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IL DIVANO DEI GIUSTI – OGGI IL FILM PIÙ CALDO, MALGRADO TAGLI E CENSURE, RIMANE LA FOLLE COMMEDIA SEXY DEDICATA AI DEMOCRISTIANI DEL TEMPO “ALL’ONOREVOLE PIACCIONO LE DONNE NONOSTANTE LE APPARENZE E PURCHÉ LA NAZIONE NON LO SAPPIA” – SE SIETE PROPRIO DI BOCCA BUONA, UN PAIO D’ORE PRIMA C’È IL VOLGARISSIMO “DOVE VAI SE IL VIZIETTO NON CE L’HAI?” – VIDEO

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

all’onorevole piacciono le donne nonostante le apparenze e purche' la nazione non lo sappia 2

Che vediamo oggi? Purtroppo non avrei dubbi. Il film più caldo, malgrado tagli di oggi e censure di ieri, rimane la folle commedia sexy dedicata ai democristiani del tempo “All’onorevole piacciono le donne nonostante le apparenze e purché la nazione non lo sappia”, diretto da Lucio Fulci con Lando Buzzanca nel ruolo dell’onorevole Puppis, onorevole pronto a diventare Presidente quando si scopre che ha una irrefranabile mania delle donne, Laura Antonelli non ancora esplosa come suorina sexy, Lionel Stander, Eva Czemerys e una giovanissima Agostina Belli, Cine 34 alle 21, 10.

 

all’onorevole piacciono le donne nonostante le apparenze e purche' la nazione non lo sappia 6all’onorevole piacciono le donne nonostante le apparenze e purche' la nazione non lo sappia

Fulci e i suoi sceneggiatori, Ottavio Jemma e Sandro Continenza, attaccano la politica democristiana proprio nel loro punto nevralgico, il sesso. Ottavio Jemma ricorda che “Nel soggetto originale all’onorevole le donne non piacevano per niente!”. Buzzanca è infatti truccato esattamente come l’onorevole Colombo, allora ministro, e già molto chiacchierato per le sue tendenze sessuali, non proprio etero. Ma non si poteva fare un film così. Inoltre con Buzzanca protagonista. Così diventa un maniaco pronto a toccare il sedere a tutto. 

 

 

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“Secondo me nel film c’è poco sesso e troppa politica”, dice Fulci a Marcello Garofalo, “E’ una satira amara, dove il sesso è solo un fattore accidentale. E’ accidentale che che ci sia questo onorevole complessato che, probabilmente, da giovane qualcuno ha anche sodomizzato.” La censura democristiana è senza pietà. Il film viene tagliato di qualcosa come venti minuti! E Fulci si lamentò che le associazioni dei registi italiani non dissero ninte di questo scempio considerando lui e il film serie B. La copia integrale è scomparsa.

dove vai se il vizietto non ce l’hai 2

 

Se siete proprio di bocca buona, vi consiglio anche, un paio d’ore prima, il volgarissimo “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?” di Marino Girolami con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Paola Senatore, Lory Del Santo, Cine 34 19, 30. E’ la versione pecoreccia italiana de Il vizietto. Montagnani riprende il ruolo di finto cameriere checca già rodato in “Il vizio di famiglia”. Stavolta in coppia con Alvaro vestito da donna (“campione al concorso pippico”). “Straordinario”, ha detto Alvaro, “Renzo faceva il cameriere gay e io ero travestito da cuoca, in una villa dove il domestico di colore, gay sul serio, scopre il mio vero sesso e tenta di violentarmi in continuazione”.

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er piu' – storia d’amore e di coltello 1

 I due si muovono fra mille tentazioni, una Lory Del Santo giovane e provocantissima, Sabrina Siani al suo primo film, sempre nude. Così devono contenere i loro bassi istinti maschili. Così vediamo Montagnani con le parti basse fumanti che non trova altra soddisfazione che buttarsi in piscina per rinfrescarsi.

 

dove vai se il vizietto non ce l’hai 1 1er piu' – storia d’amore e di coltello

Rai Movie cerca di arginare la carica trashistica di Cine 34 alle 19, 15 con il cultone “Er Più – Storia d’amore e di coltello” di Sergio Corbucci con Adriano Celentano che fa il romano in mezzo a un megacast dell’epoca, Claudia Mori, Maurizio Arena, Vittorio Caprioli, Nino Davoli, Gianni Macchia, Fiorenzo Fiorentini. Grandi momento di romanità con la passatella fanno digerire il buffo finto romano di Celentano, che è comunque gradevole.

 

 

still alice

Poco potrà invece il lacrimoso “Still Alice” con Julianne Moore malata di Alzheimer alle 21 su Rai Movie contro l’Onorevole di Buzzanca.

