DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
a cura di Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - CITOFONARE ESPOSITO
Tu chiamala, se vuoi, "Macchina del fango". E però c'è veramente da ridere a leggere l'inchiesta di Massimo Malpica sul secondo lavoro del magistrato più famoso d'Italia. "Il doppio lavoro del giudice bugiardo. Esposito non si limita alla Cassazione: guida l'Ispi, un istituto di formazione che ha convenzioni con università , scuole ed enti locali. Sul sito c'è il suo cellulare privato. E con lui lavorano i parenti. L'edicolante di Sapri: âCompra sempre e solo Repubblica e Fatto, il Cav non gli va a genio" (e stikazzi?).
Poi, visto che nella vita tutto si tiene, con chi è convenzionato l'Ispi a Roma? Con la mitica Università San Pio V. E a proposito di toghe in libertà , leggete questa dal Menzognero: "Inquisì Del Turco, i grillini vogliono candidarlo governatore. L'ex procuratore della Repubblica di Pescara Trifuoggi potrebbe correre in Abruzzo con M5S" (p. 6). Si illustra anche il pm senese Aldo Natalini: "Indagato anche un pm del caso Mps. Nelle conversazioni telefoniche con un avvocato, i consigli sulla strategia difensiva degli esponenti del Pd" (Libero, p. 9). Per sua sfiga, il consigliori avvocato era sotto inchiesta a Viterbo e quindi intercettato.
2 - NESSUNO LO PUO' GIUDICARE
"Il Cavaliere si prepara: devono capire che io resto il leader. L'attesa di un âsegnale' dal Colle. Ad Arcore un consiglio di famiglia permanente". "Il medico Zangrillo fa la crociata: bisogna che tutti lo rispettino. Le polemiche contro alcuni esponenti del partito: lui ha cambiato la vita a tanti, ora si sacrifichino per lui". Scene da fine impero ben raccontate sul Corriere (p. 3).
Repubblica descrive una sorta di cappio che si sta stringendo intorno a B.: "Berlusconi, Giunta rinviata di un mese. Entro settembre voterà sulla decadenza. Venti giorni per le memorie difensive. Il Cavaliere sarà ascoltato". "L'ex premier teme nuove inchieste: "Senza immunità i pm si scateneranno'. L'incubo di richieste di arresto legate a nuove accuse da parte delle procure" (p. 6). Sulla Stampa, Felice Gladio Casson tenta inutilmente di spiegare che non c'è accanimento: "La questione avrebbe la priorità . Basta una settimana. âNon è questione di asse tra noi e i Cinque Stelle, è la legge" (p. 9). Già , è la legge ma da noi tutto si interpreta.
Sano uso della logica sulla prima del Cetriolo Quotidiano: "Processano il giudice assolvono il condannato. Il Csm apre una pratica disciplinare sul presidente della Cassazione Esposito, reo di aver detto che Berlusconi è stato condannato perché colpevole (in un'intervista di cui il Mattino non pubblica l'audio integrale). La giunta del Senato prende tempo: âDateci le motivazioni su Mediaset". Misurata reazione del giudice Esposito Antonio: E scaricatevi l'audio da internèt, guagliò, senza spaccare âa uallera co ste motivazioni e motivazioni.
Intanto quel bizzarro liberaloide del Galan secerne la miglior battuta del giorno: "Non ci sono più né falchi né colombe ma soltanto uccelli paduli" (Stampa, p. 5).
3 - SILENZIO, PARLA BRIATEUR
Non possiamo nasconderlo. I curatori di questa modesta rassegna sono attratti dall'orrido e dal grottesco, quindi ritengono Briatore Flavio da Cuneo uno dei migliori analisti politici d'Italia. L'amore sbocciò ai tempi dell'inchiesta di Napoli sulla P4 di Bisi Bisignani, quando dalle intercettazioni venne fuori che Mr Billionaire, mentre, per dire, Stampa e Corriere ancora si affannavano a rispettare e onorare il ciclo politico del Banana, già diceva tranquillamente ai suoi interlocutori che Silvio era andato, che la sua corte faceva pena, che l'Italia era marcia, che la Santanchè era solo un'esaltata pericolosa e piena di debiti, eccetera eccetera. Bene, anche oggi, intervistato da Fabrizio Roncone , a parte due colonnine di strenua difesa del Banana e un racconto sull'amore del figlio Falco per i caramba da mandargli subito i servizi sociali, ci regala un paio di perle supreme.
La prima è sulla versione popputa di Silvio: "Per quanto ricordo, sia lei che il padre sono sempre stati abbastanza contrari a questa ipotesi. Però poi le cose cambiano, ci sono eventi così clamorosi che possono far rivedere i piani...e Marina è una donna molto intelligente, è una Berlusconi, un cognome che milioni di italiani adorano e ritengono ancora una garanzia". La seconda è dedicata alla famosa ripresa: "Tra l'altro vorrei aprire una parentesi: sono partito quattro giorni fa per l'Inghilterra, torno e cosa trovo? Il ministro Saccomanni che annuncia: la crisi è finita. Finitaaaa? Veramente, qui in Sardegna, il turismo ha avuto un calo del 30,40 per cento..." (Corriere, p. 5).
