L’ORA DEL ROSARIO - DAI VEGANI A NESPRESSO-CLOONEY: FIORELLO “SPACCA” A TEATRO (IN ATTESA DELLA TV): “I TITOLI DEI GIORNALI? ESAGERATI. TU LEGGI: “L’IRA DI BERSANI”. MA PIERLUIGI AL MASSIMO DICE SORBOLE!”

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Maria Paola Arbeia per “la Stampa”

 

ROSARIO FIORELLO ROSARIO FIORELLO

Peccatori di tutta Italia, in campana: arriva il parroco Fiorello. La sua crociata in provincia parte dal Coccia di Novara e non risparmia nessuno: vegani, medici, politici, cantautori, George Clooney nello spot del caffè. Va a cercare l’ispirazione nelle edicole e nei bar. Gira clip all’alba nelle piazze deserte. Smanetta con l’iPhone e twitta: «Ho fatto più selfie a Novara in questi giorni che Renzi in campagna elettorale». Lo show L’Ora del Rosario è irresistibile liturgia comica e musicale. C’è molto materiale fresco per prossimi passaggi in tivù. Quasi un test per vedere cosa potrà funzionare sul piccolo schermo.

 

In città clip all’alba e selfie

Fiorello va alla riscoperta della provincia: la porta in scena con la regia, incalzante, di Giampiero Solari. Showman a tutto tondo, è informatissimo su cosa succede in città: a Novara oggi si parla dell’ordinanza anti movida? Lui: «Briatore, il Billionaire dovevi aprirlo qui! Questa città non dorme mai. Un casino mai visto. Ecco perché l’abbiamo scelta. E voi siete un pubblico-cavia».

fiorello superstar photo andrea arrigafiorello superstar photo andrea arriga

 

Di tappa in tappa cambieranno ovviamente temi e toni: «È un work in progress - promette Solari -. Fiorello è vero improvvisatore ma con una consapevolezza artistica straordinaria. Dietro c’è un gran lavoro di squadra». Il protagonista è coautore con Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia.

 

In due ore filate Fiorello «spacca», prende in giro i giovani dal lessico basico: «Oggi basta ripetere “tanta roba” e ti senti un teenager». Chiama in scena la truccatrice e la trasforma in vedette. Resuscita Giulietta e prova a dimostrare, a modo suo, che Shakespeare era italiano. Per la prima nazionale sono arrivati a Novara i fan da tutto il Nord.

 

UN GIOVANE ROSARIO FIORELLO UN GIOVANE ROSARIO FIORELLO

Nei dieci giorni di prove, «Fiore» è stato libero come il vento di fare, incontrare, cogliere spunti glocal dalla Cupola dell’Antonelli, così amata dai novaresi («La Cupola, la Cupola, mi indicano tutti. Ma qui non vedete altro?»), alla politica estera. Certi titoli di giornale? Esagerazioni e lui lo prova. «Tu leggi: “L’ira di Bersani”. Ma Pierluigi al massimo dice sorbole, dai su!».

 

Il video-duetto con Mina

Sul palco anche i Gemelli di Guidonia, una band e l’immancabile Maestro Enrico Cremonesi «spalla» di lusso. Scorribande nella lirica si alternano a imitazioni aggiornate, a partire da un irresistibile Celentano dalle pause infinite. Ma c’è posto anche per i pensionati che da Milano alla sua Sicilia osservano i cantieri: «Minchia quando lo chiudono sto buco?». Ma succede di peggio nel mondo e allora lui ricorda che «l’Isef, sì, l’Isef è alle porte di Roma. Lo sapete vero?».

 

FIORELLO IN VESPA FIORELLO IN VESPA

Da Lugano e dagli States arrivano i video-duetti, in montaggio tridimensionale, con Mina e Tony Renis. Poi si libra sull’acuto di Nessun Dorma che qui al Coccia il tenore Walter Fraccaro ha eseguito la settimana scorsa nel debutto di Turandot. Stasera l’ultima replica: altro sold out da settimane. Prossime tappe sono il Teatro Fraschini di Pavia il 24 e 25, il 28 e primo marzo Assisi, 2 e 3 Senigallia, 5 e 6 Ascoli Piceno poi Trento, Brindisi e altre città ancora, su e giù da Nord e Sud. Chi sta nelle prime file, lo sappia: è un attimo trovarsi catapultato nello show.