DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
zendaya euphoria seconda stagione
Marco Giusti per Dagospia
E, insomma, stasera, orfani di “L’amica geniale” e di “Euphoria”, che si è chiusa con un finalone operistico in una situazione di scambio continuo di realtà e rappresentazione teatrale di quella realtà, che vediamo? Magari non è male la mini-serie inglese “Hotel Portofino” che ci offre Sky…
Stasera mi rivedrei il mitico “Grease” di Randal Kleiser con John Travolta e Olivia Newton-John, Italia 1 alle 21, 20, per rifarmi un po’ degli eccessi di “Euphoria” e della cappa di tradimenti e repressioni delle ultime puntate di “L’amica geniale”. E pensare che nel 1978 mi sembrava un film sballato per i suoi tempi sotto tutti i punti di visti.
Leggo che quando stavano girando la scena di "Look at Me, I'm Sandra Dee", seppero della morte di Elvis Presley. Così i riferimenti alla morte di Sal Mineo che erano nella versione musical divennero riferimenti per la morte di Elvis. A Broadway, nel 1972, i protagonisti erano Adrienne Barbeau e Barry Bostwick. Travolta fece da rimpiazzo ogni tanto per il ruolo di Doody.
marion cotillard leonardo dicaprio inception
Lo scontro alle 21 è tra il thriller concettoso e non riuscitissimo “Inception” di Christopher Nolan con Joseph Gordon-Levitt, Leonardo Di Caprio, Ellen Page, Canale 20 , il notevolissimo “Ocean’s Twelve” di Steven Soderberh con George Clooney, Brad Pitt, Catherina Zeta-Jones, Julia Roberts, Matt Damon, canale 27, e su Rai Movie il sentimentale nouvellevaguista in odor di Bertolucci “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, tratto dal romanzo cult di André Aciman che lanciò il ragazzino sconosciuto Thimothy Chalamet e vinse un Oscar per la miglior sceneggiatura e ebbe ben quattro nominations, compreso quella come miglior film dell’anno, Rai Movie.
una scena da chiamami col tuo nome
Ricorderò solo quanto dette noia allora al piccolo mondo del cinema italiano che un produttore-regista indipendente, che ebbe non pochi problemi a chiudere economicamente il film e troppe porte chiuse, con un budget di neanche 4 milioni, senza l’appoggio di nessun grosso festival, fosse riuscito a arrivare fino agli Oscar incassando la bellezza di 41 milioni di dollari in tutto il mondo.
sydney sweeney euphoria seconda stagione 1
Tra gli altri film della prima serata ci sarebbero “L’amore è eterno finché dura” di e con Carlo Verdone con Laura Morante, Stefania Rocca, Rodolfo Corsato e Gabriella Pession, la commedia, forse, più adulta di Verdone, quasi morettiana.
“In fondo al cuore” di Ulu Grosbard con Michelle Pfeiffer, Treat Williams, Whoopi Goldberg, Tv2000 alle 21, 20, è un mélo dove un bambino scomparso a quattro anni in quel di Chicago e a lungo ricercato dalla sua famiglia, riappare misteriosamente a tredici anni sconvolgendo i genitori e i fratelli.
michelle pfeiffer in fondo al cuore
Non particolarmente amato dalla critica, è l’ultimo film di un regista di grande talento come Ulu Grosbard, cresciuto fra cinema e teatro con maestri come Elia Kazan, Robert Wise, Robert Rossen. Molto divertente anche la commedia “My Old Lady”, scritta e diretta da Israel Horowitz, Cielo alle 21, 15, dove l’americano Kevin Kline eredita dal padre un appartamento a Parigi dove vive un’anziana signora inglese, Maggie Smith, con la figlia, Kristin Scott-Thomas.
Non può mandarla via, per una complessa legge francese, ma soprattutto non può mandarla via che la signora è stata per tutta una vita l’amante del padre. E intanto lui si innamora della figlia.
Fu il successo della bella Alicia Vikander “La ragazza dei tulipani” di Justin Chadwick, Rai 5 alle 21, 15, mélo storico ambientato nella Amsterdam artistica del seicento con ricchi mercanti, giovani mogli non così fedeli e giovani artisti di talento. Così il pittore Dane DeHaan si innamora della sua modella. Ci sono anche Christopher Waltz, Judi Dench, Holliday Grainger. Visto e scordato rapidamente.
grease – frenchy e la gomma da masticare
Un po’ stucchevole, ma dal gran cast, è il drammone western con ranch e femmine in pericolo inseguiti dai mariti violenti “Il vento del perdono” di Lasse Halstrom, praticone svedese buono a tutto, con Robert Redford, Jennifer Lopez, Morgan Freeman, Josh Lucas, Nove alle 21, 25.
In seconda serata, tra una pioggia di repliche, “C’era un cinese in coma” di Carlo Verdone su Cine 34 alle 23, 25, “Ritratto di borghesia in nero” di Tonino Cervi con Ornella Muti e Senta Berger su Cielo alle 23,15, vedo che fanno un piccolo western con Audie Murphy su Iris alle 23, 15, “Sfida nella valle dei Comanche” di Frank McDonald con Ben Cooper, Colleen Miller, Jan Merlin. Non ha nessuna fama. Ma a Ciro Ippolito piacerà di sicuro.
