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Gianmaria Roberti per “il desk.it”
IL TWEET DI FILIPPO FACCI CONTRO I NAPOLETANI
Non sputare in cielo che in faccia (o in Facci) ti torna, recita un antico proverbio napoletano. Un adagio che forse ignora Filippo Facci, il giornalista di Libero che trova visibilità con un articolo intitolato “Vedi Napoli e poi puzza”. Un’appassionata difesa di Massimo Giletti e della puntata domenicale de L’Arena in cui il conduttore parlava di “Napoli città indecorosa in alcuni punti”.
L’erudito Facci rincara la dose con aforismi del tipo “Napoli fa schifo, in tutta Europa non esiste una città del genere”. Frasi che – stranamente va detto eh – suscitano l’indignazione di tanti napoletani, indotti a protestare sui social contro di lui. Senza fare una piega, Facci ironizza sugli strafalcioni dei contestatori, twittando che “I migliaia di messaggi che ricevo (da napoletani) lo dimostrano una volta per sempre: la scuola dell’obbligo ha fallito”.
L’ultima offesa di un provocatore? No, in realtà molto di più: l’autogol di un improbabile maestro di italiano. Perché un utente fa notare al giornalista che, secondo la Treccani, il sostantivo migliaio al plurale si declina “le migliaia”. La “bibbia” dei vocabolari ricorda infatti che siamo di fronte ad una di quelle parole maschili (come uovo, paio, riso) che al plurale diventa femminile, pur mantenendo lo stesso significato. E la figuraccia di Facci diventa subito virale.
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