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Pettinare cani come superoi è quello che fa vincere sempre Sue Eld-Weaver, inglese del Northamptonshire. Suo il titolo in ogni competizione in Gran Bretagna, grazie anche al fedele barboncino Dobby.
Il 30 dicembre il documentario di Channel 4 ficca il naso nel dietro le quinte mentre lei combatte contro i migliori tolettatori del globo nel più grande evento del mondo che si tiene a Hershey, in Pennsylvania.
Tutti in gara per vincere la copertina della rivista Groomer to Groomer, che finora ha dato spazio solo a cani americani. Le gare di acconciatura per cani costituiscono un'industria da milioni di dollari in USA, dove la gente spende più per i suoi animali che per i suoi figli.
La concorrente Adriane Pope ha messo su un hotel deluxe per cani, con tv e mobili specifici, e ha portato in gara i suoi due Logan e Gucci: «Potete paragonarci a scultori. Picasso usava le tele, io uso i miei cani».
I cani vengono preparati per la passerella, ma c'è una prova che deve essere fatta davanti ai giudici e a 5000 visitatori: l'acconciatura sul palco in tempo reale.
La scena è questa: barboncini irriconoscibili tramutati in leoni, cammelli, bufali, panda o in cartoni animati tipo Batman, Simpsons e Donald Duck. Uno addirittura trasformato nel maestro Yoda di Guerre Stellari, a riprova del lato oscuro dei padroni.
Ma su tutti ha vinto lo stile di Dobby, che esplora il mondo letterario ispirandosi al libro Memorie di una Geisha.
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