LA GRANDE AMAREZZA - DUE CARABINIERI GUARDANO UN FILM SU UN TABLET, ZONA MONTI. MA NON SANNO CHE LA CASA ALLA QUALE FANNO LA GUARDIA TORNERÀ PRESTO ABITATA. RE GIORGIO E CLIO SI SONO STUFATI DI STARE DOVE STANNO

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DAGOREPORT

1. Martedì, pochi minuti dopo mezzogiorno. Un ex ministro del Sud tornato suo malgrado a scrivere sul Secolo si mette in coda per un taxi davanti alla stazione Termini. Piove e davanti a lui ci saranno un centinaio di persone. Purtroppo sono lontani i tempi dell'auto blu. Arriva una mendicante e lui con nonchalance ne approfitta per guadagnare una posizione. Mario Landolfi, il tuo griffatissimo borsello nero era talmente stupefacente che ti abbiamo fatto passere senza dir nulla.

2. Un giorno x della settimana, ora di cena. Piove e fa freddo perfino nella suburra. All'angolo di vicolo dei Serpenti due carabinieri in borghese stanno fermi in macchina a guardarsi un film su un tablet. Dietro i finestrini rigati di pioggia c'è una noia così annoiata che neppure appanna i vetri. Quello che i militari non sanno è che la casa alla quale fanno la guardia giorno e notte tornerà presto a essere abitata. Giorgio e Clio Napolitano si sono stufati di stare dove stanno.

3. Mercoledì sera, ex pescatori di voti a caccia di vongole alla Pescheria Rossini, nel cuore dei Parioli. Sono Denis Verdini, sfibrato dalla trattativa con Renzie sulla legge elettorale, Daniele Capezzone, Raffaele Fitto e Altero Matteoli, espressivo come un grongo. Pare che escano da un incontro con il Banana, nel corso del quale hanno cercato ancora una volta di capire quale sarebbe il quid del Pupino Toti. Non l'hanno capito e forse non lo capiranno mai. Con la sua tutona bianca, lo vedrebbero bene a innaffiare le cassette del pesce.

4. Dove va un ligure da solo a Roma a cenare? Se ha più di settant'anni va alla Taverna Giulia. Se vuol fare il giovane, va in piazza delle Coppelle a mangiare la carne da "Maxelà", catena di ristoranti della famiglia Garrone, quelli della Erg e della Sampdoria.

Lo spezzino Andrea Orlando, mercoledì sera, si è presentato da Maxelà (in genovese significa macellaio) verso le dieci e mezzo con aria vagamente stralunata. Il ministro dell'ambiente piddino cercava qualcuno, ma non ha trovato nessuno. O meglio, ha trovato per caso il collega alfanoide Maurizio Lupi e la sua comitiva di soli uomini. Dalle larghe intese alle mezze tavolate. Con sbarramento agliato e doppio turno alcolico per dimenticare il Renzusconi.

5. Un grande penalista, ed ex parlamentare berlusconiano, si aggira a tarda ora in quel che resta del Triangolo delle Bevute, dietro piazza Navona. Gli hanno raccontato che il tenero Silvio ha già perdonato Niccolò Ghedini per le ultime condanne e che questi è tornato a corte a dire la sua su tutto e su tutti. Com'è amaro essere il professor avvocato Gaetano Pecorella in tempo di falchi.

 

Mario Mauro e Maurizio Lupi MARIO LANDOLFIBERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS Andrea Orlando alla proiezione del documentario GAETANO PECORELLA CLIO E GIORGIO NAPOLITANO