KIEV COME LA SECONDA GUERRA MONDIALE: LE FOTO DI “TIME” MOSTRANO UN INFERNO DI FUOCO E GHIACCIO, MORTI, FERITI, ARMI ED ELMETTI FETICCIO - MAMME E PRETI INVOCANO LA PACE

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Ross McDonnell da www.lightbox.time.com.


Un amico fotografo a Kiev mi ha detto, in un raro momento di tregua, che questa rivoluzione verrà ricordata attraverso le immagini. I dimostranti ucraini hanno attaccato la polizia su Hrusehvskoho Street, dove due dei loro erano stati uccisi dalle forze governative.

La scena era una ricca allegoria visiva: i dimostranti, col sangue che ribolliva nel vedere quello dei loro compagni e l'impunità delle guardie, hanno attaccato con le molotov, alzato barricate e bruciato pile di pneumatici. Hanno combattuto tutta la notte, finché i palazzi non si sono coperti di cenere.

La polizia, che forse un po' si è vergognata della sua azione e dell'uso letale della forza, ha reagito in maniera fredda agli attacchi. Nel senso che proprio ha usato gli idranti, e, data la temperatura polare, il luogo si è trasformato in un lago ghiacciato.

Quindi il conflitto era fuoco contro ghiaccio: la notte l'inferno di fiamme, il giorno dopo uno scenario simile alla Seconda Guerra Mondiale, coi soldati di entrambe le parti esausti, i feriti, le rovine, e gli elmetti feticcio.

 

Tra cenere e ghiaccio marcia in memoria del massacro di Kruty Inferno a Hrusehvskoho Street