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GLI AVVOCATI DI PUFF DADDY ACCUSANO NETFLIX DI AVERE “UTILIZZATO FILMATI RUBATI E MAI AUTORIZZATI” PER REALIZZARE “SEAN COMBS: LA RESA DEI CONTI”, LA DOCUSERIE PRODOTTA DAL RAPPER 50 CENT, CHE RACCONTA ASCESA E CADUTA DI DIDDY, CONDANNATO A QUATTRO ANNI PER TRAFFICO SESSUALE – LA REGISTA, ALEXANDRIA STAPLETON, REPLICA: “IL MATERIALE È STATO ACQUISITO IN MODO LEGALE” – TRA I FILMATI CONTESTATI, QUELLO IN CUI PUFF DADDY DICE: “DOBBIAMO TROVARE QUALCUNO CHE LAVORI CON NOI E CHE ABBIA AVUTO A CHE FARE CON IL PIÙ SPORCO DEGLI AFFARI SPORCHI…” – VIDEO
Estratto dell’articolo di Simona Marchetti per www.corriere.it
Sean Combs La resa dei conti - documentario netflix
Lo scorso 2 dicembre è arrivata su Netflix “Sean Combs: La resa dei conti”, la docuserie in quattro episodi prodotta da 50 Cent (vero nome Curtis Jackson) e diretta dalla regista Alexandria Stapleton, che racconta ascesa e caduta del rapper e produttore, oggi in galera per reati legati alla prostituzione.
Ed è già battaglia a colpi di carte bollate. Come infatti riferisce la Cnn, alla viglia della première i legali di P. Diddy hanno inviato una lettera di diffida al colosso di streaming, accusandolo di aver utilizzato «filmati rubati, la cui diffusione non è mai stata autorizzata».
Sean Combs La resa dei conti - documentario netflix
Il video della discordia è incluso nel trailer della serie ed è stato girato sei giorni prima dell’arresto, nel settembre 2024. «Dobbiamo trovare qualcuno che lavori con noi e che abbia avuto a che fare con il più sporco degli affari sporchi - afferma Combs all’inizio della clip - . Stiamo perdendo».
Secondo la versione degli avvocati del rapper, quest’ultimo si filmava ininterrottamente da decenni, al fine di raccontare la sua vita in vista di un futuro documentario e Netflix avrebbe quindi manipolato immagini sensibili, violando ogni diritto di utilizzo.
[…]
Una ricostruzione smentita però dalla stessa regista, che ha assicurato che tutto il materiale era stato acquisito «in modo legale e ne deteniamo i diritti necessari».
A peggiorare ulteriormente la situazione c’è poi la presenza di 50 Cent, scelta ritenuta «incredibile e provocatoria» dal team di Combs, stante la storica rivalità fra i due.
«Considerando le numerose accuse denigratorie e, francamente, ridicole che il signor Jackson ha rivolto contro il signor Combs durante la sua lunga crociata vendicativa per danneggiarlo; […] è praticamente certo che il programma sarà pieno di dichiarazioni false e diffamatorie», si legge nella lettera inviata dai legali dell’ex mogul della musica, ora in disgrazia.
«Le affermazioni che vengono fatte su “Sean Combs: La resa dei conti” sono false - ha replicato un portavoce di Netflix - .Il progetto non ha alcun legame con conversazioni passate tra Sean Combs e Netflix.
Le riprese di Combs che precedono la sua incriminazione e il suo arresto sono state ottenute legalmente. Non si tratta di un attacco personale né di un atto di ritorsione. Curtis Jackson (50 Cent, ndr) è produttore esecutivo, ma non ha controllo creativo. Nessuno è stato pagato per partecipare».
donald trump con sean diddy combs
sean diddy combs 3
le feste di sean diddy combs 1
kim kardashian, puff daddy, khloe kardasian e kylie jenner
sean diddy combs con donald e melania trump
Sean Combs La resa dei conti - documentario netflix
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