
DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO…
IL DIVANO DEI GIUSTI – LA BOMBA DELLA SERATA È “KURSK”, UN FILMONE CHE RICOSTRUISCE FEDELMENTE IL VERO, DRAMMATICO, CASO DEL SOTTOMARINO RUSSO A TESTATA NUCLEARE K-141 KURSK CHE NELL’AGOSTO DEL 2000 SI INABISSÒ A 100 METRI SUL FONDO DEL MARE DI BARENTS – AVETE ANCHE “IL TRUCIDO E LO SBIRRO”, IL FILM DOVE NASCE SERGIO MARAZZI DETTO MONNEZZA, FIGLIO DI UN LADRO E DI UNA MIGNOTTA – NELLA NOTTE TROVATE “RADIOFRECCIA”, FILM DI GRAN CULTO DEI FAN DEL LIGA, E “LA FINE DELL’INNOCENZA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In prima serata in chiaro vedo che passa il biopic su Santa Caterina da Siena, ma non il solito biopic col santo alla Rai Uno di bernabeiana memoria, ma “Io, Caterina”, diretto nel 1957 da Oreste Palella, che già ne aveva girata una nel 1947, con Nora Visconti, Folco Lulli, Pina Renzi, Guido Celano, Pina Renzi, Luigi Tosi, Andreina Pagnani e perfino Arnoldo Foà. Leggo che aiuto di Palella era Sergio Bergonzelli, prete spretato, poi attivo anche nel western e nel porno. Nora Visconti non ha lasciato gran segno di sé nel cinema, mi sa.
Rai Uno alle 21, 30 ripropone il fortunato biopic su Mia Martini “Io sono Mia” diretto da Riccardo Donna con Serena Rossi strepitosa anche come interprete delle canzoni, Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi. Ma credo che la bomba della serata sia “Kursk”, diretto nel 2019 con gran maestria da Thomas Vinterberg di scuola Dogma, vincerà un anno dopo l’Oscar con “Un altro giro”, prodotto da Luc Besson, scritto dal Roberty Rodat responsabile anche di “Salvate il soldato Ryan” e interpretato da Matthias Schoenarts, Colin Firth, Léa Seydoux, Peter Simonischeck, August Diehl e un magistrale Max Von Sydow in uno dei suoi ultimi ruoli.
Un filmone che ricostruisce fedelmente il vero, drammatico, caso del sottomarino russo a testata nucleare K-141 Kursk che nell’agosto del 2000 si inabissò a 100 metri sul fondo del Mare di Barents dopo l’esplosione interna di un siluro durante un’esercitazione con siluri senza carica esplosiva. Si cercò così di salvare i 23 marinai sopravvissuti (su 118) chiusi dentro il compartimento Nove del sommergibile.
Nel film a mettere i bastoni tra le ruote dell’operazione e a dilatarne i tempi è la tracotanza e la presunzione della marina russa, impersonificato dal personaggio dell’ammiraglio Petrenko di Max Von Sydow, che stenta a accettare l’aiuto degli occidentali, inglesi e norvegesi. Al punto che preferirebbe vederli morire che ringraziare le marine degli eserciti occidentali, più preparate e più attrezzate. La storia punta tutto sui personaggi realistici del marinaio Mikhail Averin di Matthias Schoenarts, qui piuttosto a suo agio come soldato russo, e di sua moglie Tanya, interpretata da Léa Seydoux.
Vinterberg ce li mostra nella vita di tutti i giorni nelle case caserme popolari per poi dividerli quando il marinaio entrerà nel sommergibile. Più attento a fare una ricostruzione dell’accaduto che a trovare dei colpevoli, il film funziona grazie soprattutto alla regia di Vinterberg e a qualche buona performance, da Colin Firth al comando dei soccorsi inglesi a Von Sydow al massiccio Magnus Millag come Oleg che ritroveremo anche in “Un altro giro”.
Beh, stasera ci sarebbe anche un gran bel film di John Ford, anche se a lui non piaceva granché “Cavalcarono insieme” con James Stewart e Richard Widmark, Rai Movie alle 21, 10. Ma guardate la scena dove i due parlano da soli sulla veranda… Lo sapevate che James Stewart indossa qui per l’ultima volta il suo celebre cappello da western che aveva dai tempi di Winchester 73? E John Ford non voleva affatto quel cavolo di cappello…
Cine 34 alle 21 propone “Il trucido e lo sbirro”, uno dei grandi poliziotteschi di Umberto Lenzi, maestro del cinema di genere italiano adorato da Tarantino che verrà presto omaggiato a Grosseto, era nato a Massa Marittima, il prossimo settembre. Questo è il film dove nasce Sergio Marazzi detto Monnezza, fratello gemello buono del Gobbo. Figlio di un ladro e di una mignotta, come ricordava lo stesso Lenzi, Monnezza “fu una brillante idea dello sceneggiatore Dardano Sacchetti, io lo perfezionai assieme a Milian studiandone il trucco, il modo di parlare in rima romanesca”.
