DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Carlotta Scozzari per Dagospia
Lo spettro della deflazione, alimentato dal dato sui prezzi al consumo giunto oggi dalla Spagna, mette sotto pressione l'euro, che si aggira intorno a quota 1,37 nei confronti del dollaro. Il fenomeno sta facendo parlare anche la stampa internazionale. Basti pensare che il "Business insider", senza troppi giri di parole, intitola così uno dei propri articoli: "L'euro scivola con decisione sulla deflazione spagnola".
Un pezzo dove, appunto, si mette in collegamento il repentino calo della valuta unica europea con il dato che sa di inflazione giunto oggi dal paese iberico, che ha mostrato nel mese di marzo un calo dello 0,2% annuo dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo. La stessa cosa che, nel suo ultimo commento, fa Filippo Diodovich di Ig, che osserva: "Le cifre avvalorano le paure degli addetti ai lavori sui rischi della deflazione per la zona dell'euro e aumentano le aspettative su un prossimo intervento della Bce", la Banca centrale europea guidata dall'italiano Mario Draghi.
Dunque la parola passa all'autorità monetaria di Eurolandia, che già giovedì prossimo, come sempre avviene a inizio del mese, si riunirà per prendere la consueta decisione sui tassi di interesse di riferimento, ora fermi al minimo storico dello 0,25 per cento. "Dopo le dichiarazioni di molti membri votanti del Consiglio direttivo sui rischi della deflazione - aggiunge Diodovich - riteniamo che la Bce sia finalmente pronta ad agire con misure non convenzionali a sostegno della liquidità ".
L'esperto di Ig fa notare che "anche il più rigoroso dei governatori centrali di Eurolandia, Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, ha aperto le porte a un possibile quantitative easing (piano di acquisto di titoli, simile a quello implementato fino al 2013 dalla Federal Reserve americana, ndr) selezionando accuratamente i titoli da comprare da parte della Bce".
Sono in molti ormai gli esperti e gli addetti ai lavori che chiedono che l'Eurotower di Draghi, sulle orme della Fed, si sganci un po' dai timori legati allo spettro dell'inflazione (anche perché i dati macroeconomici, oggi se ne è avuta la conferma, stanno raccontando una realtà esattamente opposta) per adottare misure che servano invece a stimolare una ripresa economica che ancora arranca. Sarebbe una svolta per la Bce. Tra meno di una settimana si scoprirà se l'Eurotower avrà il coraggio di avviarla oppure no.
mario draghi MARIANO RAJOY E ANGELA MERKELBERNANKE YELLEN OBAMA
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