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È MORTO MARIO MARENCO, IL RICCARDINO DI 'INDIETRO TUTTA'
Addio a Mario Marenco, straordinario compagno delle trasmissioni di Arbore e Boncompagni, inventando una serie di strampalati personaggi a partire da Alto gradimento e poi in tv a L'altra domenica fino a Indietro tutta. L'architetto, attore e umorista è morto a Roma all'età di 85 anni. Era ricoverato da qualche tempo al policlinico Gemelli per complicazioni legate al suo stato di salute.
Nato a Foggia il 9 settembre del 1933, si è laureato in architettura nel 1957 all'Università di Napoli, ottenendo poi borse di ricerca a Stoccolma e Chicago. Nel 1960 ha aperto un atelier di architettura e design, lo Studio Degw con sede a Roma, collaborando con le più importanti case automobilistiche italiane per la realizzazione dei loro stand espositivi. Prima del debutto in tv nel '72 con Cochi e Renato e Enzo Jannacci nel programma Il buono e il cattivo, raggiunge il successo nel 1970 con Giorgio Bracardi dando il via a una galleria di personaggi demenziali per Alto gradimento con cui è iniziato un lungo sodalizio con Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.
Nell'Altra domenica è stato Mr. Ramengo, uno strampalato inviato che dopo ogni reportage urla "Carmine", poi protagonista di programmi come Odeon, Sotto le stelle e Indietro tutta dove interpreta il personaggio di Riccardino. Marenco era molto legaro ad Arbore anche perché erano entrambi di Foggia.
Ha creato e interpretato personaggi come il colonnello Buttiglione, la Sgarambona, l'astronauta spagnolo Raimundo Navarro, il dottor Anemo Carlone, il professor Aristogitone, Verzo, Ida Lo Nigro, il poeta Marius Marenco e molti altri. Nel 2015 aveva era tornato cast del Programmone di Nino Frassica su Rai Radio2.
Ugo Porcelli Mario Marenco Gianni Boncompagni
È stato anche attore per il cinema (Il colonnello Buttiglione diventa generale, Von Buttiglione Sturmtruppenführer, Il pap'occhio, I carabbinieri, Vigili e vigilesse, Sing - Il sogno di Brooklyn) e autore di libri umoristici editi da Rizzoli tra cui Lo scarafo nella brodazza, Dal nostro inviato speciale, Los putanados, Stupefax e Il cuaderno delle poesie.
I PERSONAGGI DI MARENCO
Da www.ilpost.it del 9 settembre 2013
Oggi compie 80 anni Mario Marenco, attore e protagonista televisivo e radiofonico che ha associato la sua popolarità e le sue mille invenzioni di personaggi alla carriera di invenzioni di Renzo Arbore, prima con una trasmissione innovativa e di grandissimo successo in radio – “Alto gradimento” – e poi con tutte le sue evoluzioni e discendenze televisive (“L’altra Domenica”, “Indietro tutta”).
Prima ancora Marenco – che è architetto professionista – aveva lavorato in tv con il cantautore Enzo Jannacci e i comici Cochi e Renato. I suoi personaggi, oggi molto poco conosciuti e ricordati, furono popolarissimi e familiari nei decenni Settanta e Ottanta, spesso associati a quelli del suo collega Giorgio Bracardi, altro protagonista di “Alto gradimento”.
RENZO ARBORE RICORDA MARIO MARENCO A RADIO CAPITAL: “ERA UN GENIO, MAI CONOSCIUTO UMORISTI RAFFINATI COME LUI”
«Con la morte di Mario se ne vanno 60 anni di amicizia, simpatia, di risate di pancia. Risate vere che facevamo tutti insieme, con lui, con Boncompagni, con Bracardi». Così Renzo Arbore ricorda Mario Marenco, scomparso a Roma all’età si 85 anni.
