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DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI…
IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? OCCHIO SU RAI MOVIE AL BELLISSIMO POLIZIESCO DI DAVID CRONENBERG SULLA MAFIA RUSSA, “LA PROMESSA DELL’ASSASSINO”, CON VIGGO MORTENSEN CHE ARRIVA A BATTERSI NUDO NELLA SAUNA IN UNA SCENA MEMORABILE - PIÙ TRADIZIONALE, SU IRIS, “SCHEGGE DI PAURA” - PER I FAN DEL GRANDE CINEMA DI HOLLYWOOD È IMPERDIBILE “I DIECI COMANDAMENTI”, POLPETTONE DEI POLPETTONI BIBLICI SU CANALE 27 – IN SECONDA SERATA CIELO ALLE RIPROPONE LO SBARAZZINO “L’USIGNOLA E L’ALLODOLA”, EROTICHELLO PIENO DI NUDI ANNI ‘70… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io mi stavo vedendo su Amazon “Pelle di serpente” diretto da Sidney Lumet, scritto da Tennesse Williams, incantato dalla fotografia in bianco e nero di Boris Kaufmann, il fratello di Dziga Vertov, con Marlon Brando meraviglioso inquadrato praticamente sempre assieme alla sua giacca di pelle di serpente e alla sua chitarra firmata da Leadbelly e Blind Lemon Jefferson, Anna Magnani che recita in inglese e Joanna Woodward femmina folle. Magari il film non funzionava, magari i due protagonisti ebbero degli attriti sul set, ma le inquadrature sono tutte bellissime e Brando e la Magnani fanno a gara a chi è più piacione.
Occhio che da oggi dovrebbe essere arrivato su Amazon un grandissimo film scritto e diretto da Paul Schader come “Hardcore” con George C. Scott, businessman calvinista del Midwest alla ricerca della figlia, Season Hubley, scomparsa addirittura nel giro dei film hard. Scott, insieme a Peter Boyle, lo strepitoso protagonista del “Cittadino Joe”, si inseriscono nel mondo del porno americano anni ’70 per salvarla. Tratto da un a storia vera, ma trattato da Schrader come fosse un remake di “Sentieri selvaggi”. Vedo che c’è anche “Napoli si ribella” di Michele Massimo Tarantini con Luc Merenda e Enzo Cannavale su Amazon. Ieri sera ho cominciato una serie di Appletv+, “Surface”, ideata da Veronica West, divisa due stagioni, una del 2022 e una appena uscita. 9 puntate + 9 puntate. Che palle.
Ma abbiamo tutto questo tempo? C’è una bella ragazza, Sophia, interpretata da Gugu Mbatha-Raw, che si salva da un tentativo di suicidio nella baia di San Francisco, che forse non è un tentativo di suicidio ma di omicidio, ma quando esce dall’ospedale, dove era finita in coma, non ricorda più niente della sua vita precedente, a parte qualche flash al quale non sa dare il giusto significato e qualche sogno rivelatore. Il marito, James, interpretato da Oliver Jackson Cohen, non ce la racconta tutta. Prima dice che non era con lei il giorno del suicidio, ma a Portland, poi si scopre che non era a Portland ma stava con lei.
Ha due bellissime case, una a San Francisco e una al mare, ma già alla seconda puntata si scopre che ha tutto ipotecato, che ha fatto dei casini finanziari nell’azienda dove lavora e rischia la bancarotta. Lei, Sophia, conosce un poliziotto, Stephan James, che dice di essere il suo amante e la protegge, pensa che il marito sia pericoloso e che la voglia uccidere. Ma si può andare avanti con questi personaggi per 9+9 puntate? La cosa buona, leggo, è che alle ultime puntate della seconda stagione si capirà tutto. La migliore attrice del gruppo è Marianne Jean-Baptiste, attivissima nei film di Mike Leigh, come psicologa.
E in chiaro che vediamo? Ci sarebbe la bella commedia di Vincenzo Salemme “… e fuori nevica!” con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande, Giorgio Panariello, Cine 34 alle 21. Cavallo di battaglia del teatro di Salemme fin dagli inizi. Ma occhio al bellissimo poliziesco di David Cronenberg sulla mafia russa, “La promessa dell’assassino”, con Viggo Mortensen che arriva a battersi nudo nella sauna in una scena memorabile, Naomi Watts brava ragazza in difficoltà, Armin Müller-Stahl come boss e padre dello squinternato Vincent Cassel. Copione strepitoso di Steven Knight. Uno dei migliori film di Cronenberg.