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Alla stessa ora Rai Tre propone un recente film di Paolo Virzì, “Notti magiche”, forse non riuscitissimo ma gran divertimento per chi ha vissuto il cinema romano un po’ radical chic degli anni ’90. Gillo, Ettore, Furio, Leo, la Cau… Tutti da Otello il mercoledì. E lì che i giovani sceneggiatori potevano conoscere i loro eroi. Anche se alcuni, come Dino Risi, avevano smesso di andarci perché facevano le scommesse su chi sarebbe stato il prossimo a lasciare per sempre la compagnia. L’aspetto più riuscito e divertente di “Notti magiche” è proprio la raccolta di figurine che lo spettatore cinéfilo deve riconoscere.

 

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Ecco Ennio De Concini, lo fa Paolo Bonacelli, con la sua squadra di “negri” chini a scrivere. Preciso. Ecco Furio Scarpelli, qui Robert Herlitzka, che dispensa battute e massime storiche, ma nessuno può parlare alla sua allieva prediletta. Magari un giorno scriverà Mignon è partita. Giovanna Cau la troviamo davvero identica. Emmanuele Salce fa il presenzialista che non si sa bene cosa faccia e si imbuca ovunque. Ancora… Avete riconosciuto il produttore cialtrone Leandro Saponaro interpretato da Giancarlo Giannini, volgarissimo, si è mosso tra commedia sexy, poliziotteschi e film d’autore, ora sta in crisi e sogna un grande ritorno. Per giunta ha lasciato la moglie, Simona Marchini, e si è messo con una svampitissima ragazza coccodé, interpretata da Marina Rocco.

 

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Un mischione di tanti produttori romani che ben conosciamo. Proprio all’inizio degli anni ’90 a Roma cenai con la moglie di uno di questi produttori tradita proprio da una coccodé. Chissà… Ma Fosco, il regista bolognese che prova a parlare romano e è ridotto in miseria interpretato da Andrea Roncato chi sarà? E il misterioso Pontani, grande regista che non parla più, interpretato da Ferruccio Soleri, non può essere Antonioni, vero? O forse sì…

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sex crimes giochi pericolosi 2

Cercate di dribblare il terribile polpettone ero-noir con Angelina Jolie e Antonio Banderas “Original Sin” di Michael Christopher su Iris alle 21, che si dice di noia attanagliante, mentre si va sul sicuro con il noir di culto molto visto “Sex Crimes-Giochi pericolosi” di John McNaughton con la coppia meravigliosa Neve Campbell-Denise Richard, Rai 4 alle 21, 20, e sarà sicuramente notevole “La fidelité” di Andrzey Zulawski con la sua musa Sophie Marceau che cercando di tradurre in chiave moderna “La principessa di Cleves” di Madame La Fayette…

 

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Ci sono anche Guillaume Canet, Magali Noele  Pascal Greggory. Se lo vedete, ricordatevi che su Rai Tre all’1, 15 danno un altro Zulawski recente, l’inedito “Cosmos” del 2015 con Sabine Azema… In seconda serata vi segnalo “Passioni e desideri” di Ferdinando Meirelles con Rachel Weisz,  Jude Law, Anthony Hopkins, Rai Movie alle 22, 50. Non amo particolarmente “Mi faccio la barca” di Sergio Corbucci con Johnny Dorelli e Laura Antonelli, Cine 34 alle 23, 05, che mi sembrò un filo sciatto rispetto alle regie di Corbucci. La Antonelli, inoltre, era entrata dopo prendendo il posto a Edwige Fenech che forse sarebbe stata più appropriata al ruolo.

 

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Le cose si fanno più interessanti dopo la mezzanotte, con il bellissimo pamphlet contro Hollywood di David Cronenberg, “Maps To The Stars”, Rai Movie alle 00, 45, con Mia Wasikowska, Julianne Moore, Robert Pattinson, e con il terribile ma stracultissimo “Decameroticus” su Cine 34 alle 00, 45, cinque episodi boccacceschi girati in 15 giorni a Orvieto da Giuliano Biagetti col nome di Pier Giorgio Ferretti, che usa per la prima volta. Cast dei decamerotici del tempo al completo, Orchidea De Santis, Gabriella Giorgelli, Pupo De Luca, Antonia Santilli. L’episodio più celebre è quello del cetriolo di frate Ciccillo, Pino Ferrara, metodo incredibile per curare qualsiasi problema e malore femminile. Il frate è così molto richiesto dalle signore e signorine di ogni zona.

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Non si capisce perché alle 2, 15 Cine 34 lancia un film molto popolare al tempo come “Ninì Tirtabusciò, la donna che inventò la mossa” di Marcello Fondato con Monica Vitti, Peppino De Filippo, Pierre Clementi, Gabriele Moschin, mentre Rai Tre alle 2, 50 si butta su un tardo capolavoro di Luis Bunuel, “La via lattea” con Laurent Terzieff, Paul Frankeur e Pierre Clementi. Alle 5 su Rai Movie, tardino eh?, passa un mio personale cult movie, “Il tesoro sommerso” di John Sturges con Jane Russell, Richard Egan e Gilbert Roland come palombari coraggiosi a caccia di tesori. Meraviglioso.

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