4 - SPOSTANDO RENZI SEMPRE PIU' IN LA'
Solito bordello in casa piddina. Per riassumerlo senza troppo annoiarsi basta la prima pagina della Repubblica degli Illuminati: "Renzi: niente sconti a Berlusconi. âNon farò la foglia di fico del Pd'. Letta-Epifani, un piano B per votare subito. E' scontro Pdl-democratici sul salvacondotto al Cavaliere. Il sindaco di Firenze: si faccia il congresso. Oggi si riunisce la direzione". Perfetta la Jena Barenga sulla Stampa: "Oggi la direzione del Pd sceglie finalmente una linea: "Non essere o non essere" (p. 3).
5 - LA CLASSE NON E' ACQUA
Bella la sequenza fotografica del Corriere nella quale si vede Rosy Bindi che gioca in Aula con il tablet durante l'esame del dl Lavoro-Iva. Peccato per la didascalia che ci informa che la Bindo ha "62 anni". Suvvia, l'età delle signore non si dovrebbe dire, almeno su un giornale come il Corriere delle Sciure.
6 - AGENZIA MASTIKAZZI
"La polemica del deputato Pd. Chaouki: âLa buvette del Parlamento deve avere cibo per i musulmani" (Stampa, p. 11).
7- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Sul Corriere delle banche creditrici, il duo Alesina-Giavazzi la prende larga ("Agenti occulti della povertà . Due decenni di sviluppo perduto", p. 1), ma pur passando per una sciatta lode delle ricette del Fmi alla fine arriva al punto nodale: "Se invece di un fortissimo aumento della pressione fiscale, il governo Monti avesse tagliato un po' la spesa (...) la recessione che stiamo vivendo non sarebbe tanto grave.
La lezione per la politica è semplice. All'Italia serve con urgenza uno slancio riformatore che trasformi tutti questi voti C in B e A. Il governo Letta ha già sprecato cento giorni. Tranne un passo avanti sull'abolizione delle province e una tardiva e parziale accelerazione dei pagamenti dei debiti alle aziende, ha sostanzialmente fatto melina, Quanti altri giorni devono passare prima che si cominci a fare qualcosa?". Che belli, i regolamenti di conti tra classe digerente.
In questo contesto, fa piacere leggere il seguente pezzo di Repubblica: "Da 91 mila a 40mila euro mensili la top ten delle pensioni d'oro Inps. Confermato in testa l'ex manager Telecom Sentinelli" (p. 11).
8 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
Meritoria inchiesta di Agnese Ananasso su Repubblica: "Boom di carte revolving ma la rata è carissima". "E' l'ennesimo effetto della crisi economica. In Italia negli ultimi mesi si sta facendo largo un nuovo tipo di prestito, più facile da ottenere e per questo molto più caro: quello della carta di credito revolving. Che permette di comprare oggi e di pagare in rate mensili. Un fido, insomma, facile da ottenere ma con dei tassi di interesse altissimi, che sfiorano l'usura" (pp. 1-13).
9 - LINGOTTI IN FUGA (A SPESE NOSTRE)
Non c'è fine alla capacità di presa per i fondelli dello spulloverato con residenza fiscale nel cantiere di Zug: "Destinazione Italia' per gli investimenti Fiat. Letta vede Marchionne che conferma gli impegni nel nostro Paese. Nodo statuto lavoratori. Dopo la fusione con Chrysler il Lingotto potrebbe usufruire degli incentivi per le società straniere" (Repubblica, p. 22). Riassunto delle puntate: si pigliano miliardi pubblici per anni, poi vai con la delocalizzazione selvaggia quando finiscono i soldi dei contribuenti, poi minacce varie di sbaraccare, infine sbaraccamento sul serio e alla fine si torna estero-vestiti per ricominciare a ciucciare contributi. Ma questi sono davvero dei geni.
10 - LA GIUSTIZIA, NONOSTANTE TUTTO
"Pusher ucciso, c'è un Rambo tra i carabinieri'. Sanremo, agli atti le foto del tunisino schiacciato a terra dopo l'arresto. La moglie chiede giustizia. Denunce anonime e lettere minatorie, la vicenda è anche una resa dei conti in ambienti militari", scrive Marco Preve su Repubblica (p. 19). Sempre dalla parte giusta la Stampa di Torino: "Io non ho mai picchiato nessuno. E' stato un normale arresto'. Parla uno dei militari nei guai per la morte del giovane tunisino" (p. 18). Per un'equilibrata copertura della vicenda, attendiamo l'invio in loco dei cronisti che si occupano dei No Tav. Bella però l'idea di sentire la sorella di Giuseppe Uva: "Serviva un magistrato così anche per mio fratello" (p. 19).
Tutta da leggere, invece, l'intervista di Giusi Fasano alla vedova: "Sì, lo so, Kaies non era un santo. Ma io credo che non sia giusto lo stesso morire così, la morte non si augura a nessuno, mai. Non chiedo vendetta, quello che voglio è soltanto giustizia e la giustizia passa dalla verità ". Un caso di razzismo? "Non è per razzismo. Io credo che i carabinieri delle volte ci vadano un po' pesanti, sia con gli italiani sia con gli stranieri. Con Kaies avranno calcato un po' troppo la mano".
colinward@autistici.org
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