DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Giusti per Dagospia
edward norton american history x
Che vediamo stasera? Su Iris alle 21 avete “American History X”, opera prima di gran culto di Tony Kaye, allora regista di gran moda di pubblicità e di videoclip non giovanissimo (aveva 47 anni) con Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Fairuza Balk, storia di un giovane nazista suprematista americano e del mondo che lo protegge. Il film lanciò agli Oscar, con una nomination, Edward Norton, ma Tony Kaye ruppe sia col suo protagonista, che aveva riscritto la sua parte e indirizzato come voleva il montaggio sia con la produzione della New Line. Chiese di firmare col nome di “Humpty Dumpty”, ma non venne ascoltato Allora fece una causa da 275 milioni di dollari che rimase nella storia. Non fece molti altri film. Ovviamente.
Non ha lo stesso culto, te credo, “Natale da chef” di Neri Parenti con Massimo Boldi, Dario Bandiera, Rocio Muñoz, Paolo Conticini, Francesca Chillemi. È però un film totalmente stracult. Ovvio. Sentite le battute. “Do sta la maiala?”. “Lo vuoi vedere il pasticciotto?”. “Ma lei ha proprio un bel curriculum!”. “A furia di succhiarmelo me l’ha allungato!”. “Non c’è cosa più divina che ciularsi la nonnina!”. “Che trombata che mi feci co sta vecchiazza!”.
francesca chillemi natale da chef
Per non parlare di Biagio Izzo che mangia le cacche delle capre pensando che siano olive o di un finale che vede in una specie di G7 fetente in quel di Trento addirittura Trump che vomita le delizie cucinate da Boldi chef, Gentiloni sulla tazza del cesso che non fa entrare la Merkel (“Vai via culona”) che sta per esplodere fuori dalla porta del bagno.
Neri Parenti firma qui la regia del suo primo cinepanettone “apocrifo” con Massimo Boldi protagonista, che è proprio un genere, costola o spin-off della saga dei cinepanettoni doc prodotti da Aurelio De Laurentiis. Allora mi sembrò decisamente superiore a tutti i precedenti cinepanettoni di Boldi post Filmauro, più controllato nella costruzione delle gag e nella distribuzione dei personaggi, e fa decisamente più ridere.
Parenti tiene ben fermo Massimo Boldi assieme a Biagio Izzo al centro della storia, lo chef incapace e il suo socio che non sente più i gusti, mentre riesce a far muovere le altre storie, come fossero episodi singoli, attorno a loro, Paolo Conticini con Rocio Morales, Dario Bandiera con Francesca Chillemi, tenendo Maurizio Casagrande e Enzo Salvi come jolly per aprire o chiudere le situazioni.
E ha l’accortezza di affidare l’episodio più divertente già sulla carta, ma molto scorretto, quello cioè del sommelier astemio che cerca di concupire una “vecchia” per ottenerne il voto pensando che sia un giudice in incognito della gara degli chef, a una divina Milena Vukotic nel ruolo della “vecchia”, a un Dario Bandiera in gran forma e alla fresca e notevolissima Francesca Chillemi, che è il vero giudice che ha ordito lo scherzo.
Al grido di “Fimminazza”, Bandiera si getta nella scontro amoroso con la stupita Vukotic che sfodera con grazia magistrale via via tutto il vecchio repertorio della signora Pina che riscopre la passione. Più Bandiera esplode in espressioni sicule pesantissime, “bella sticchiottella”, coinvolgendo soprattutto Enzo Salvi, che giustamente non capisce, “ma se per toccarla devi chiedere il permesso ai Beni Culturali?”, più la Vukotic cambia atteggiamento nei confronti del giovanotto. Magari visto oggi, dopo sei anni, ci sembrerà molto, ma molto politicamente scorretto.
