gino e michele zelig

“AL 'DERBY', TRA IL PUBBLICO, C'ERANO CRIMINALI, SPACCIATORI E PROSTITUTE. NOI ERAVAMO NORMALI” – GINO E MICHELE PARLANO DELLO ZELIG, LO STORICO LOCALE DI CABARET MILANESE CHE NEGLI ANNI HA LANCIATO PAOLO ROSSI, CLAUDIO BISIO, ALDO GIOVANNI E GIACOMO E CHECCO ZALONE: “ELIO E LE STORIE TESE? UNA SERA CANTARONO LA LORO "SEI PELOSA, SEI SCONTROSA" A UNA PLATEA DI FEMMINISTE, E L'INNO DELL'INTER IN UN PERIODO IN CUI LA CURVA ERA DI DESTRA, CI CHIESERO ASILO ARTISTICO” – IL RUOLO FONDAMENTALE DI GIANCARLO BOZZO, LE ORIGINI DEL NOME E LO SBARCO IN TV…

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Estratto dell’articolo di Luigi Bolognini per “la Repubblica”

gino e michele

 

Dal 1986 Zelig non è solo un film di Woody Allen, ma anche un locale milanese che negli anni ha lanciato Paolo Rossi, Claudio Bisio, Aldo Giovanni e Giacomo, Checco Zalone e un'infinità di altri comici. Ora iniziano le celebrazioni per il quarantesimo. In questi giorni esce una biografia, per così dire: Zelig Republic (Aliberti, pagg. 256, euro 18,90), di Giangilberto Monti. Noi rievochiamo quei tempi con uno dei fondatori, Michele Mozzati, del duo di autori Gino & Michele, che parla anche a nome di Gino Vignali.

 

Sciogliamo l'enigma del nome del locale.

«Fu Enzo Gentile, giornalista e musicologo, a proporre il titolo del film, che racconta di un uomo camaleonte, che si trasforma in chi ha accanto. Perfetto per l'idea originaria: un palcoscenico per diversi generi di spettacolo. Cabaret, jazz, rock, teatro. Ora si può dire che facciamo diversi generi di comicità».

 

derby club Ernst Thole Diego Abatantuono Enzo Jannacci Mauro Di Francesco Giorgio Porcaro Massimo Boldi e Giorgio Faletti

[…] nacque il 14 maggio 1986, poco prima aveva chiuso il Derby, il mitico Derby. Un'ideale staffetta.

«Casuale. Ma ci favorì, ci permise di colmare un vuoto e fece arrivare comici che lavoravano lì. Però eravamo diversi. Lì c'era sì gente spiazzante come Cochi e Renato, ma poi Amalia Rodrigues, la regina del fado, stava lì un mese. E loro tiravano fino alle 4 di notte, tra il pubblico c'erano criminali, spacciatori, prostitute, uomini d'affari. Noi volevamo essere estremamente normali, un posto dove mogli e fidanzate potessero stare da sole senza rischio, anche solo consumando al bar. Il biglietto costava poco e non siamo mai stati un locale notturno».

 

GINO E MICHELE

[…] Ha parlato di Bozzo, forse la vera anima dello Zelig.

«Tolga il forse. Giancarlo ha fondato il locale e da sempre ne segue la quotidianità. Una persona imprescindibile per la quantità e la qualità del lavoro, un grande amico. Io e Gino siamo famosi e si parla sempre di noi due, ma non ci sarebbe stato nulla senza lui. Potete vedere le sue gambe su un disco di Elio e le Storie Tese che contiene la canzone dedicata al locale, Zelig, la cunesiùn del pulpacc».

i fichi d'india bruno arena e max cavallari 2

 

Altra vostra scoperta: Elio e le storie tese.

«Accoglievano il pubblico dell'Elfo all'entrata e all'uscita. Una sera cantarono la loro "Sei pelosa, sei scontrosa" a una platea di femministe, e l'inno dell'Inter in un periodo in cui la curva era particolarmente di destra, ci chiesero asilo artistico».

 

Una scoperta clamorosa, delle molte?

«I Fichi d'india. Basici, di una comicità diretta, popolare, scorretta, con una carica e un'energia spaventosa. Ti mettevano nella situazione in cui ridi come un pazzo, ti vergogni e a quel punto ridi ancor di più"».

zelig 5

 

[…] Forse cambiò qualcosa con lo sbarco di Zelig in tv.

«Cambiò qualcosa per Bozzo, che dovette sobbarcarsi più lavoro. Di certo, meglio ribadirlo, lavorando per Berlusconi non abbiamo mai avuto il minimo problema di censura, o anche solo di richiesta di cambiare qualcosa. Per il resto fu la fine di tutto per chi ci voleva duri e puri, ma è un altro discorso». […]

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