Rai Movie alle 21, 10. Più tradizionale, Iris alle 21, 10, “Schegge di paura” di Gregory Hoblit con Richard Gere, Edward Norton, Laura Linney, Frances McDormand. magari è curioso l’horror “The Cell 2” di Tim Iacofano con Tessie Santiago, Chris Bruno, Frank Whaley, Bart Johnson, Michael Flynn, Amee Walden. Per i fan del grande cinema di Hollywood è imperdibile “I dieci comandamenti”, polpettone dei polpettoni biblici diretto da Cecil B. DeMille con Charlton Heston, Yul Brynner, Anne Baxter, Edward G. Robinson, Yvonne De Carlo, Debra Paget, John Derek, che su questo set conobbe Ursula Andress, Vincent price, Judith Anderson, Canale 27 alle 21, 15,. Candidato a ben sette Oscar ne vinse solo uno per gli effetti speciali, cioè il Nilo che si apre con il bastone miracoloso di Mosé-Charlton Heston. Non era poco. Ricordo che l’effetto del Nilo che si apre ce lo spiegarono nella tv dei ragazzi in qualche programma d’acquisto.
Poteva vantare 15 mila comparse e 14 mila animali. Leggo che Cecil B. De Mille volle Charlton Heston perché, col barbone e il capello cotonato somigliava al Mosé di Michelangelo. Ci cascai subito, e lo amai molto anche come Michelangelo, creando uno di quei corto circuiti che mi hanno rovinato la vita per sempre. Quando Yul Brynner seppe che era stato scelto per il ruolo del Principe Rameses iniziò una dieta ferrea per non scomparire fisicamente a fianco di Charlton Heston. Sì, lo amammo molto. Il poro Cecil B. De Mille, che aveva 75 anni quando girò il film, ebbe un attacco di cuore durante la lavorazione mentre era in cima a un dolly.
Dopo due giorni riprese a lavorare. Ma morì nel 1959, tre anni dopo, mentre preparava un altro film che non venne mai girato. De Mille salvò Edward G. Robinson che, bollato dal maccartismo, non aveva più buoni ruoli. Solo Yul Brynner e Charlton Heston, tra gli attori di Hollywood, andarono in Egitto per gli esterni. Su Italia 1 alle 21, 20 avete invece il divertente “Mrs. Doubtfire” diretto da Chris Columbus con Robin Williams che si traveste da istitutrice, Mrs Doubtfire, per riconquistare la sua famiglia, Sally Field, Pierce Brosnan, Harvey Fierstein. Ormai un classico. Su Cielo alle 21, 20 passa il bellico russo-cambogiano “The Crew – Missione impossibile” di Nikolai Lebedev con Agne Grudyte, Vladimir Mashkov, Danila Kozlovsky, Sergey Tempo, Egor Morozov.
Su Canale Nove la commedia “Ex” di Fausto Brizzi con Alessandro Gassman, Cécile Cassel, Claudia Gerini, Angelo Infanti, Cristiana Capotondi. Su Canale 20 alle 21, 30 il cafonissimo “Dracula Untold” diretto dall’esordiente irlandese Gary Shore con Luke Evans, Dominic Cooper, Sarah Gadon, Charles Dance, Art Parkinson, Samantha Barks, pensato dalla Universal come un reboot del personaggi. E’ in somma una versione Marvelizzata, robusta, piena zeppa di effetti digitali e un po’ di grana grossa della storia, che parte proprio da quando il vecchio Conte Vlad detto simpaticamente l’Impalatore (indovina perché?), interpretato da un buon attore inglese, Luke Evans, se la vedeva con i turchi in quel di Transilvania.
Insomma, a un certo punto, dopo che sta finalmente vivendo in pace da una decina d’anni e ha messo su famiglia con la bionda canadese Sarah Gadon, favorita di David Cronenberg (“Maps To The Star”, “Cosmopolis”, ma era pure la moglie di Jung in “A Dangerous Method”) e un figlioletto, si ritrova un doppio problema. Un pauroso vampiro mangiacristiani su una montagna sperduta, interpretato con gran classe da Charles Dance, ormai universalmente noto come Tywin Lannister. E l’esercito turco, capitano da Dominic Cooper come sultano, alle porte del suo castello. Il sultano vuole mille rampolli del regno di Vlad per farne dei soldati. Vuole anche il figlioletto del Conte. Non sia mai. Vlad preferisce farsi vampirizzare da Charles Dance e diventare un supereroe dai superpoteri per poter sconfiggere i turchi e salvare il suo popolo. Così impalerà centinaia di turchi.
