DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Giusti per Dagospia
Ore 15:17 attacco al treno di Clint Eastwood
hollande con i soldati americani
Ci siamo giocati anche Clint Eastwood. Purtroppo. Inutile cercare qualche appiglio. Sì, l’ultimo quarto d’ora, pura azione, funziona. Le autocitazioni sparsa qua e là, la maglietta di High Plain Drifter e il manifesto di Lwetters from Iwo Jima… Ma se un film non funziona, non funziona. Cioè non è che questo Ore 15:17 attacco al treno, che Clint Eastwood ha prodotto e diretto ricostruendo minuziosamente l’attacco al treno Thalys sulla linea Amsterdam-Parigi di un terrorista sventato da tre bravi ragazzi americani, sia un brutto film. Non è neanche patriottico come si temeva.
clint eastwood con i soldati del treno
E’ solo noioso e di poco interesse. Perché Eastwood non può limitarsi alla pura azione sul treno dove due soldati americani, Alek Skarlatos e Spencer Stone, e un loro amico Antony Sadler, interpretati da loro stessi, e non come doveva essere da Chris Hemsworth, Zac Efron and Michael B. Jordan, intuiscono l’azione di un terrorista pieno di armi e pallottole e riescono a evitare un massacro, quindi infarcisce l’evento con le loro storie. In patria, ovviamente.
Quando sono bambini a Sacramento, curiosamente la stessa città dove cresce e si muove la protagonista di Lady Bird di Greta Gerwig, e non sono bambini proprio normali, hanno dei forti problemi di attenzione.
Poi quando crescono e scelgono di fare il militare. E non brillano praticamente in niente. Anzi, Spencer Stone viene scartato un po’ da tutti i corpi che aveva sognato. Poi quando si incontrano in giro per l’Europa per un viaggetto tra Germania, Italia e Francia. Magari Clint Eastwood vuole mettere in scena la costruzione di un eroe e quanto il tutto alla fine si debba un po’ al caso. Perché è un puro caso che Spencer, che si butta contro il terrorista armato, rimane vivo. C’è molto in comune con l’eroismo “normale” dei protagonisti dei suoi ultimi film, Sully e American Sniper, è vero.
Ma lì c’era una costruzione di cinema, anzi, di grande cinema, che qui sembra completamente assente. E la mancanza di attori carismatici si sente. Certo, il tutto è voluto. Come fosse un film quasi sperimentale. Ma somiglia un po’ a certi polpettoni americani con il vero eroe di guerra, Audie Murphy o chi per lui, che recita il suo ruolo.
Ma non riesce purtroppo a prenderci. I veri attori, come Judy Greer, possono aiutare fino a un certo punto. Quando il film parte è ormai troppo tardi. E nemmeno il bel discorso, vero, di François Hollande, allora presidente francese, salva un film inerte. Peccato. Detto questo il film in Francia è già primo. In sala dall’8 febbraio.
spencer stonespencer stone con barack obamaspencer stone ferito dal terroristaalek skarlatos spencer stone anthony sadlerhollande con alek skarlatos spencer stone anthony sadlerspencer stone alek skarlatos spencer stone anthony sadlerspencer stone blocca il terroristaspencer stonealek skarlatos spencer stone anthony sadler15 17 attacco al treno
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