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Marco Giusti per Dagospia
I primi cinque minuti ci puoi anche cascare, con la ruota delle meraviglie sulla spiaggia, la Coney Island anni ’50 perfettamente ricostruita, la luce che cambia colore sul volto degli attori, una stupenda Kate Winslet, le canzoncine… Ma dopo un po’ non solo tutto questo inizia a essere stucchevole, ma il personaggio di Ginny, l’eroina negativa interpretata da Kate Winslet, prende una piaga da Tenneesse Williams di quarta senza redenzione che è quasi offensivo per lo spettatore. In gran parte è sul personaggio di Ginny e sulla ripetizione eccessiva di effetti melodrammatici che non vanno a buon fine, che non creano una sostanza drammatica, che La ruota delle meraviglie (Wonder Wheel), ultima opera di Woody Allen è stata così massacrata dalla critica americana.
“Un viaggio verso il nulla”, “intrattenente ma non illuminante”, “noioso, per nulla originale e offensivo”. Un mezzo disastro, anche perché da Woody Allen, 82 anni, magari si pretende qualcosa di più che la riproposta di personaggi del grande teatro americani piazzati qua e là a prender luci arancioni o bluastre. Tutto questo può essere affascinante per alcuni, per carità, ma personalmente l’ho trovato davvero l’opera tardivo di un vecchio regista che non ha più molto da dire. E molto si rimpiange l’arrivo di un James Gray in grado di rendere questo materiale qualcosa di reale, di umano e di meno teatrale.
La Ginny di Kate Winslet gira da un posto all’altro di Coney Island combattendo mal di testa e una tristezza difficile da mandar via. Ha tradito il primo marito, un jazzista, e ha problemi col figlioletto piromane. Ha un secondo marito, Humpty, Jim Belushi, buono ma alcolizzato, che tradisce con un bagnino intellettuale, Mickey, Justin Timberlake, che legge Eugene O’Neil e approfondisce i suoi studi shakesperiani. Humpty ha una figlia, Carolina, Juno temple, che è tornata da lui, in fuga da un marito gangster che non solo ha mollato, ma ha soprattutto tradito con la polizia.
Quindi gli uomini del marito la stanno cercando per ucciderla. Quando Mickey si innamora di Carolina le cose si complicano davvero, perché Ginny, che vedeva in Mickey l’unica possibilità per uscire dall’inferno che si è creata, inizia a precipitare. Tutto questo accade tra la spiaggia, il locale dove Ginny e Carolina lavorano da cameriere, e la casa, che già fu dei freaks di Coney Island, dove vivono Humpty, l’addetto alla ruota, e la sua famiglia. Al pubblico italiano piaciucchia. Già in sala.
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