Milian invece cercò di dare al personaggio “una coscienza sociale, quella che ho assimilato frequentando tutti i sottoproletari in America. Più andavo avanti più calcavo la mano nelle parolacce, ma sempre musicalmente. Veniva giù il cinema”. Grande inizio al cinema della prigione dove i detenuti guardano un western italiano. Monnezza si volta verso un amico e pronuncia la frase fatidica: “Reggeme er posto che vada a cagà”.
La5 alle 21, 10 presenta una commedia di Nick Cassavetes, “La custode di mia sorella” con Alec Baldwin, Cameron Diaz, Abigail Breslin, Joan Cusack, Jason Patric, Thomas Dekker. Iris alle 21, 10 propone “Il cavaliere di Lagardére”, sorta di addio al cappa e spada diretto dal maestro del genere, Philippe Pe Broca con Daniel Auteuil, Marie Gillain, Vincent Perez, Fabrice Luchini, Philippe Noiret. Siamo cresciuti negli anni 60 coi guasconi di De Broca e le loro belle ragazze. C’era una leggerezza, e un’eleganza di messa in scena che abbiamo proprio perduto.
Così così l’ennesima versione del celebre romanzo di Richard Matheson con l’ultimo uomo della terra in un mondo di contaminati, “Io sono leggenda”, diretto da Francis Lawrence con Will Smith, Alice Braga, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith, Darrell Foster. Rai 5 alle 21, 15 passa “Enemy”, thriller psicosessuale (leggo) diretto da Denis Vielleneuve, tratto da un romanzo di José Saramago, “L’uomo duplicato”, che vede un tranquillo professore, Jake Gyllenhall, scoprire che vicino a casa sua vive un attore di action movie che è identico a lui. Si ossessiona col suo doppio da farne il suo nemico da eliminare per sempre. Ci sono anche Mélanie Laurent, Sarah Gadon, Isabella Rossellini, Joshua Peace. Poco visto.
Cielo alle 21, 15 ci propone un film di gangster australiano e di cattivi maestri, “Son of a Gun” di Julius Avery con Ewan McGregor, Brenton Thwaites, Alicia Vikander, Jacek Koman, Matt Nable. Leggo che i criminali sono presentati non come pazzi scriteriati, ma come personaggi intelligenti. Vabbé. Me lo vedrei. La7D alle 21, 20 passa un film sentimentale di Jason Reitman, “Un giorno come tanti” con Kate Winslet, Josh Brolin, Tobey Maguire, Gattlin Griffith, Dylan Minnette, dove una divorziato e il figlio ospitano senza pensarci un uomo che si rivelerà un evaso. Pericoloso?
Passiamo alla seconda serata con “Radiofreccia”, film di gran culto dei fan del Liga diretto infatti da Luciano Ligabue con Stefano Accorsi in stato di grazia, Luciano Federico, Francesco Guccini, Alessio Modica. Su Cine 34 alle 22, 50 passa “Cane e gatto”, non fortunatissimo tentativo di Bruno Corbucci di far funzionare assieme come coppia comica Bud Spencer e Monnezza, cioè Tomas Milian.
il buono, il brutto, il cattivo 6
Tra una marea di repliche, vi segnalo ancora una volta “Il buono il brutto il cattivo” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Eli Wallach, Rada Rassimov, Aldo Giuffré, Enzo Petito e Mario Brega, che fa un sergente cattivissimo. Mi ha raccontato Sir Christopher Frayling che Lee Van Cleef, nella scena dove stermina la famiglia di Chelo Alonso, doveva mangiare la minestra prima di sparare. Leone gli gridava “Eat the minestra” e Lee Van Cleef non capiva, si domandava perché dove “mangiare il prete” (minister).
Svegliate Ciro Ippolito e Fulvio Lucisano perché su Cielo alle 23, 15 arriva “La fine dell’innocenza”, esotico erotico diretto da Massimo Dallamano, che a Ciro non piaceva per nulla, con Annie Belle bella, nudissima e diciannovenne, Felicity Devonshire, Ciro Ippolito, Charles Fawcett. Fu Lucisano a spedire Ciro a Hong Kong per sostituire il protagonista che se ne era andato. E Ciro partì. Ci sono anche Al Cliver, Rik Battaglia e Enrico Beruschi nelle scene in Italia. Per non parlare di Ines Pellegrini in versione monaca. Film pieno di nudi. Ciro deve essersi divertito.
