DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”
[…] C'è stata subito la polemica perché ha sostituito Salvo Sottile a "Mi manda Rai 3".
FRANCO DI MARE E LA FIDANZATA GIULIA
«Mi manda Rai 3 è nato con l'esigenza di trovare una figura che rappresentasse i cittadini vessati dal potere. Ed è sempre stata una figura interna, è quello che in Inghilterra chiamano l'ombudsman, il difensore civico. È una trasmissione con la mission del servizio pubblico: la Rai manda qualcuno a chiedere conto di un diritto violato. Deve essere un giornalista interno a farlo: in passato Antonio Lubrano, Piero Marrazzo, Andrea Vianello. Ho sostituito Sottile, che non è proprietario di Mi manda Rai 3, con due valentissimi interni Federico Russo e Lidia Galiazzo. Mi faccia spiegare».
Prego.
«Con l'agente di Sottile stavo valutando una soluzione alternativa per lui. Mi è arrivata una lettera dell'avvocato in cui mi si diffidava dallo scegliere. Ma un direttore sceglie».
Per "Agorà" ha scelto Luisella Costamagna, giornalista esterna.
«Vanno valorizzati gli interni ma si deve attingere dal mercato esterno se servono fuoriclasse. Costamagna è professionalmente forte ed è una scommessa: è stata tanto al palo e so che farà benissimo».
Perché ha tolto Gloria Guida che conduceva con grande garbo "Le ragazze"?
«Per una questione legata alle spese. Dovevamo scegliere tra i tagli lineari - con l'ascia - e quelli mirati. Volete che rientri in un budget inferiore? Allora sono costretto a sfrondare qua e là. Non sono un tagliatore di teste, devo far quadrare i conti. Però ho salvato il programma».
[…] Dicono che sia in quota 5 Stelle: è vero?
«Vengo dall'Unità. Dal '91 ho lavorato come inviato di Esteri al Tg2 poi al Tg1 in giro per il mondo. Quindi mi hanno catapultato a Unomattina. Per diventare inviato mi rivolsi alla Commissione paritetica interna, stavo fuori 300 giorni l'anno, mai avuto un aumento di stipendio in 30 anni. A Rai 3 mi ha chiamato l'ad Fabrizio Salini, nei vari colloqui mi ha chiesto cosa pensassi dell'azienda. Credo lo abbia fatto con altre decine di persone. Fare il direttore è lontano da me, sono un uomo di prodotto ma lavoro con una squadra meravigliosa: cura i dettagli e sa affrontare l'emergenza. Lo ha dimostrato nel lockdown».
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