Rupert Sanders e scritta da un esercito di sceneggiatori che ci hanno lavorato fin dal 2008, cioè da quando Steven Spielberg pensò al progetto. Proprio il via vai di sceneggiatori dimostra quanto non sia stato facile portare al cinema il progetto e una certa sofferenza produttiva. Inoltre le scene più riuscite sono proprio quelle ricostruite paro paro dal vecchio film di Mamoro Oshii che non credo abbiano avuto bisogno di grande lavoro di sceneggiatura.

 

GHOST IN THE SHELL

 Ma Scarlett, meravigliosa, nuda ma senza sesso, coi capelli neri tagliati corti come la vecchia Motoko, gli occhioni sempre aperti, che si butta nel vuoto con le pistole in mano, già nel trailer spaccava di brutto. E anche se non è né cinese né giapponese, e questo ha causato un bel casino per il cosiddetto whitewashing del personaggio, spacca ancor di più se pensiamo che è stata l’eroina aliena di Under the Skin di Jonathan Glazer o la killer Lucy per Luc Besson, o Black Widow, o la voce di Her di Spike Jonze, o solo la Scarlett anti-Trump coi capelli corti del web. Su Tv8 alle 21, 30 ci sarebbe anche l’action “Cani sciolti” diretto da Baltasar Kormákur con Mark Wahlberg, Denzel Washington, Paula Patton, Bill Paxton, James Marsden, Fred Ward.

la poliziotta della squadra della buoncostume.

 

Passiamo alla seconda serata con “La poliziotta della squadra del buon costume” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Sal Borgese, Gianfranco Barra, Cine 34 alle 22, 55. Su Rai Movie alle 23 c’è “Red Dust” di Tom Hooper con Jamie Bartlett, Chiwetel Ejiofor, Ian Roberts, Hilary Swank, legal thriller ambientato in Sudafrica. Italia 1 alle 23, 25 propone il thriller “La fuga dell’assassino” di Obin Olson, Amariah Olson con Jonathan Rhys Meyers, Cam Gigandet, Michael Biehn, Brit Shaw, Sherri Eakin.

 

dafoe in platoon

 Su Tv8 alle 23, 30 la commedia con bistecconi “Pain and Gain – Muscoli e denaro” del non così sofisticato Michael Bay con Mark Wahlberg, Dwayne Johnson, Rebel Wilson, Ed Harris, Ken Jeong, Anthony Mackie. Torna la guerra in Vietnam con “Platoon”, il film che lanciò definitivamente Oliver Stone con Charlie Sheen, Tom Berenger, Willem Dafoe, Forest Whitaker. Canale 5 a mezzanotte e 15 propone l’ottima commedia di Ferzan Ozpetek “La dea fortuna” con Stefano Accorsi, Edoardo Leo, Jasmine Trinca, Serra Yilmaz, Filippo Nigro, Sara Ciocca.

LA DEA FORTUNA

Magari il pubblico più sofisticato ha prefrito il più curioso e misterioso film precedente, Napoli velata, anche quello costruito a partire da una celebre scultura con significati nascosti, ma questo è sicuramente più commedia, cioè si ride, e più mélo, cioè si piange, secondo i modelli del cinema ozpetekiano (con due k viene male). Vi si legge una naturalezza della commedia familiare gay con tanto di crisi e amica malata (temi immancabili per Ozpetek), che diventa un film davvero per tutta la famiglia. Alla faccia di Salvini e Fontana.

LA DEA FORTUNA

 

E rilancia, inoltre, la stella di Edoardo Leo, già gettonatissimo nel nostro cinema, in versione idraulico romano bisex di gran cuore, che si ritrova a casa una crisi col suo amore, Stefano Accorsi, traduttore e intellettuale frustato con baffetti, che lo tradisce con un pittore bonazzo, e i due figli piccoli della sua migliore amica e ex-fidanzata, ovviamente Jasmine Trinca, stavolta mora versione Laura Morante, che è baronessa un po’ scocciata e un bel po’ malata. E non vuole tornare da mammà a Bagheria, te ce credo è la perfida Barbara Alberti in versione Maleficent, preferisce che i suoi figli stiano con la coppia di amici gay attorniati dal presepe umano alla Ozpetek, con tanto di Sierra Ylmaz, il Mario Brega del regista, e Filippo Nigro. Da non perdere.

 

il ginecologo della mutua.