Rai4 alle 23, 20 passa il thriller “Paradise Highway” diretto da Anna Gutto con Morgan Freeman, Cameron Monaghan, Frank Grillo, Juliette Binoche, Christiane Seidel. Sembra sia bruttissimo. Su Iris alle 23, 45 la versione alla Omar Sy di un cavallo di battaglia di Louis Jouvet e dei grandi attori di teatro, “Knock” di Jules Romains, che diventa qui “Dr Knock”, diretto da Lorraine Levy con Omar Sy, Alex Lutz, Ana Girardot, Sabine Azéma, Pascal Elbé, Audrey Dana.
Cielo alle 0, 50 ripropone il celebre fondoschiena di Nadia Cassini in “Il dio serpente” di Piero Vivarelli che la lanciò. Rete 4 all’1, 45 passa il poliziottesco più noto e più politico di Sergio Martino, “La Polizia accusa: il Servizio Segreto uccide” diretto da Sergio Martino con Luc Merenda, Mel Ferrer, Delia Boccardo, Paola Tedesco, Gianfranco Barra, Carlo Alighiero, Claudio Gora. Complotti, caso Calabresi, c’è un po’ di tutto. A un certo punto il fascistissimo Tomas Milian dice a Merenda: «Lei è malato di falsa democrazia. Il vostro errore è credere che tutti gli uomini siano uguali, mentre la realtà è ben diversa».
Iris alle 2 propone “Un bacio prima di morire”, thriller di James Dearden con Matt Dillon, Sean Young, Max Von Sydow, Adam Horowitz. Rai Movie alle 2, 20 almeno ci propone un gran film, “Viale del tramonto” diretto da Billy Wilder, che lo ha scritto assieme a Charles Brackett, musicato da Miklos Rozsa, con Gloria Swanson, William Holden, Erich Von Stroheim, Nancy Olson, Fred Clark, Buster Keaton e Cecil B. De Mille, che volle essere pagato sia per le riprese dove lo vediamo dirigere una scena, sia per i due giorni in più di riprese che gli chiese Wilder.
Iris alle 3, 30 passa “Uomini selvaggi”, raro western di Blake Edwards con William Holden, Ryan O'Neal, Karl Malden, Lynn Carlin, Joe Don Baker, Tom Skerritt, James Olson. Girato a Nogales, Arizona, dove William Holden aveva girato il suo primo western 30 anni prima. Blake Edwards, che credeva molto al film ritenendo la sua opera migliore, montò tre ore che riteneva perfette. La produzione, che non ci credeva, lo tagliò di 40 minuti e lo rimontò. Alla fine uscì con una durata di 106 minuti. Il director’s cut successivo lo portò a 136. Stasera vedrete una copia che dura 110. Che vi devo dire?
Rai Movie alle 5 passa “Fire Squad – Incubo di fuoco”, film coi pompieri diretto da Joseph Kosinski con Josh Brolin, Miles Teller, Jeff Bridges, Taylor Kitsch, James Badge Dale. Chiudo cpn “Casotto” di Sergio Citti, che lo scrisse assieme a Vincenzo Cerami poco dopo la morte di Pasolini con un cast memorabile, Jodie Foster, Catherine Deneuve, Mariangela e Anna Melato, Ugo Tognazzi, Michele Placido con una palla di fuori, Paolo Stoppa, Flora Carabella. Ma quelli che davvero si mangiano il film sono Gigi Proietti e Franco Citti che scoprono solo dentro il casotto che hanno i piedi zozzi.
“Certo, nun ce stamo mai fermi”. Un film sulla vergogna, raccontava Sergio Citti. Fondamentale il backstage che venne fatto allora del film, l’omaggio con intervista a Sergio che gli facemmo a Stracult, la girò David Emmer, con lui c’erano Ninetto Davoli, Franco Citti, Max Tortora e Gaetano Gentile, e il sequel che scrisse molti anni dopo Cerami e diresse suo figlio Matteo, “Tutti al mare” con Gigi Proietti, Marco Giallini, Ambra, Ninetto, Ennio Fantastichini, Elena Radonicich.
casotto 4
Io sono Mia
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casotto
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casotto 22
fire squad incubo di fuoco
fire squad incubo di fuoco
la polizia accusa il servizio segreto uccide 1
il cavaliere di lagardere 1
viale del tramonto
viale del tramonto.
son of a gun 2
un giorno come tanti 2
son of a gun 1
il cavaliere di lagardere
enemy
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cane e gatto
il buono, il brutto, il cattivo 16
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un bacio prima di morire
un bacio prima di morire 1
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la fine dell’innocenza 3
cavalcarono insieme 1
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il trucido e lo sbirro
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accorsi radiofreccia
il trucido e lo sbirro 7
stefano accorsi radiofreccia
Io sono Mia
DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO…
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