FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Da ‘Circo Massimo su Radio Capital’ - https://www.capital.it/programmi/circo-massimo/
"Se mi aspettavo il 9%? Era inaspettabile, la rete non ha mai avuto questo risultato. Inaspettabile soprattutto con un non-evento: se c'è un'attesa con un personaggio pazzesco ti porti dietro l'attenzione del pubblico televisivo, noi tornavamo e forse l'attesa era questa. Quello che mi fa piacere è che c'era l'attesa di tanti italiani: ho fatto otto milioni e mezzo, quando facevo l'Arena sulla RAI facevo 10-12 milioni. È una cosa incredibile. Mi fa piacere perché credo che, al di là di Giletti, si sia capito che normalizzare l'informazione è l'errore più grande che abbia fatto la RAI.
Costi? Noi abbiamo fatto un lunedì di ottobre l'11% con un mio viaggio reportage in Iraq, una serata costata attorno ai 20mila euro. Se penso a chi va in onda il lunedì sera e ha dei costi... non lo faccio per attaccare nessuno, ma a volte a un gruppo di lavoro come il mio non è mai stato riconosciuto nulla, e questa è la sofferenza maggiore. Nonostante facessi reportage dall'Iraq, i grandi eventi (vincendo il sabato sera contro Maria de Filippi), portassi 4 milioni tutte le domeniche (che non è un dato banale) c'era un non riconoscere un certo tipo di cose che adesso forse qualcuno vede.
INTERVISTA A MASSIMO GILETTI SUL CORRIERE CON FOTO CON URBANO CAIRO
Auditel? Da quest'estate ho smesso di farmi domande: cercavo di concentrarmi sul prodotto che dovevo preparare. Tutto questo mi ha dato da un lato la gioia di lavorare su qualcosa che dovevo creare; dall'altro, da giornalista, mi ha costretto a stare tranquillo. E io oggi non voglio pormi delle domande. Certo è curioso che quando c'è il lunedì ci siano dei ritardi abbastanza notevoli. Può capitare, nella storia è capitato, ma questo ritardo clamoroso mi sembra molto più... diciamo che spero sia un eccezione.
Per uno che arriva dopo un mese con una grande tensione, e dovere stare lì a sentire escono a mezzogiorno, alle due, alle quattro e non escono mai... è stata una giornata abbastanza faticosa. Non ho certezze: mi auguro che dalla prossima settimana si riesca ad essere sereni, tranquilli. Io sono convinto che sia andato tutto bene. Forse il ritardo è stato proprio creato dal fatto che noi fossimo anomalamente alti".
A Circo Massimo, su Radio Capital, Massimo Giletti commenta così il risultato della prima puntata del suo nuovo programma Non è l'Arena. Intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, Giletti torna anche sulla RAI: "Credo anche che a questo punto non ho più voglia di parlare di quello che succede in RAI: la matematica non è un'opinione, puoi contestare le persone ma i numeri (costi e ascolti) sono quelli. La RAI, Mediaset e La7 hanno la possibilità di vedere ogni minuto se e quanto vale un conduttore.
Parola conclusiva a vertici RAI? Quello che dovevo dire l'ho detto. Ho una ferita a livello umano. Non sono un martire, i martiri sono altri, non si scriva più però che io ho scelto di andare via. Il problema non è Giletti, ma la normalizzazione della narrazione dell'informazione. Quando vedo che Milena Gabanelli deve andarsene...
Io e Milena siamo nati nello stesso gruppo di lavoro, con Minoli, a Mixer: nomi diversi, storie diverse, chapeau a Milena, io faccio un altro tipo di televisione, non è un'equiparazione, ma siamo due terminali dello stesso problema: normalizzare l'informazione. Anticipazioni su domenica? Ieri ero concentrato sul cercare una testimonianza... se riuscirà a portarla sarà un colpo importante, dal punto di vista personale sarei molto contento. Aprirà dei punti interrogativi seri".
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