1- GRAN BELLA TEGOLA SULL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SUL “SISTEMA SESTO”. UNO DEI DUE PRINCIPALI ACCUSATORI COMINCIA AD AGGIUSTARE IL TIRO. SUL SUO PIEDE. “DI CATERINA: IN 10 ANNI TRE MILIONI A PENATI. NON MAZZETTE, MA FINANZIAMENTI”! E SCARICA TUTTO IL FARDELLO DALLE SPALLE DI PENATI A QUELLE DELL’ATTUALE SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI: “LA CORRUZIONE È COMINCIATA CON GIORGIO OLDRINI” 2- CAVALIER POMPETTA? PREGO, SI ACCOMODI IN TRIBUNALE: SETTE PROCESSI IN UN MESE! 3- COME UN DISCO ROTTO “BOSSI RILANCIA LA SECESSIONE” NELLA SOLITA PAGLIACCIATA ANNUALE DELLA “FESTA DEI POPOLI PADANI”. BELLA FIGURA DI CAVOLO ANCHE PER IL FASCISTELLO DELL’ALTRA PARTE. “DI PIETRO CANDIDA IL FIGLIO CRISTIANO. IDV IN RIVOLTA: “FAMILISTA”. “IL SECOLO XIX” IRONIZZA: “DOPO IL TROTA, IL CEFALO”

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a cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- CAVALIER POMPETTA, SI ACCOMODI. IN TRIBUNALE...
Fa un po' sorridere vedere Dominique Strauss Kahn, intervistato ieri dalla tv francese, che dice: "Nessuna violenza sessuale, ma non mi candido all'Eliseo". A microfoni spenti ha aggiunto che punta a Palazzo Chigi. Non a caso il suo ritiro dalla corsa per le presidenziali francesi finisce in prima pagina su Repubblica, Stampa, Corriere e Messaggero, ma non sul Giornale. E ora vai con la satiriasi triste e il familismo amorale del Patto della Prostata.
"Braccio di ferro pm-Berlusconi. I giudici di Napoli: "Si presenti subito" o accompagnamento coatto.

Oggi interrogatorio per Tarantini" (Repubblica, p. 1). Dentro, Conchita Sannino anticipa le prossime mosse del trio di pm non laudati Woodcock-Piscitelli-Curcio: "Tarantini di nuovo sotto torchio in procura, battaglia sul trasferimento dell'inchiesta. Per la procura l'inchiesta escort e quella sul ricatto rappresentano un unico racconto. I pm hanno ascoltato i colleghi che hanno indagato a Bari. L'ipotesi di conti in Svizzera per Gianpi e Lavitola" (p. 2).

Sulla Stampa, utile riassunto dei fronti aperti: "Sette processi in un mese per Berlusconi. Mills: oggi il premier in aula dopo il forfait all'Onu. Il 26 riprende Mediaset e il Rubygate entra nel vivo" (p. 7).

Nell'ansia di compiacere il fratello dell'Editore, Fabrizio Rondolino scrive sul Giornale un pezzo per dire che non è giusto credere a Tarantini solo quando accusa il Sire di Hardcore e non quando attacca Murdoch ("Sky, l'oracolo Gianpi credibile contro Silvio, bugiardo su Murdoch", p. 8). Non avendo sprecato tempo a leggersi i verbali di Tarantini, non sa che il ragazzotto di Bari ha difeso a spada tratta Papi Silvio. Autorete totale.

Intanto, lette accuratamente le telefonate scongelate a Bari, anche la Chiesa cattolica aggrotta il sopracciglio. "Bertone richiama i politici ai principi. Ma la Chiesa evita il colpo di grazia. Il disagio cattolico. Crescono le voci contrarie alla "troppa indulgenza". Santa Sede e Cei: nessuna ingerenza" (Corriere, p. 5). Oltre al "disagio", immaginiamo "vivo disappunto" per l'assenza di performance pedofile nel giro di Tarantini.

2- A FONDO, MA CON IL DITO MEDIO BEN ALZATO...
Come un disco rotto "Bossi rilancia la secessione" (Stampa, p.1) nella solita pagliacciata annuale della "Festa dei popoli padani". Sulla Stampa, Michele Brambilla descrive "il crepuscolo leghista fra bugie, liti intestine e attacchi ai giornali". A fine comizio, Roberto Cota sfiora Bossi e gli ricorda: "Il pugno, devi fare il pugno" (p. 5). E sul Giornale di Feltrusconi, torna Paolo Guzzanti per raccontare "L'ultima zampata di un re stanco" (p. 3). Lievemente autobiografico.

Bella figura di cavolo anche per il fascistello dell'altra parte. "Di Pietro candida il figlio. Idv in rivolta: "Familista". Cristiano il lista alle regionali del Molise: dimissioni di massa a Termoli" (Corriere, p. 6). Il Secolo XIX ironizza: "Dopo il Trota, il Cefalo" (p.3).

3- SALVATE FIG-MECCANICA DA SE STESSA (MA ANCHE NO: FA ARMI)...
Il Corriere piazza due colpi di fino sul fronte meno boccaccesco di Zoccolopoli. Fiorenza Sarzanini riflette giustamente sul fatto che "sono davvero pochi gli imprenditori italiani in grado di ottenere nel giro di un mese un appuntamento con il capo della Protezione Civile e una corsia preferenziale per arrivare ai vertici di Finmeccanica" (p. 1-9).

Mentre Massimo Mucchetti solleva "la questione morale in Finmeccanica", chiedendo di conoscere "quali siano oggi i veri rapporti del vertice aziendale con l'azionista pubblico, macchiato nella componente lettiana e in quella tremontiana dalle imprese dei luogotenenti Luigi Bisignani e Marco Milanese, e addirittura ridicolizzato dal premier che alimenta la sua attività sessuale facendosi mallevadore di affari privati con i soldi degli altri, dove gli altri sono i contribuenti e i soci di minoranza" (p. 1-9).

4- LA RETROMARCIA SU PENATI...
Gran bella tegola sull'inchiesta della procura di Monza sul "sistema Sesto". Uno dei due principali accusatori comincia ad aggiustare il tiro. Sul suo piede. "Di Caterina: In 10 anni tre milioni a Penati". Le accuse in tv: "Non mazzette, ma finanziamenti". L'imprenditore: Oldrini al centro della corruzione" (Messaggero, p. 9)

"Ho dato 3 milioni di euro a Penati ma erano solo finanziamenti". Di Caterina: la corruzione è cominciata con Oldrini. Il sindaco annuncia querele: "Ora anche noi in tv" (Repubblica, p. 13).

5- MA FACCE RIDE!...
"Bonanni: "I sacrifici sono troppi, il governo ci ascolti o sarà sciopero" (Messaggero, p. 11). Troppo tardi, nonnetto.

6- FREE MARCHETT...
Paginone da lustrarsi gli occhi su Affari&Sfiganza di Repubblica. "Luxottica fa 50 anni ma il regalo lo fa Del Vecchio: 7 milioni agli operai" (p. 6). "Chi lo conosce bene dice che è rimasto lo stesso, una persona normale". Sicuro.

 

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