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LE STAR COREANE CON QUEL “SQUID” IN PIÙ – HOYEON JUNG, L'ATTRICE CHE INTERPRETA KANG SAE-BYOK IN "SQUID GAME" È PASSATA DA AVERE 400 MILA FOLLOWER SU INSTAGRAM A OLTRE 20 MILIONI NEL GIRO DI SOLI 20 GIONI E I MARCHI DI MODA SONO PIOMBATI SU DI LEI – A SPUNTARLA È STATO LOUIS VUITTON, CHE HA GIÀ SOTTO CONTRATTO PER L'UOMO I BTS – IL SUCCESSO DELLA SERIE TV CHE HA INFRANTO TUTTI I RECORD SU NETFLIX CERTIFICA ORMAI QUELLO CHE SANNO GIÀ TUTTI: LA L’INFLUENZA CULTURALE DELLA COREA È OVUNQUE…
Serena Tibaldi per “la Repubblica”
Sono bastati meno di 20 giorni a HoYeon Jung per passare su Instagram da 400 mila follower a oltre 20 milioni. Se a molti il nome della modella e attrice coreana dice poco, le cose cambiano se si nomina la serie Netflix di cui è protagonista: Squid Game , il serial su una crudele gara a eliminazione (letterale) diventato in 29 giorni di programmazione il più visto di sempre.
Si spiegano così sia i milioni di fan guadagnati in pochi giorni, sia la rapidità con cui i marchi di moda sono piombati su di lei, che con i suoi trascorsi da top model è perfetta per il settore. A spuntarla è stato Louis Vuitton, che ha già sotto contratto per l'uomo i BTS, band K-pop ormai leggendaria.
Il 6 ottobre il brand ha annunciato la sua nomina ad "ambasciatrice" del marchio; a rendere l'episodio importante è il momento in cui accade, con la Corea mai così rilevante. Cinema, televisione, musica, beauty: l'influenza del Paese asiatico è ovunque. Che le nuove icone globali arrivino da lì è una conseguenza ovvia, a questo punto.
Le nuove icone di cui si parla sono quattro, per la precisione: le Blackpink, il gruppo femminile di K-pop più famoso. Jennie, Rosé, Lisa e Jisoo oggi dominano sia le classifiche musicali che l'immaginario dei brand di lusso, con il pubblico adorante pronto ad acquistare tutto ciò che indossano; tanto per dire, l'anno scorso in Cina il pullover di Celine indossato da Lisa in un post su TikTok è andato esaurito in meno di un giorno, un fenomeno che si ripete puntualmente con tutte loro.
Se ne è avuta ulteriore prova alle ultime sfilate di Parigi, che le hanno viste protagoniste. Le quattro sono infatti il volto di altrettante maison francesi, che se le sono spartite tipo Risiko: in quota LVMH ci sono Lisa con Celine e Jisoo con Dior, da Kering c'è Rosé con Saint Laurent, mentre Jennie rappresenta Chanel.
Un sodalizio tra moda e musica raro - le ragazze hanno diversi contratti anche per gioielli e make-up - che si spiega con la natura stessa della band: prima di tutto sono solo in quattro, quando di solito i gruppi K-pop contano il doppio dei membri. Questo le ha rese molto più incisive e riconoscibili: i loro account Instagram combinati contano 214 milioni di follower (sono le K-popstar più seguite sui social), e uno styling ben accorto a tendenze e marchi le ha rese un veicolo stilistico ideale.
Da qui il trionfo parigino. L'andazzo delle sfilate lo si è capito già al primo show, vale a dire Dior, con i giardini delle Tuileries invasi da migliaia di curiosi arrivati per vedere Jisoo, sbarcata in Francia per l'occasione. Stesse scene in serata sotto la Torre Eiffel con l'arrivo di Rosé da Saint Laurent; idem l'ultimo giorno da Chanel, con Jennie che ha monopolizzato security, media e fan in attesa per ore sotto la pioggia.
Nessun dubbio sul fatto che ogni volta la folla aspettasse loro: le urla erano inequivocabili. Mancava Lisa, visto che Celine non ha sfilato, ma i post della ragazza sul brand continuano a generare una media di 7 milioni di like: la situazione pare solida.
Sull'efficacia di certe partnership non si discute. Secondo la società di marketing digitale Launchmetrics, con un post con quattro sue foto in miniabito Dior prima del defilé, Jisoo ha generato un impatto sui media pari a due milioni di dollari.
L'artista è stata pure la celebrity più citata di Parigi, con 2536 menzioni e un impatto sui media da oltre 15 milioni di dollari. Il tutto con soli due post personali. Due di numero. Messa così, viene da chiedersi cosa aspettino tutti gli altri brand ad accaparrarsi una star coreana.
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