COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Marco Molendini per “il Messaggero”
II Festival, allora, sono due. I big e i superbig. I primi fanno la gara tra di loro, i secondi si fanno pubblicità: tour & dischi. E la rivoluzione Baglioni, oltre a portare le nuove leve sul palco dell' Ariston, quelli che fino a qualche tempo fa piuttosto che venire a Sanremo si sarebbero fatti cancellare tutti i tatuaggi, ha messo in chiaro una cosa: la grande vetrina dell' anno, la festa della canzone italiana, è un' occasione che nessuno vuole e può perdere.
Una volta si sarebbe gridato allo scandalo: da una parte quelli che rischiano l' osso del collo, dall' altra quelli che comodamente fanno la loro comparsata, che ora diventano un vero esercito, praticamente un avanti c' è posto che imbarca chi ne ha bisogno, non solo chi in gara non ci sarebbe venuto neppure dipinto.
CLAUDIO BAGLIONI ALESSANDRA AMOROSO
E non protesta nessuno se in gara c' è Patty Pravo e fra i superospiti viene assoldata Alessandra Amoroso. E il motivo è semplice: conviene a tutti. Il Festival ha aperto i cancelli: ci si può entrare anche senza bisogno di rischiare, basta avere i giusti santi in paradiso e la passerella si mette a disposizione (come capita, del resto, anche agli attori, da Claudio Santamaria e Alessandro Gassman che si faranno vedere per promuovere i rispettivi film). Oltretutto la musica italiana è in buona parte controllata da un' agenzia dominante nel mercato nazionale, la stessa (F&P) che ha sotto contratto anche il direttore artistico. Conflitto d' interessi? Certo, ma inevitabile, da quando la Rai ha deciso di abdicare, appaltando il suo Festivalone.
LA PRASSI
È sempre capitato così, da allora.
Anche negli anni passati con Carlo Conti che poi faceva il tour con Pieraccioni e Panariello sotto la bandiera F&P, o ai tempi di Ballandi, di Presta con Bonolis o di Caschetto con Fazio. Preso atto della situazione, a meno che non si voglia ricorrere a un tal dei tali fuori dai giochi e mettergli in mano baracca e burattini in nome di una presunta condizione di assoluta trasparenza (che rischia di essere anche sinonimo di assoluta incompetenza): resta ugualmente il sonoro contrasto fra quei 22 più 2 (i ragazzi pescati da Sanremo giovani) e gli altri: chi impegnato in un' altra gara, quella della vendita di biglietti di tour annunciati (Elisa, il duo Raf-Tozzi, l' altro duo Pausini-Antonacci, Venditti, Giorgia, Mannoia, Ligabue, Mengoni, l' Amoroso, appunto) chi con il semplice interesse di spingere un proprio disco come Bocelli, che arriverà scortato dal promettente figlio Matteo.
giorgio panariello carlo conti leonardo pieraccionibaglioni barbara zaggia - nozze salzano
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