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Marco Giusti per Dagospia
Un film che inizia con Helmut Berger a culo nudo e addosso solo una maglietta sporca di "Emmanuelle a Saint Tropez" e finisce con lui che si masturba di fronte alla foto di Luchino Visconti ("Aristocratico") e chiede al regista di tirarselo fuori e di farglielo toccare e quando viene si asciuga con la maglia di cachemere non puo' che essere un capolavoro.
Rispetto ai documentari su registi, attori e critici, penso al terribile ritratto di Rondi di un anno fa, questo "Helmut Berger, actor" dell'austriaco Andreas Horvath, scuola Ulrich Seidl, che infatti gli sta producendo il suo primo film di fiction, e' qualcosa di imprevisto e fragoroso.
Helmut Berger dice poco o niente di sè, a parte le battute sulla "moglie lesbica" di Bertolucci, qualcosa sulla sua nascita e il rapporto con la mamma, ma Andreas Horvath lo segue nella sua casa non proprio ospitale di Salisburgo, curato dalla fedele domestica Viola Techt, morta a film finito, poi in un delirante e tristissimo Capodanno dagli amici ricchi a Saint-Tropez.
E' grazie a queste giornate della star passate a non far nulla, pieno di alcool e medicine, di progetti assurdi, come il libro contro gli eredi Visconti che gli avrebbero tolto tutto, che viene fuori uno spaccato mostruoso e senza veli di un attore ormai inattivo da anni. O usato solo come icona viscontiana, come ha fatto recentemente Bertrand Bo nello in "Yves Saint-Laurent".
Se la governante cerca di mettere ordine nella casa del suo bellissimo padrone, e si lamenta delle pareti piene di morti, come Romy Schneider, Helmut ci spiega da subito il rapporto suo e di Luchino col sesso. "Visconti senza il sesso non sarebbe stato nulla", spiega a Horvath, e gli racconta che ai bei tempi scopava almeno quattro volte al giorno, "sempre partouze". E' ancora attiva. E a meta' film inizia a coinvolgere l'invisibile regista austriaco. "Andreas ti faccio un pompino e la finiamo li'".
"Andreas sono innamorato di te". Ma Andreas, bollato come un contadino austriaco, non cede. Si incazza pure. "Chi ti ha fatto conoscere la gente importante? Io! Non ti portero' mai in Italia". Helmut parla in tedesco, francese e italiano, parla un po' di Losey, ma non vuole ricordare nulla del cinema. Rispetto al celebre film che gli dedico' Francesco Vezzoli, che puntava tutto sulla musealita' della star, qua siamo nel campo totalmente opposto delle cantine vergognose degli austriaci di Seidl. Quel che viene fuori e' un ritratto impietoso di una star che il mondo del cinema e della nobilta' hanno triturato.
La grande scena della masturbazione finale davanti alla camera e' da antologia per una Hollywood Babilonia del cinema europeo e viscontiano. Uno dei migliori film visti a Venezia. E' molto bello anche "Gli uomini di questa citta' io non li conosco. Vita e teatro di Franco Scaldati", documentario che Franco Maresco ha dedicato a un grande e sfortunato autore e attore teatrale palermitano che ha avuto un'importanza fondamentale per la cultura siciliana e per lo stesso cinema di Cipri' e Maresco.
Pur se costruito come un vecchio film anni 60 con la voce off del regista, la costruzione del racconto della vita dell'amico si fonde con la storia stessa di Palermo dagli anni 50 a oggi. Attraverso il fallimento dei suoi progetti, il non essere mai riuscito a ottenere dall'amministrazione un suo teatro o uno spazio per la sperimentazione, sembra come di leggere il fallimento di tutta una rinascita culturale non solo della citta' siciliana.
helmut berger by helmut newton
Bello e commovente, il film e' costruito alternando interviste a colleghi e critici teatrali, ed e' pieno di meravigliosi e rari frammenti del teatro di Scaldati e del cinema di Cinico TV che vide Scaldati fra i suoi protagonisti. Grande e' la nostalgia per video come "I muti", per le scenette con i suoi attori non professionisti. E la voce di Scaldati viene fuori come grande protagonista di un teatro che, esattamente come il nostro cinema, ha ottenuto aiuti e finanziamenti solo quando metteva in scena banalita'.
helmut berger
Nori Helmut Berger Marina Cicogna Pierre Clementy
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Helmut Berger
Helmut Berger e Francesca Guidato Olycom
claudio belfiore e francesca guidato moglie di helmut berger al veleno
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