A CHI I BENI SEQUESTRATI ALLA MAFIA? A NOI! – PER IL POSTO DA ALTO COMMISSARIO ALFANO E SCHIFANI PUNTANO SUL PREFETTO GIUFFRE’, SICULO DOC – IN CORSA ANCHE DE FELICE E MUSOLINO – E PER LA SERIE “A VOLTE RITORNANO”, IL MINISTRO ORLANDO TENTA ANCORA LA CARTA MORCONE

DAGOREPORT
Un poliziotto-controllore o un prefetto-amministratore per i beni sequestrati alle mafie? Il posto da Alto commissario è vacante, ma potrebbe essere assegnato già domani, al primo Consiglio dei ministri utile. In pole position c'è il prefetto di Palermo Santi Giuffrè, ma buone possibilità le hanno anche Arturo De Felice, alla guida della Dia, e il prefetto di Napoli Francesco Musolino.

Il ministro Angelino Alfano, al quale spetta la nomina, punta sul siciliano doc Giuffrè, oggi responsabile delle Specialità della Polizia (Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e Postale), in ottimi rapporti anche con Renato Schifani. Ha fama di buon amministratore, il che aiuta in un posto dove ci sono da gestire beni e aziende sequestrate per oltre 6 miliardi di euro, ma è comunque un "prefetto-poliziotto". Insomma, forse più adatto a controllare che i beni tolti alle cosche non vadano alle persone sbagliate, che non un esperto nell'aiutare le aziende a dialogare con lo Stato - e la burocrazia - per affrontare i problemi di tutti i giorni. Compresi quelli occupazionali.

Stesso "limite" sembra avere la candidatura di De Felice, profondo conoscitore della camorra. Mentre il curriculum da prefetto "puro" potrebbe sostenere le ambizioni di Musolino. Lo stesso vale per il casertano Mario Morcone, che ha già occupato quel posto di Alto commissario ed è sponsorizzato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, dopo la sfortunata esperienza come candidato del Pd al comune di Napoli. Il suo unico problema è che la nomina spetta comunque ad Alfano e il guardasigilli può al massimo fare un'accorata segnalazione.

 

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