Ma tra il master vampire e il new vampire c’è una sorta di patto. Se Vlad non succhierà sangue per tre giorni di seguito, tornerà umano e il vecchio vampiro prenderà il posto che aveva nella caverna piena di scheletri e pessimi odori. Se lo succhierà, Vlad sarà segnato a vita e il vecchio vampiro tornerà a piede libero tra gli umani. La sceneggiatura firmata dai novellini americani Burk Sharpless e Matt Sazama, scritta quando il film doveva dirigerlo Alex Proyas, diciamolo subito, non è rispettosa della grande tradizione vampiresca della Universal. Su La5 alle 21, 40 passa “Che pasticcio Bridget Jones” di Beeban Kidron con Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, Gemma Jones, Jim Broadbent. Passiamo alla seconda serata su Rai 4 alle 22, 50 con “211 rapina in corso”, action poliziesco di York Alec Shackleton con Nicolas Cage, Cory Hardrict, Michael Rainey Jr., Sophie Skelton, Dwayne Cameron.
Cielo alle 23, 15 ripropone lo sbarazzino “L’usignola e l’allodola”, erotichello pieno di nudi anni 70 diretto da Sigi Rothemund con Jean-Claude Bouillon, Sylvia Kristel, Teri Tordai, Ekkehardt Belle, Gisela Hahn. Rai Movie alle 23, 20 passa il giallo “Under Suspicion” di Stephen Hopkins con Monica Bellucci, Gene Hackman, Morgan Freeman, Thomas Jane, remake non riuscitissimo di un bel film francese, “Guardato a vista”. La Bellucci al suo vero esordio americano, pur bellissima, deluse un po’ tutti. La 7D alle 23, 30 passa il miglior film della regista teatrale Julie Taymor, il biopic “Frieda” con Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Ashley Judd, Edward Norton, Antonio Banderas.
Devo dire che funzionava sotto tutti i punti di vista. Iris alle 23, 45 torna sul bellissimo “Cape Fear Il promontorio della paura”, remake di un grande thriller diretto da J. Lee Thompson diretto da un maestro della New Hollywood come Martin Scorsese con Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange, Juliette Lewis, Robert Mitchum, Gregory Peck. Grande rielbaorazione della musica di Bernard Herrmann. De Niro si supera come cattivo che vuole vendicarsi del giudice Nick Nolte e della sua famiglia. Canale 5 alle 0, 35 passa una commedia a me del tutto sconosciuta, “Tu mi nascondi qualcosa” diretta da Giuseppe Loconsole con Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum, Rocco Papaleo, Rocio Muñoz, Olga Rossi. Rai Movie all’1, 15 propone un capolavoro del cinema d’inchiesta italiano, “Salvatore Giuliano” di Francesco Rosi con Frank Wolff, Salvo Randone, Federico Zardi, Pietro Cammarata.
Cine 34 alle 2, 30 vi farà ridere con Che fine ha fatto Totò Baby?”, parodia totoesca del celebre film di Robert Aldrich, firmata ufficialmente da Ottavio Alessi, ma in realtà diretta da Paolo Heusch, che era finito in una retata della polizia che lo aveva trovato in un bordello per omosessuali, con Totò, Pietro De Vico, Mischa Auer, Edy Biagetti, Ivy Holzer, Alicia Brandet. Paolo Isotta gli dedica almeno dieci pagine da fan entusiasta nel suo libro “San Totò”. Rete 4 alle 2, 50 ci dà una bella soddisfazione con la proposta dell’invedibile da anni “Senza ragione”, thriller violento dedicato a un rapimento diretto dall’inglese Silvio Narizzano, scritto da Masolino d’Amico e Wim Wells, con Franco Nero e Telly Savalas, Duilio Del Prete, Mark Lester, Ely Galleani, Duilio Del Prete, Maria Michi. Ne ho un ricordo vago. Savalas la faceva da padrone.
