eccezionale veramente

FACCE RIDE! DOMANI PARTE SU LA7 “ECCEZIONALE VERAMENTE”, IL TALENT PER COMICI CON UNA GIURIA DI IENE: SELVAGGIA LUCARELLI, DIEGO ABANTANTUONO E PAOLO RUFFINI - DOPO I SOPORIFERI TALK POLITICI, URBANO CAIRO HA CAPITO CHE IN TV CI VUOLE CAZZEGGIO

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Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

Eccezionale VeramenteEccezionale Veramente

«È un vero e proprio Sanremo della comicità, una singolar tenzone della risata, una sfida a forza di battute, tra satira sociale e di costume». Gabriele Cirilli presenta così Eccezionale veramente (al via domani su La7). Riduttivo però definirlo solo un talent. «È un contest, una gara tra comici. Ne abbiamo visti quasi mille in tutta Italia e selezionati 160». Saranno loro a salire sul palco nelle prime otto puntate dedicate alle selezioni. Quindi tre semifinali e la finale per decretare il vincitore.

 

Cirilli conduce. Il compito di giudicare invece è affidato al comico Paolo Ruffini, a Diego Abatantuono — il titolo della trasmissione si rifà volutamente al suo film ormai diventato sostanza della memoria collettiva di più generazioni; e alla giornalista Selvaggia Lucarelli, che al sabato invece bacchetta su Rai1 i ballerini a Ballando con le stelle , con particolare non predilezione — corrisposta — per Platinette.

Eccezionale Veramente Eccezionale Veramente

 

«Mi piace la contaminazione degli stili — racconta ancora Cirilli —: abbiamo selezionato tutta la varietà comica possibile. La comicità demenziale, di costume, di situazione, la stand up. Ci saranno tutte le declinazioni del far ridere». Un’unica assenza: «La satira politica: non la fa quasi nessuno. Del resto o sei Benigni, Crozza o lo stesso Grillo prima maniera, se no meglio lasciar perdere».

 

SELVAGGIA LUCARELLI E DIEGO ABATANTUONOSELVAGGIA LUCARELLI E DIEGO ABATANTUONO

Anche le donne comiche non è che abbondino. Analizza Selvaggia Lucarelli: «Ce ne sono poche, quando ne sale una sul palco si avverte spesso un clima di pregiudizio e sospetto, viene accolta in maniera diversa». Abatantuono dissente e porta gli esempi di Paola Cortellesi e Virginia Raffaele: «Ci sono molte donne affermate, i segnali comici più incisivi sono arrivati proprio dalle donne ultimamente».

 

Ruffini invece è sicuro: «Tanti comici di questa trasmissione sarebbero pronti per andare in altri programmi. Non cerchiamo solo un cabarettista ma un vero e proprio talento su cui investire. Ci sarà sicuramente qualcuno che verrà magari eliminato e poi farà comunque strada in un contesto importante».

 

Ogni settimana si siede in giuria un quarto giudice come ospite (tra gli invitati, Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Raul Cremona e Gabriele Salvatores, Oscar Farinetti e Gianni Rivera, Dario Fo) che ha la possibilità di promuovere a suo insindacabile giudizio uno dei concorrenti. Chi vince si porta a casa 100 mila euro, ovvero un contratto in esclusiva di 2 anni con Colorado (che produce il programma) per un progetto da declinare al cinema o in tv.

PAOLO RUFFINI E DIEGO ABATANTUONOPAOLO RUFFINI E DIEGO ABATANTUONO

 

Dopo aver puntato massicciamente sui talk politici, per la rete Eccezionale veramente rappresenta una svolta editoriale: «La7 è una rete che nasce in un certo modo — ha spiegato Urbano Cairo, l’editore —, cambiare il dna di un canale molto radicato nell’approfondimento e nell’informazione sarebbe sbagliato, ma cerchiamo nuove aperture. La gente ha voglia di divertirsi, di sorridere. In quest’ottica è nato Eccezionale veramente».

 

Il direttore di La7 Fabrizio Salini sottolinea l’autenticità di un format tutto italiano (l’ideatore del programma è lo stesso Cirilli, con Federico Andreotti) e la presa che potrebbe avere sul pubblico: «Di solito la comicità è l’esibizione, si inizia e si finisce. Qui viene dibattuta, perché la comicità è soggettiva e spesso le opinioni non collimano, quindi lo spettatore non solo si diverte ma trova un motivo ulteriore per seguirci». Chiude Diego Abatantuono, tra il serio e il tagliente: «Ci sono molti comici interessanti. Io mi sto divertendo molto. Del resto ci si può divertire anche con chi non fa ridere, anzi a volte anche di più».