
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
1- SE LADY GAGA METTE IN MOSTRA I SUOI DIFETTI
Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"
Una settimana fa, sul palco dello Ziggo Dome di Amsterdam Lady Gaga aveva fumato una «canna» come presa di posizione anti-proibizionista. L'altra sera però Madonna le aveva rubato la scena con un comizio politico dal palco del suo concerto a Washington ironizzando su chi continua a considerare Obama musulmano - invece che cristiano - soltanto perché nero.
Così ieri Lady Gaga - che ultimamente era parsa un po' ingrassata, scatenando gossip su una sua possibile gravidanza ma lei aveva semplicemente incolpato le pizze del ristorante paterno - è tornata a dominare la discussione on line: ha postato sul suo blog littlemonsters.com delle foto dove compare in reggiseno e mutandine, senza filtri.
Didascalia: «Bulimia e anoressia da quando avevo 15 anni». E l'annuncio della nascita di un movimento da lei fondato, «A Body Revolution 2013», «Rivoluzione del corpo 2013» per stimolare il dibattito sui disturbi dell'alimentazione e convincere i fan a accettarsi così come sono, «per generare compassione» e «ispirare coraggio», più qualche parolaccia d'ordinanza per dare enfasi al discorso della «body acceptance», l'accettare le proprie caratteristiche fisiche.
à prevedibile che nei prossimi mesi «Body Revolution», oltre che uno slogan, diventi parte della «Born This Way Foundation», organizzazione contro il bullismo nelle scuole che Lady Gaga - vero nome Stefani Joanne Angelina Germanotta - ha fondato insieme con la madre.
2- ADELE BACCHETTA LE COLLEGHE "SEXY PER VENDERE PIÃ DISCHI"
Andrea Malaguti per "la Stampa"
«Io le ho viste da vicino. E vi assicuro che non assomigliano neppure vagamente ai video che fanno». Non le ha attaccate. Le ha smontate. In fondo, anche se il mestiere è lo stesso, sono l'opposto di quello che è lei, Adele Laurie Blu Adkins, nata a Tottenham, Londra nord, il 5 maggio 1988. 24 anni, un figlio in arrivo, e 23 milioni di dischi venduti con il suo secondo album, 21.
Diverse fisicamente, certo, perché Madonna e Rihanna, ma anche Lady Gaga sono sinuose e hanno questo istinto irrefrenabile a farsi vedere mezze nude, o forse anche trequarti, mentre ballano in mezzo a ragazzi scolpiti con cui è ovvio che non hanno intenzione di fare solo due chiacchiere. Ma soprattutto, se è una parola che si può applicare alla musica, sono diverse «filosoficamente».
Confondono l'arte con il voyeurismo e ostentano le rotondità sode delle terga e l'aggressività scoperta della proposta sessuale col pentagramma. Venderebbero canzoni se non facessero questi video sgangheratamente animaleschi? Usano il corpo - «peggio, lo ritoccano» - per attirare giovani maschi obnubilati dagli ormoni. Come pescare in un laghetto artificiale. Troppo facile. «Se anche sembrassi una top model io i vestiti non li toglierei». Rigorosa. E sinceramente infastidita.
La pagina tre del Sun ieri mattina lasciava vagamente confusi. A sinistra, come ogni giorno, una ragazza in topless Staci, 21 anni, da Preston - e a destra lo sfogo di Adele contro la gomorra visiva dell'industria di cui lei è regina. Accostamento velenoso.
In ogni caso Adele, uscita dalla mitologica Brit School di Croydon dove hanno studiato anche Amy Winehouse e Leona Lewis, se la prendeva con l'eccessiva esuberanza delle illustri colleghe, invitando per altro i ragazzi - o forse soprattutto le ragazze che le assumono come modello - a non farsi ingannare da quei fisici da fumetto, disegnati senza imperfezioni, pensati per un paradiso di Venere che in realtà non esiste. «Un trucco. Io sto semplicemente lì, in piedi. E canto. Non mi preoccupa il fatto di essere di una taglia più forte della loro».
E fa con la voce quello che loro non riusciranno a fare neppure usando tutti i fotoshop del mondo. «Il momento più emozionante in questi anni è stato quando mi sono esibita alla Royal Albert Hall». C'è molta Adele in questa affermazione. Un teatro di classe, signore imperlate, uomini in doppio petto e lei sul palco come una Callas del terzo millennio pronta a ipnotizzare il parterre giocando soltanto con le corde vocali. «E' un problema di sensibilità . A me non è mai importato come sembro. Solo come mi sento». E quelle invece? Si danno senza risparmiarsi, vivono la vita con leggerezza. Favoloso. Ma che c'entra con la musica?
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