DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Gino Castaldo per la Repubblica
Dovevamo sentire anche questa. Gene Simmons, storica e svergognata linguaccia dei Kiss, ha versato 275 dollari all' ufficio americano dei brevetti per una richiesta di copyright sulle corna accompagnate da pollice aperto, ovvero sul più comune dei gesti legati alla musica, sostenendo che lui lo utilizza dal lontano 1974 e che l' originalità sta soprattutto nel significato che lui avrebbe dato al gesto, ovvero: "I love you".
Se non fosse vero ci sarebbe da ringraziare Mr. Simmons per averci regalato una bella risata, in questi tempi così bui e difficili, ma il versamento in dollari è documentato, quindi fa sul serio. Il problema è che il fatto stesso che possa esistere un personaggio come Simmons è di per sé un mistero. È un rocchettaro guerrafondaio, repubblicano destrorso, fanatico di leader come Bush, il che non gli impedisce di truccarsi come un pagliaccio da circo, schitarrare riff di rock duro, e sbavare su un microfono.
VIKINGS A LONDRA GENE SIMMONS CANTA INNO USA
Ma c' è di più, il vero mistero è come possa Simmons, ebreo nato ad Haifa, mettere su una band, i Kiss, con un logo che richiama il simbolo nazista delle SS. Difficile immaginare una sorta di sindrome di Stoccolma, più verosimilmente il cinismo devastante di un musicista che per il successo farebbe qualsiasi cosa.
Ora rivendica il copyright su uno dei gesti più antichi del mondo, noto già in Nepal come gesto apotropaico, e come tale riemerso in zona mediterranea, nello specifico a Napoli, come sintesi massima delle possibilità anti-iettatorie, per non parlare di allusioni alle attività illecite delle mogli di uomini che si sono macchiati di varie specie di misfatti. Il compianto Ronnie James Dio, voce di famigerate band rock, che pure usava sovente le corna, senza pollice aperto, essendo di origine italiana (di vero cognome faceva Padavona) aveva almeno l' umiltà di ammettere che il gesto l' aveva imparato dai nonni e che significava esattamente quello che significa per tutti noi italiani.
Altrimenti dovremmo rivalutare in chiave rock lo shoccante gesto del fu presidente della repubblica Giovanni Leone, e tutta una lunga filiera di famosi esempi di politica e di spettacolo, dal Gassman del film Il sorpasso all' ex premier Berlusconi. Qualcuno fa anche presente che in campo pop, se proprio dobbiamo, il primato spetterebbe ancora una volta ai Beatles, anzi a John Lennon che utilizzò le corna per movimentare la foto promozionale di Yellow Submarine.
Ma nessuno ovviamente si era mai sognato di chiedere un copyright. Tranne il bassista dei Kiss, che non ha la più pallida idea di cosa sia il senso del pudore. Se mai dovesse spuntarla, cosa francamente improbabile, si creerebbe una situazione a dir poco paradossale. Pagare diritti per fare le corna?
Per essere sicuro, caro signor Gene Simmons, non si arrischi a passare per Napoli. Lì le corna le conoscono molto bene, potrebbero rivendicare paternità che lei neanche immagina, e da quelle parti conoscono anche bene l' arte del pernacchio.
E quello, signor Simmons, è assicurato, totalmente libero, a disposizione di tutti, senza alcun bisogno di copyright.
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