E ADESSO CHI ACCHIAPPA I FANTASMI? È MORTO HAROLD RAMIS, MITICO EGON SPENGLER DI “GHOSTBUSTERS”, AUTORE DI “ANIMAL HOUSE” E PADRE DELLA SVOLTA COMICA DI BOB DE NIRO

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Paolo Mastrolilli per ‘La Stampa'

Se non ricordate il suo nome, la colpa è vostra. Oppure non avete studiato bene l'impatto di Harold Ramis sul cinema comico contemporaneo, e basterà ricordare qualche titolo per capire: National Lampoon's Animal House, Meatballs, Caddyshack, Stripes, Ghostbusters e Groundhog Day. Ramis, che è morto ieri a Chicago per le complicazioni di una rara malattia vascolare, ha creato un genere e una scuola, a cui si ispirano oggi molti registi e attori.

Erano i primi anni Settanta, quando Harold aveva costruito un'amicizia complice con due ragazzi di nome John Belushi e Bill Murray. Giovani e sconosciuti allora, miti della commedia americana oggi. Insieme si era trasferiti a New York, per condurre la trasmissione The National Lampoon Radio Hour, e da allora in poi erano stati incontenibili. A partire ovviamente da Animal House, che proprio Ramis aveva scritto nel 1978.

Il pubblico ricorda la sua faccia soprattutto per l'apparizione in Ghostbusters, vicino a Murray e Dan Aykroyd, ma Harold ha avuto un'influenza che resterà nella storia del cinema in particolare per quello che ha fatto dietro alla macchina da presa, come sceneggiatore e regista. Animal House ormai è un classico, che ha creato un genere avviando la «Renaissance» della commedia americana. Con gli stessi attori, e soprattutto con l'amico Murray, Ramis ha poi scritto o diretto Groundhog Day, National Lampoon's Vacation e Caddyshack.

Non si era fermato a quella generazione, però, e quando il filone legato al suo gruppo originale di amici si era esaurito, anche per la morte di Belushi, o aveva preso direzioni diverse, anche lui alla fine degli anni Novanta aveva trovato un'altra strada altrettanto attuale e divertente.

Con Analyze This e Analyze That, aveva praticamente lanciato la nuova carriera di Robert DeNiro come attore comico. Vecchi boss mafiosi alle prese con la psicoterapia, un tema che poi avrebbe fatto anche la fortuna della serie drammatica dei Sopranos. Aveva 69 anni, Ramis, e molte altre trovate con cui sorprendere e divertire ancora.

 

 

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