Su Canale 20 alle 21,05 il kolossal preistorico “10,000 B.C.” di Roland Emmerich con Camilla Belle, Steven Strait, Tim Barlow, Cliff Curtis, Omar Sharif, Reece Ritchie. Bello, lo trovate su Rai Movie alle 21,10, il western americano girato in Alemria “Io sono Valdez” diretto dal regista teatrale Edwin Sherin alla sua opera prima, con Burt Lancaster, Frank Silvera, Susan Clark, Richard Jordan, Jon Cypher, Barton Heyman.
In un primo tempo, quando la MGM comprò i diritti del romanzo di Elmore Leonard per farne un film, Burt Lancaster doveva essere solo produttore, Marlon Brando il protagonista e Sydney Pollack il regista. E infatti fece scrivere la sceneggiatura a David Rayfield. Ma quando il protagonista diventò lo stesso Burt Lancaster, la sceneggiatura venne interamente riscritta da Roland Kibbee. Lex Monson venne scelto da Lancaster tra gli attori afroamericani che abitavano al tempo a Roma. Aveva girato il folle “Violenza per una monaca” con Rosanna Schiaffino.
Rai5 alle 21,15 presenta un curioso film che non solo non ho mai visto, ma non ne ho mai sentito neanche parlare, il mezzo fantasy mezzo comico “Il regno” diretto da Francesco Fanuele con Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D'Amico, Fotinì Peluso, Francesca Nunzi. Ricordo invece come molto carino, con una idea che era più forte del film e infatti ci ricordiamo più l’idea del film stesso, “Sliding Doors”, scritto e diretto da Peter Howitt con Gwyneth Paltrow, John Lynch, John Hannah, Jeanne Tripplehorn, Cielo alle 21,15. In pratica, se prendi una porta di un certo tipo avrai una certa vita, se ne prendi un’altra avrai tutta un’altra vita. Ma quale sarà la porta giusta?
Rai4 alle 21,20 passa l’horror avventuroso “Predators” di Nimród Antal con Adrien Brody, Alice Braga, Topher Grace, Laurence Fishburne, Danny Trejo, Walton Goggins, dove un bel gruppo di assassini e svitati di vario tipo viene catapultato su un pianeta dove se la vedranno con predatori assassini. Non male, dai. Su Warner Tv alle 21,30 trovate il remake americano di “Nikita” di Luc Besson, cioè “Nome in codice Nina” diretto da John Badham con Bridget Fonda, Gabriel Byrne, Dermot Mulroney, Anne Bancroft, Harvey Keitel. Buono, ma non quanto Nikita. Leggo che Bridget Fonda venne scelta dopo i rifiuti di Jodie Foster e Winona Ryder.
Passo alla seconda serata con “Chato”, revenge movie diretto in Spagna dall’inglese di straculto Michael Winner con Charles Bronson come Chato, indiano baffuto di pochissime parole che ha ucciso per legittima difesa uno sceriffo razzista e si ritrova preda di un gruppo di onesti cittadini, capitanati da Jack Palance, che hanno deciso di eliminarlo al più presto.
Ma Chato sa dove scappare. Quando gli inseguitori violentano la sua donna, Chato è pronto alla vendetta. Buon cast americano, gran ritmo e violenza eccessiva. Lo stupratore Ralph Waite finisce con i genitali arrostiti. Tutti i critici si lamentano dell’uso eccessivo degli zoom da parte di Winner e della sceneggiatura piena di clichés di Gerald Wilson.
Su La7 alle 22, 45 avete “I ragazzi stanno bene”, lesbo comedy di 13 anni fa, che oggi sembra preistoria, diretta da Lisa Cholodenko con Julianne Moore in coppia con Annette Bening, Mark Ruffalo, che ricordiamo in una scena superhot con Julianne Moore, Mia Wasikowska come figlia della coppia, Josh Hutcherson. Allora fu un film importante. Oggi ne abbiamo visti talmente tanti su questo tema che sembra proprio antico. Credo.