 Cine 34 alle 0, 40 presenta il pesantissimo “Il ginecologo della mutua” diretto da Joe D’Amato con Renzo Montagnani, Aldo Fabrizi, una commedia erotica che incassò oltre un miliardo di lire. Grandi presenze femminili, da Paola Senatore a Marina Frajese, a una giovane Anna Bonaiuto, non ancora in odor di cinema d’autore, nei panni di una siciliana brutta e focosa. Cult tostissimo. Il film, si legge su Variety, doveva essere prodotto in un primo tempo da Edmondo Amati con la Fida. Nel cast erano previste, oltre a Montagnani, anche Gloria Guida, Silvia Dionisio, Simonetta Stefanelli, Jacques Dufilho e Paola Senatore.

il ginecologo della mutua

 

Rimarranno solo Montagnani e la Senatore. Gloria Guida, in un’intervista del Corriere d'informazione, (intitolata «Mangiauomini ma solo sullo schermo»), non parla del suo ruolo, ma si dichiara disposta a fare il film. «Perché dovrei rinnegare quello che ho fatto fino ad oggi? Un certo tipo di cinema mi ha dato successo, popolarità». Non si capisce, quindi, come lei e altre attrici siano scappate dal progetto e la produzione sia poi passata a Fabrizio De Angelis. Probabilmente la Fida rimane volutamente coperta, ma attiva nella produzione.

 

il ginecologo della mutua

Per inciso viene offerto un ruolo anche a Alberto Lupo, star della tv, ma lui rifiuta: «Mi hanno offerto una partecipazione ne Il ginecologo della mutua con quattro porno divette che fanno cassetta. Non me ne frega niente, anche se mi danno tanti soldi la cosa mi lascia indifferente». Ancora più di culto, registriamolo subito!, su Rete 4 alle 0, 55 “la caduta degli dei” di Luchino Visconti con Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Berger, Charlotte Rampling, Florinda Bolkan, ascesa e caduta della famiglia Von Essenbeck nella Germania sempre più nazista di Hitler.

 

LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI VISTA DA LUCHINO VISCONTI IN LA CADUTA DEGLI DEI

Vedo che la versione in dvd tedesca del 2004 riportò alla luce molti dei tagli subiti dal film nella scena di maggior culto, quella della Notte dei Lunghi Coltelli. La versione lunga, dovrebbe essere quindi quella da due ore e 36 minuti. La versione italiana dell’Istituto Luce, occhio!, è tagliata. Quella di questa sera, leggo, è di 150 minuti. Quindi integrale. Rainer Werner Fassbinder lo vedeva come il suo film preferito di sempre, “sta alla storia del cinema come Shakespeare sta alla storia del teatro”.

la caduta degli dei

Leggo che Visconti si innamorò di Dirk Bogarde dopo averlo visto come Charlie Hook nel fenomenale “Tutte le sere alle nove” di Jack Clayton. Ma penso che lo avesse visto anche nei film di Joseph Losey. Bogarde ebbe parecchio da dire su Helmut Berger, allora fidanzato di Visconti e qui lanciato come protagonista. Visconti sacrificò al montaggio molto del personaggio di Bogarde per lanciare Helmut Berger. Gli offrì anche un numero da Marlene Dietrich, quando Marlene si offrì per un ruolo nel film. Questa fu la sua risposta. Tra gli extra, nel ruolo di un nazista, troviamo un vero nazista, Karl Hass, condannato per il massacro delle Fosse Ardeatine.

 

laura antonelli tony musante la gabbia

 Rai Due all’1 presenta “Tutti giù per terra” di Davide Ferrario, tratto dal romanzo di Giuseppe Culicchia con Valerio Mastandrea che fa il figlio di Carlo Monni a Torino, Benedetta Mazzini, Gianluca Gobbi. Credo che Monni, che non aveva figli e che sarebbe stato così poco adatto a fare il padre nella vita, abbia fatto da padre a quasi tutti i giovani attori italiani. Cine 34 alle 2 propone il thriller erotico “La gabbia” di Giuseppe Patroni Griffi con Tony Musante legato nudo al letto di Laura Antonelli, conteso dalle bellissime Blanca e Cristina Marsillach.

 

fabio fazio pole pole

Rai Movie alle 2, 50 propone il divertente film di GiannI Zanasi “Non pensarci” con Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Caterina Murino, Paolo Briguglia. Dette vita a una delle prime serie tv che sfruttavano il successo di un film italiano. Più che “Destinazione Sanremo” di Domenico Paolella con Yvonne Monlaur, Gabriele Tinti, Tino Scotti, Pina Renzi, Rete 4 alle 4, 05, trovo adatto alla serata sanremese “Pole Pole”, commedia africana con Fabio Fazio protagonista diretta da Massimo Martelli, autore di una marea di festival di Sanremo, compreso questo, Iris alle 4, 40. E qui chiudo.

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