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LA CANNES DEI GIUSTI - MENTRE I GIORNALI FRANCESI STRONCANO SORRENTINO, GRANDI APPLAUSI IN SALA STAMPA PER "THE OTHER SIDE" DI ROBERTO MINERVINI, CHE D'ITALIANO HA SOLO LA COPRODUZIONE DI RAI CINEMA - AVVERTITE SALVINI DI "DHEEPAN", UN BUON FILM SU UN PORTIERE-KILLER. MA NON È ARABO, È UN QUIETO SRILANKESE

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Marco Giusti per Dagospia

 

dheepan film dheepan film

Cannes nono giorno. Siamo in piena battaglia per "Youth" di Paolo Sorrentino, il film benedetto da Fazio, Scalfari e persino Maradona. Manca solo Papa Bergoglio, che non a caso sara' il tema del suo prossimo film. Persino l'Aspesi non sa piu' quante palle in piu' offrirgli sul giornale. E i perfidi francesi di "Liberation", "Le monde" e "Les Inrock" lo attaccano. A questo punto per Thierry Fremaux e' indispensabile ottenere un premio per Sorrentino.

 

dheepan di audiard dheepan di audiard

Bastera' quello a Michael Caine? Stranamente sono piu' incattiviti i giornalisti francesi di quelli italiani, che si limitano a frecciatine in sala stampa. Guai a toccare "Repubblica", Scalfari, Fazio. Devo dire che e' stata piu' edificante la nottata hard offerta da Gaspar Noè con "Love" e la sua esplosione di sperma in sala grande. Non sara' un gran film, ma almeno ha portato un po' di brio. Altrimenti stavamo tutti attaccati al sedere di Madalina Ghenea come nel manifesto.

 

jacques audiardjacques audiard

Stamane fortunatamente un buon film. Mai svegliare le tigri che dormono. Preparate Salvini perche' questo e' il film per lui. ‎In "Dheepan", quarto film francese in concorso, e notevole ritorno di Jacques Audiard al cinema di duri scavato nella realta', qui della banlieue e in "Il profeta" quella del carcere, il nostro Rambo puo' essere anche un apparentemente innocuo portiere srilankese di un assurdo comprensorio di borgata controllato da malavitosi locali di varie nazionalita'.

dheepan filmdheepan film

 

Ma il portiere e' una Tigre Tamil scampato al massacro nel proprio paese che si e' preso un'altra identita', appunto quella di Dheepan, una moglie e una figlia finta e un passato di martire politico per essere accettato in Europa. La sua vera famiglia, scopriremo, e' stata massacrata assieme alla gente del suo villaggio e per questo e' scappato con altre due disgraziate dello stesso paese nella Francia di Hollande. "Questi sono meno pericolosi dei nostri" spiega alla moglie alludendo alle belve che hanno conosciuto in Sri Lanka. Se lui lavora da portiere, cercando di ricostruirsi uina famiglia con difficolta', lei, la moglie, sa bene che sta vivendo una finzione.

 

louisiana the  other side  di roberto minervinilouisiana the other side di roberto minervini

Per guadagnare va a servire da un vecchio maghrebino malato padre del piccolo boss locale, ma sogna di scappare in Inghilterra. Quando la violenza esplodera' nel quartiere e la ragazza sara' in grave pericolo di vita, Dheepan, armato di machete, sapra' cosa fare. Ottimo film, che Audiard ha giratp con 8 milioni di euro tra Parigi, Londra e l'India.

 

Belle facce vere dei protagonisti che ci ricordano quanto poco sappiamo di tante persone che sono fuggiti da violenze e orrori che si sono abbattuto nei loro paesi. E finalmente un film contemporaneo, come "La loi du marche'" di Stephane Brize. Tutte cose che il nostro cinema costruito sulla commedia continua e problemi fra milanesi e napoletani, al massimo, non puo' neanche immaginare.

roberto minervini a cannesroberto minervini a cannes

 

Punta d'orgoglio nazionale pero' per Roberto Minervini, anche se il suo cinema documentaristico di italiano non ha quasi piu' niente a parte la coproduzione di Rai Cinema, che ha presentato a "Un Certain Regard" il suo "The Other Side", ritratto crudo e senza pieta' di un gruppo di marginali e strafattoni della Louisiana, ma anche di un gruppo di paramilitari fascistoidi armati di ogni tipo di mitraglia che si preparano a chissa' quale guerra e colpiscono un'auto con un pupazzo di Obama.

louisiana the other side  di roberto minervinilouisiana the other side di roberto minervini

 

Per un bel po' seguiamo il tranquillo Mark, che si esibisce pure in una scopatona, tossico e saggio che ci introduce alla classe piu' bassa dei cittadini americani. Minervini prosegue il suo ritratto di un paese che non e' ancora in grado di superare la sua pesante crisi e sembra ormai priva di identita'. Grande lavoro del direttore della fotografia Diego Rivera e grandi applausi finali alla proiezione per la stampa.

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