Su Cine 34 alle 23, 05 avete “Tango della gelosia” di Steno con Monica Vitti, Diego Abatantuono, Philippe Leroy, Jenny Tamburi. Nessun culto. Sballato, ma divertente, “Assassin’s Creed” di Justin Kurzel con Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Michael Kenneth Williams, Rai4 alle 23, 10.
Critiche terrificanti: “Ottuso, narrativamente incoerente e alla fine frustrante, è un altro esempio di quanto sia difficile fare un buon film popolare da un video gioco”, “Ecco un altro di quei film disorganizzati, incoerenti, quasi inguardabili”.
Su Iris alle 23,35 mi segno da registrare “L’anno del dragone”, grande poliziesco diretto da Michael Cimino, che lo scrisse assieme a Oliver Stone con Mickey Rourke, John Lone, Ariane, Leonard Termo, Raymond J. Barry, Caroline Kava, prodotto da Dino De Laurentiis.
jenny tamburi diego abatantuono monica vitti tango della gelosia
All’epoca Cimino rimase colpito che l’unico critico che ne parlò bene, capendo l’importanza del film per l’impatto sulla presenza cinese in America era Sheila Benson, che era sposata con un asiatico. Kubrick, che lo vide in anteprima a Londra, rimase impressionato dalla Chinatown di New York ricostruita in North Carolina. Bertolucci vide qui John Lone e lo scelse per “L’ultimo imperatore”.
Su Warner Tv alle 23,50 avete “Lara Croft: Tomb Raider” di Simon West con Angelina Jolie, Jon Voight, Iain Glen, Noah Taylor, Daniel Craig. Angelina era la migliore delle Lara Croft possibili. Se riuscite a prendere Focus, a mezzanotte avete un bel film , piuttosto raro, di Werner Herzog, “Grido di pietra” con Werner Herzog con Vittorio Mezzogiorno, Mathilda May, Brad Dourif, Donald Sutherland, Stefan Glowacz, su una spedizione di scalatori in Patagonia, a Cerro Torre. Mai visto, ahimé. Su Rete 4 alle 0, 50 il bellissimo film di Roman Polanski “Il pianista” con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Emilia Fox, Ed Stoppard.
Su Cine 34 all’1,10 il trashissimo film sulle corna di Alberto Sordi, “Io so che tu sai che io so” con Alberto Sordi, Monica Vitti, Isabella De Bernardi, Ivana Monti, Micaela Pignatelli e Gianni Letta come Gianni Letta. E’ il film dove si spiega il problema della droga con la battuta “dallo spinello al buco il passo è breve”.
Su Rai Movie alle 3 passa “Sacro e profano” di John Sturges filmone di guerra e d’amore con Frank Sinatra nei panni del capitano Tom Reynolds che combatte in quel di Burma durante la Seconda Guerra Mondiale e in quel di Calcutta si innamora della bella italiana Gina Lollobrigida. “Doveva accadere” titola il trailer del film: “Sinatra meets Lollobrigida”. E giù baci bollenti tra Frank e Gina.
Ci sono anche Steve McQueen, Peter Lawford, Richard Johnson e addirittura Charles Bronson. Steve McQueen subentrò a Sammy Davis Jr che aveva osato dire in un’intervista che cantava meglio di Frank Sinatra. Zac! Gli tagliò la parte. Attenti a Brian Donlevy che recita da ubriaco per tutto il tempo.
Chiudo con il capolavoro di Fritz Lang “Rancho Notorious” con Marlene Dietrich, Mel Ferrer, Arthur Kennedy, Gloria Henry, William Frawley, Iris alle 4,15, western per modo di dire con una Marlene formidabile…
io so che tu sai che lui sa gianni letta in io so che tu sai che io so 6gianni letta in io so che tu sai che io soio so che tu sai che io so 1gianni letta alberto sordi in io so che tu sai che io so io so che tu sai che io so io so che tu sai che io so gianni letta in io so che tu sai che io so 9io so che tu sai che lui sa 2
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…