BIOGRAFIA DI MARIO MARENCO
Da https://www.cinquantamila.it - la storia raccontata da Giorgio dell'Arti
• Foggia 9 settembre 1933. Comico. Architetto. Designer. Debutto in radio con Alto gradimento; poi in televisione L’altra domenica, Indietro tutta, Quelli della notte; al cinema Il pap’occhio (Renzo Arbore 1981), I carabbinieri (Francesco Massaro 1981), Quasi quasi mi sposo (Vittorio Sindoni 1982) ecc. «Ironia tagliente e senza preavviso» (Renzo Arbore). «Troppo intelligente per essere un vero attore» (Federico Fellini).
• «Un buontempone che molti considerano un genio, non del tutto espresso, della comicità italiana. In televisione, uno dei suoi primi personaggi, è stato la signora Ida Lonigro, massaia dall’accento barese che su L’altra Domenica, negli anni Settanta, si metteva di profilo per mostrare la sua sesta di reggiseno (...) In seguito, Marenco è stato Marius Marencus, poeta surreale, Sgarrambona, brutta e insopportabile ragazza da maritare, Riccardino, bambino cinico e molesto con grembiule, cartella e un grande fiocco bianco... Il bello è che dal vivo, Marenco non è molto diverso da come si presenta in tv. A chi gli si presenta, dice di chiamarsi come lui. Altre volte, si spaccia per il governatore della Libia. Se qualcuno lo ospita a dormire fuori casa, chiede se c’è una piscina, “altrimenti vi denuncio”. A Bari, durante una convention di Confindustria, ha tentato maldestramente, non riuscendoci, di avvicinare Berlusconi, per proporgli cose incomprensibili e assolutamente incongrue per l’occasione. A Cisternino ha inaugurato una mostra d’arte contemporanea, Kamera 55, ma s’è addormentato in pubblico» (Davide Carlucci).
gianni boncompagni, mario marenco, giorgio bracardi e renzo arbore
• «Era il figlio di un colonnello della finanza e collega del colonnello Buttiglione, così diede vita al personaggio. In seguito il vero Buttiglione cercò in tutti i modi di dissuaderci dal fare il suo nome. Diceva che lo fermavano per strada e lo trattavano come un cretino. Alla fine fece scrivere perfino dal ministero della Difesa. E noi a quel punto lo promuovemmo a generale Damigiani» (Renzo Arbore).
• «Svettava grazie ai versi, le sue poesie, apodittiche, icastiche, era in grado, talvolta, perfino di sfidare i testi dei poeti ”novissimi” del Gruppo 63. Meglio di Sanguineti e Pagliarani, o quasi» (Fulvio Abbate) [Fat 28/1/10].
• «Il creatore surreale di tanti memorabili personaggi per radio e tv da Alto Gradimento a Quelli della notte è anche, e soprattutto, un apprezzato designer con una lunghissima esperienza di lavoro con le maggiori aziende del settore. Ha dato vita al colonnello Buttiglione e al professor Aristogitone, così come alla lampada Mera per Artemide, premiata col Compasso d’oro. L’architetto Marenco, quello che i suoi affezionati fan conoscono poco, dopo la laurea a Napoli nel 1957 se n’è andato in giro per il mondo (Stati Uniti, Scandinavia, Germania) con fellowship universitarie e poi ha cominciato a lavorare, soprattutto nel product design, ma anche con allestimenti (molto apprezzato quello Fiat per l’AutoShow del 1993), concorsi (ospedali, uffici ecc.). Nelle interviste, a volte, il comico e l’architetto all’improvviso si scambiano le parti» (Leopoldo Fabiani).
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• La rivista inglese Wallpaper ha assegnato al “divano Marenco” (Arflex) il premio come miglior prodotto del 2007.
• «Ha scritto anche libri, dai titoli eloquenti, Lo scarafo nella brodazza, Los Puttanados, Stupefax. La sua aria stralunata, la sua cultura, il suo disincanto, gli impedirono di continuare a stare in tv» (Alessandra Comazzi) [Sta 28/6/10].
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