Su Rai Movie ci sarebbe la commedia newyorkese scritta e diretta da Lorene Scafaria “The Meddler” con Susan Sarandon madre vedova italo-americana che si trasferisce dal New Jersey a New York per stare vicino alla figlia. Ci sono Rose Byrne, J.K.Simmons, Jerrod Carmichael. Ottime critiche su Rotten Tomatoes, 78%.
VERDONE C'ERA UN CINESE IN COMA
E’ invece considerato bruttino il thriller con psicanalista “Don’t Say a World” di Gary Fleder con Michael Douglas obbligato dai cattivi a entrare nella capoccia di una paziente per farle uscire la combinazione per aprire una certa cassaforte. Complesso, incasinato, non così divertente. Ma ci sono Sean Bean e Brittany Murphy,Canale Nove alle 23, 40.
Grande film generazionale, una sorta di pre-Euphoria di classe fu “Noi siamo infinito” scritto e diretto da Stephen Chbosky tratto dal suo romanzo, “The Perks of Being Wallflower”, cioè “L’arte di fare tappezzeria”.
Uno dei fascini maggiori di questa deliziosa opera prima è proprio nel tornare indietro di oltre vent’anni fa in un’epoca che ci sembra oggi lontanissima. Dove non solo si poteva scoprire se stessi ascoltando “Asleep” degli Smiths, ma dove il fare tappezzeria alle feste era davvero un’arte che ti permetteva di osservare, capire, crescere.
Interpretato da tre giovanissimi attori di grande intensità, freschezza e fascino, che hanno iniziato il cinema fin da bambini, cioè Logan Lerman, già in evidenza in “Percy Jackson”, Emma Watson, l’Hermione della saga di “Harry Potter” e Ezra Miller, il ragazzo terribile di “…E ora parliamo di Kevin”, il film di Chbosky è una sorta di sotto “Dreamers” bertolucciano, con tanto di sogni creativi, crescite esplosive e triangolo erotico tra due ragazzi, Charlie e Patrick, e una ragazza, Sam, sorellastra di Patrick, che è apertamente gay, ambientato appunto nel 1991 in una cittadina della Pennsylvania.
Charlie, cioè Logan Lerman, matricola delle superiori con pesanti problemi di allucinazioni e turbe sessuali, diventa amico di due ragazzi più grandi dell’ultimo anno, Patrick, cioè Ezra Miller, e la sua sorellastra Sam, una Emma Watson più bella e sexy del solito. Ma più che amico, Charlie si trova travolto dalla loro gioia di vivere e dalla libertà di comportamento che nascondono in realtà problemi complessi e una infanzia di soprusi. “Perché le persone carine scelgono le persone sbagliate?”, chiede Charlie al suo professore. “Perché noi accettiamo l’amore che pensiamo di meritare”.
Su Rete 4 alle 00, 55 arriva il thriller “Anatomy of Deception” di Brian Skiba con Miranda Frigon, Natasha Henstridge, Kit Williamson. Molto più interessante la commedia di Sergio Rubini che capovolge i modelli delle molestie sul lavoro dei dirigenti maschi con le impiegate. In “Prestazione straordinaria” è Margherita Buy a molestare Sergio Rubini, Cine 34 all’1, 30. Piuttosto buono.
Nella notte arriva una delizia di commedia anni ’50 come “Il mio amico Kelly” di Robert Z. Leonard con Van Johnson cantante di varietà salvato dal suo partner, il cane Kelly, e la favolosa Piper Laurie. Mai Visto. Lo fanno su Iris alle 3, 10. Orario comodo.
Su Cine 34 alle 3, 10 torna in repliche lo stracult “Volevo i pantaloni” di Maurizio Ponzi con Giulia Fossà. I fan di Robert Enrico, io sono tra questi, apprezzeranno il noir “Il figlio del gangster” con Alain Delon, Carla Gravina, Dora Doll, Rai Movie alle 3, 30.
Si va in quel di Canton nell’800 pieno di avventurieri con “Tai-Pan” miniserie tv diretta da Daryl Duke trasformata in film, tratta dal romanzo di James Clavell con Bryan Brown, John Stanton, Kyra Sedgwick e la strepitosa Joan Chen. Pessime critiche del tempo, ma la rivedrei volentieri, Iris alle 4, 35.
Chiudo con un euro-spy col mio amico Howard Ross alias Renato Rossini, “L’uomo che sfidò l’organizzazione” di Sergio Grieco con Karin Schubert, Stephen Boyd, José Calvo, Cine 34 alle 4, 35 e con il tardo western girato da Richard Fleischer in Spagna “La banda di Harry Spikes”, sceneggiato dalla coppia Irving Ravetch e Harriet Frank, con Lee Marvin baffuto rapinatore di banche e la banda di ragazzini cowboy composta da Gary Grimes, Ron Howard e Charlie Martin Smith, Rai Movie alle 5. Lo ricordo molto grazioso…
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