vespa plastico

MAI DIRE RAI! - FERMI TUTTI, LA STAGIONE TELEVISIVA DEL GUARDONISMO DI SANGUE È AL CAPOLINEA? DOPO ANNI DI TRIPUDIO DI COGNE, NOVI LIGURE, AVETRANA E GARLASCO, IL MONDO CATTOLICO SCENDE IN CAMPO PER CHIEDERE ALLA “NUOVA” RAI DI CAMPO-SANTO DALL’ORTO DI CAMBIARE ROTTA…

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1 - RAI: «VIOLENZA IN FASCIA PROTETTA». PRONTO ESPOSTO

Da “Avvenire”

 

antonio campo dall ortoantonio campo dall orto

«Troppa violenza sulle reti della tv pubblica in fascia protetta». E non importa se non vengono mandate in onda immagini esplicite, mentre si parla di delitti e aggressioni. Quando gli ospiti di una trasmissione pomeridiana discutono per dieci interminabili minuti di come il piccolo Loris sia stato strangolato con le fascette da sua mamma (secondo l’accusa), o si indugia nei particolari più scabrosi della vita del giovane che ha sedotto e ucciso la professoressa di Torino la violenza si vede, eccome.

 

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«È già pronto un esposto. Chiederò che la commissione di Vigilanza Rai senta in audizione i nuovi direttori di rete della Rai, appena nominati ». Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, è un fiume in piena. Il 21 febbraio la trasmissione 'Domenica In', il programma del servizio pubblico per la domenica della famiglia italiana, ha aperto la puntata parlando proprio dell’efferato delitto del piccolo Loris a Catania.

 

Vespa e il plastico del delitto di Avetrana Vespa e il plastico del delitto di Avetrana

«In piena fascia protetta, alle 16.30 del pomeriggio – continua Anzaldi – nel momento in cui molte famiglie italiane sono davanti alla tv con i propri figli più piccoli, Raiuno si è soffermata a raccontare fin nei particolari quell’assassinio, raccontando ai telespettatori come una madre ucciderebbe il proprio figlio».

 

Lo scorso 10 febbraio sempre Anzaldi aveva denunciato per le stesse ragioni un servizio andato in onda sul Tg3 delle 19, in cui si vedevano alcuni tossicodipendenti che si drogavano con le siringhe a Scampia: «Mostrare quel documento ci sembra proprio il dovere di un giornalista del servizio pubblico » è stata la risposta del comitato di redazione del tg, che si è appellato alla libertà di stampa e ha accusato Anzani di indebita ingerenza. Cosa dicono i regolamenti?

 

In fila per vedere la casa di AvetranaIn fila per vedere la casa di Avetrana

«Che il minore è un cittadino soggetto di diritti e che perciò ha diritto a essere tutelato da trasmissioni televisive che possano nuocere alla sua integrità psichica e morale», per esempio (Codice di autoregolamentazione tv e minori). Ma anche che se tra le 19 e le 22.30 è presumibile che ci sia un adulto ad accompagnarlo, prima no.

 

E ancora – entrando nel tanto rigoroso quanto disapplicato territorio della deontologia giornalistica – che quando si parla di minori ad esempio andrebbe sempre salvaguardata l’essenzialità della notizia: niente indugi, niente particolari. «La verità è che le regole sono saltate da anni e che nel tritacarne della cronaca nera in tv ormai tutto viene sacrificato alla logica dello share», spiega il presidente dell’Associazione spettatori onlus (Aiart), Massimiliano Padula.

 

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Anche per l’Aiart è inaccettabile quello che viene proposto in fascia protetta, specie dai canali della televisione pubblica: «Ci arrivano centinaia di telefonate e mail sulle trasmissioni pomeridiane che ormai trattano solo di cronaca nera.

Noi rifiutiamo un’informazione costruita così – continua Padula –. Il dramma è che in questi dibattiti si finisce per banalizzare le vicende, trasformandole in fiction a puntate cui il telespettatore finisce (e deve finire) per fidelizzarsi. Niente di più lontano dalla mission educativa che soprattutto la Rai dovrebbe avere». L’Aiart vorrebbe che si scomodassero non soltanto in Vigilanza, ma anche ai piani più “alti”: «Sono l’Agicom e il Comitato media e minori a dover mettere la parola fine a queste condotte. E devono farlo al più presto».

 

2 - RAI: OLIVERIO, PREOCCUPAZIONI SU VIOLENZA IN FASCIA PROTETTA

(ANSA) - "La Rai risponda subito alle preoccupazioni che sono state espresse dal Pd, ma anche da esperti e da associazioni cui ha dato spazio il quotidiano cattolico 'Avvenire', sulla proliferazione di violenza e cronaca nera nelle reti del servizio pubblico, anche in fascia protetta e nel pomeriggio, quando di fronte ai teleschermi ci sono i bambini". E' quanto dichiara il deputato del Partito democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

Nicodemo_OliverioNicodemo_Oliverio

 

"Dopo l'episodio di 'Domenica In' - spiega Oliverio - che ha visto dare ampio spazio in pieno pomeriggio domenicale ai particolari del terribile delitto del piccolo Loris a Catania, sono aumentate le voci che lamentano l'inaccettabile invasione di delitti a tutte le ore dei palinsesti Rai, all'inseguimento della concorrenza privata in una dinamica di share che mette a rischio, come dicono gli esperti, innanzitutto i bambini. Su questo la nuova dirigenza della Rai, che dopo le modifiche normative recentemente entrate in vigore vede un direttore generale con i poteri di amministratore delegato, puo' e deve dare risposte che segnino una cesura netta col passato".

 

3 - LPN-RAI, ANZALDI (PD): COSA FA AGCOM SU VIOLENZA IN FASCIA PROTETTA?

LaPresse)- "Violenza in fascia protetta in Rai: Agcom e Comitato Media e Minori cosa fanno? Chi vigila su codice in difesa bambini? Servono risposte". Lo scrive su twitter il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

 

4 - RAI, NOTAI CATTOLICI: TUTELARE I BAMBINI IN TRASMISSIONI

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 (ilVelino/AGV NEWS) - "E' necessario che il servizio pubblico garantisca una programmazione di qualita' e anche maggior controllo nei confronti dei minori durante la fascia protetta. La decisione di mandare fatti di cronaca nera durante la trasmissione di Domenica in, cosi' come e' stato sollevato dal segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi, ci pone davanti ad un interrogativo: chi vigila in difesa dei minori?

 

Abbiamo l'obbligo di un maggiore controllo sull'esposizione dei bambini davanti alla tv. Oltretutto, a fronte del pagamento del canone Rai in bolletta ci aspettiamo una maggiore attenzione sui contenuti destinati alle famiglie". Lo ha dichiarato Roberto Dante Cogliandro presidente Ainc Associazione italiana notai cattolici.