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EMILIO FEDE, OVVERO LA FAZIOSITÀ SENZA FINGERE – ALDO GRASSO RIPERCORRRE LA CARRIERA DEL GIORNALISTA MORTO A 94 ANNI: “CHI ERA EMILIO FEDE? IL GIORNALISTA CHE NEL 1991, CON UN PIONIERISTICO TG DI FININVEST, ANNUNCIÒ PER PRIMO L’INIZIO DELLA GUERRA DEL GOLFO O IL PROTAGONISTA DEI CELEBRI ‘FUORI ONDA’, SIPARIETTI RIPRESI REGOLARMENTE DA ‘STRISCIA’ IN CUI SI ABBANDONAVA A SFOGHI COLLERICI NEI CONFRONTI DEI SUOI COLLABORATORI? IL DIRETTORE CHE CON POCHI MEZZI HA SEMPRE FATTO INFORMAZIONE DA ONE-MAN-SHOW O L’INVENTORE DI UN TG A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI SILVIO BERLUSCONI? FEDE ERA TUTTO QUESTO E ALTRO…”
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Rien ne va plus, les jeux sont faits. La pallina si è fermata sullo zero, questa volta Emilio Fede non ha vinto nulla; anzi, ha perso tutto, ha perso il bene più prezioso.
Chi era Emilio Fede? Il giornalista che nel 1991, con un pionieristico tg di Mediaset (allora Fininvest,) annunciò per primo l’inizio della Guerra del Golfo o il protagonista dei celebri «fuori onda», siparietti ripresi regolarmente da «Striscia» in cui il direttore si abbandonava a sfoghi collerici nei confronti dei suoi collaboratori?
Il direttore che con pochi mezzi ha sempre fatto informazione da one-man-show o l’inviato che in Rai, per via di certe note spese, si era meritato l’epiteto di «Sciupone l’Africano»?
L’uomo di spettacolo che sul caso dei piloti Bellini e Cocciolone, catturati in Kuwait dalla contraerea irachena, costruì un melodrammone di mamme, fidanzate e aquilotti stile cinema anni Quaranta o l’inventore di un tg a immagine e somiglianza di Silvio Berlusconi?
Fede era tutto questo e altro. Onore alle armi, perché Fede, come ebbe a riconoscergli persino il segretario Sergio Cofferati, era uno spudoratamente onesto: «La sua è un’informazione di parte ma è senza infingimenti. Altri sono faziosi ma fingono di non esserlo».
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1931, Fede inizia la carriera come redattore giudiziario, diventando poi cronista e inviato speciale. Dopo alcuni anni alla «Gazzetta del Popolo» di Torino (girava in spider, corteggiava Enza Sampò allora fidanzata con Umberto Eco), entra in Rai nel 1954, prima come conduttore a contratto (Il circolo dei castori) e, dal 1961, come giornalista fisso del Tg [...]
Nel 1964 sposa Diana De Feo, figlia dell’allora vicepresidente della Rai Italo De Feo. Realizza numerose inchieste per TV7, tra cui quella famosa sulla bistecca gonfiata dagli estrogeni; quindi, per ben otto anni è inviato speciale in Africa.
Sotto la sua direzione, il Tg1 racconta la tragedia della morte di Alfredino Rampi, a Vermicino. Nel frattempo, si candida alle elezioni politiche del 1979 nelle liste del Partito Socialista Democratico Italiano (Psdi).
Il rapporto con la Rai termina nel 1987 in seguito ad un processo per gioco d’azzardo. Fede finisce a Rete A (una piccola tv locale della Peruzzo Periodici), dirige il notiziario e dichiara ai giornali di non voler mai più comparire in video. Ma Silvio Berlusconi lo chiama in Fininvest, conquistandosi la sua eterna riconoscenza, dove viene nominato nel 1989 direttore della struttura informativa Videonews e in seguito di Studio aperto, il Tg di Italia 1.
[...] Nel 1992 diventa direttore del Tg4 e resta in carica fino al 2012. Ha scritto anche molti libri, tra cui «Samba dei ruffiani». La sua totale dedizione e la sua ostentata devozione nei confronti di Berlusconi sono state spesso bersaglio di Striscia la notizia , sulla cui scrivania si esibiva un cagnolino di nome Emilio Fido. Personalmente, posso solo aggiungere che era un uomo di grande cortesia .
emilio fede foto di bacco
emilio fede
emilio fede 2
emilio fede 1
emilio fede con la moglie
silvio berlusconi ed emilio fede
emilio fede 1
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