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Marco Giusti per Dagospia
In un tripudio di battute su Trump e sulle elezioni americane, la serata degli Emmy, arrivata alla sua 68° edizione, ha ancora una volta premiato sceneggiatori e registi di “Games of Thrones” e in gran parte le serie più legate ai generi, indicando così una via ben precisa per la serie tv non solo americane.
Anche se i protagonisti di “Games of Thrones”, da Peter Dinklage a Emilia Clarke, quest’anno non hanno vinto nulla, e nemmeno quelli di “House of Cards”, lasciando così i tributi per i protagonisti di serie drammatiche a Tatiana Maslany per “Orphan Black”, dove interpreta ben 11 ruoli diversi, e a Rami Malek per “Mr. Robot”. Per il non protagonista di serie drammatiche vincono invece l’ australiano Ben Mendelsohn per “Bloodline” (è la prima volta che un australiano vince un Emmy!) e la grande attrice inglese Maggie Smith per “Downtown Abbey”. “Games of Thrones” vince così tre premi importanti, miglior serie drammatica, miglior sceneggiatura, cioè David Benioff e D.B.Weiss, e miglior regia, Michael Sapochnik, per l’episodio “Battle of the Bastards”.
La buona notizia è che l’anno prossimo “Game of Thrones” non potrà gareggiare, così almeno qualche altra serie potrà vincere un paio di Emmy in più. “Veep” vince invece come miglior serie comedy e miglior protagonista femminile, Julia Louis Dreyfus, che arriva così al suo quinto Emmy consecutivo. E “Veep”, storia di una vicepresidente americana incompetente, è una vittoria perfetta negli anni del confronto Donald Trump-Hillary Clinton.
Come protagonista di serie comedy vince per il secondo anno consecutivo Jeffrey Tambor per “Transparent”. Ben cinque premi per la miniserie a “The People v O.J.Simpson”, miglior miniserie, migliori attori, Courtney B. Vance, Sarah Paulson. Premiatissimo anche il tv movie “Sherlock: The Abominable Bride”, anche se nulla va al suo protagonista Benedict Cumberbacht, visto che per la miniserie il premio al protagonista è andato al Courtney B. Vance di O.J.Simpson.
“The Night Manager”, invece, che gareggiava anche coi suoi due protagonisti, Tom Hiddlestone e Hugh Laurie, vince per la miglior regia di miniserie. “The People v O.J.Simpson” vince anche per l’interpretazione di Sarah Paulson, per la sceneggiatura, per il non protagonista, Sterling K. Brown, e per il genere “limited series”. Dove ha battuto campioni come “Fargo”, “American Crime” e “The Night Manager”. Ma la cosa che ha sorpreso il pubblico americano è stato il fuoco di fila di quasi tutti i vincitori contro Donald Trump, dipinto come un “mostro pericoloso”, “erede di Hitler”. I più eleganti hanno rifiutato di dire il suo nome.
george rr martin trionfa agli emmy
Drama Series: “Game of Thrones” (HBO)
Comedy Series: “Veep” (HBO)
Mini-Series or Movie: “The People v. O. J. Simpson: American Crime Story” (FX)
TV Movie: “Sherlock: The Abominable Bride (Masterpiece)” (PBS)
Variety Talk Series: “Last Week Tonight With John Oliver” (HBO)
Variety Sketch Series: “Key & Peele” (Comedy Central)
Actor in a Comedy Series: Jeffrey Tambor, “Transparent”
Actress in a Comedy Series: Julia Louis-Dreyfus, “Veep”
Actor in a Drama Series: Rami Malek, “Mr. Robot”
Actress in a Drama Series: Tatiana Maslany, “Orphan Black”
Actor in a Mini-Series or Movie: Courtney B. Vance, “The People v. O.J. Simpson: American Crime Story”
Actress in a Mini-Series or Movie: Sarah Paulson, “The People v. O. J. Simpson: American Crime Story”
Supporting Actor in a Drama: Ben Mendelsohn, “Bloodline”
Supporting Actress in a Drama: Maggie Smith, “Downton Abbey”
Supporting Actor in a Comedy: Louie Anderson, “Baskets”
emilia clarke
cast game of thrones
sarah paulson
jeffrey tambor in transparent
Supporting Actress in a Comedy: Kate McKinnon, “Saturday Night Live”
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