Rai Movie alle 3, 25 propone “Comedians” di Gabriele Salvatores con Christian De Sica, Natalino Balasso, Alessandro Besentini, Francesco Villa. Vediamo cosa ne scrissi tre anni fa quando uscì. “Vedo tutto grigio”, dice un indiano. “Sposta l’elefante”, gli risponde un altro indiano. E’ la battuta che mi ha fatto più ridere di questo elegante, solido e stranamente molto attuale “Comedians”, la celebre commedia di Trevor Griffith che Gabriele Salvatores ha riscritto per la seconda volta rifacendosi più al testo originale inglese del 1978, dove l’audizione dei commedianti protagonisti, tutti di estrazione operaia e proletaria, era ambientata in quel di Manchester, che alla sua prima versione cinematografica, “Kamikazen”, girata nel 1985 nella Milano da bere craxiana e berlusconiana, in attesa di un provino per trovare il successo a “Drive In”.
Nella nuova versione, ambientata a Milano, ma girata a Trieste, c’è una sola donna, la fenomenale Elena Calligari nel ruolo di una cattivissima portiera, ci sono vecchi maestri della comicità come Natalino Balasso e Christian De Sica, che valgono i Jonathan Pryce e Stephen Rea dell’edizione inglese originale, Ale e Franz tristi e bravissimi, e nuovi talenti dell’Elfo, Walter Leonardi, Marco Bonadei, Vincenzo Zampa e un giovane di talento, Giulio Pranna, già visto nel precedente film di Salvatores, “Tutto il mio folle amore” e nel disastroso “Security”. E’ come se in piena pandemia Salvatores avesse voluto fare i conti con le sue origini teatrali, con il lavoro del comedian più che del comico e con la forza stessa del testo di Griffith. Quindi via la Milano da bere, via la forza della tv berlusconiana e ricciana.
I comici chiusi nel corso di recitazione del professor Eddy Barni, cioè Natalino Balasso, soppesati da una star popolare che ha poche regole legate tutte a quel che vuole il pubblico (“due risate valgono più di una risata”), Christian De Sica, perfetto nel ruolo e mai così misurato, sono anche loro dei reduci di chissà quale battaglia con la vita, e si confrontano con il senso stesso del loro lavoro. Alla fine è un film molto diverso rispetto a “Kamikazen”, non ha l’euforia, anche se velata di tristezza, degli anni della Milano degli anni ’80, dove tutti, attori, registi, erano così giovani e pronti a arrivare da qualche parte.
Troviamo schiaffato su Iris alle 3, 45 un filmone di guerra come “La battaglia dei giganti” diretto da Ken Annakin con megacast, da Henry Fonda a Charles Bronson, da Robert Shaw a Telly Savalas, girato in Spagna in 70 mm, pieno di inesattezze storiche ma grande film della nostra gioventù, che ebbe l’anteprima a Los Angeles il 16 dicembre del 1965 proprio nel celebre Cinerama Dome Theatre che ha chiuso con grande dispiacere di tutto il mondo dei cinefili, a cominciare da Tarantino.
Cine 34 alle 4 passa una commedia sexy un po’ dimenticata come “Le seminariste” di Guido Leoni che vede protagonista una Daniela Doria sempre nuda, o quasi, figlia di Renato Romano. Paola Tedesco, all’epoca valletta di Pippo Baudo si affrettava a dire, nelle cronache dell’epoca, che la sua era solo una partecipazione e che aveva rifiutato ben dodici sceneggiature di film sporcaccioni. C’è pure Carlo Croccolo come santo patrono del paese di San Giulivo, che dispensa una miracolosa acqua afrodisiaca. Il film non piace quasi a nessuno. Rete 4 alle 4, 15 propone “La pattuglia dell’Amba Alagi” più mélo musicale che bellico diretto da Flavio Calzavara con Luciano Tajoli, Milly Vitale, Giorgio De Lullo, Aldo Silvani, Dante Maggio, Carla Calò. Chiudo con un bel film di pugilato schiaffato alle 5 di notte su Rai Movie, “Southpaw” di Antoine Fuqua con Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams, Naomie Harris, Forest Whitaker, Oona Laurence, 50 Cent
la promessa dell'assassino 3
la promessa dell'assassino 1
l'usignolo e l'allodola 7
schegge di paura 6
l'usignolo e l'allodola 2
i dieci comandamenti 2
la promessa dell'assassino 4
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