I FATTI SEPARATI DALLA TELEVISIONE - DEBUTTA IL NUOVO CANALE MEDIASET DEDICATO ALL’INFORMAZIONE 24 ORE SU 24 DIRETTO DA MARIO GIORDANO, MA LA RIBOLLITA DA ANSA ILLUSTRATA, A PARI DEL TRAN TRAN DI SKYTG24 E RAINEWS24, NON CAMBIA - NON C’E’ UNA NOTIZIA INEDITA, UN’INCHIESTA DI APPROFONDIMENTO, UNO SCENARIO DIVERSO: IMPOSTAZIONI SIMILI E STESSA SCALETTA - UNICA SORPRESA: IL “TRADITORE” FINI PRIMO OSPITE DEL CANALE ALL NEWS DEL BANANA….

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Mattia Feltri per "la Stampa"

Un ecumenico Gianfranco Fini: ecco l'ospite che ci voleva per battezzare il tg del neonato canale all news di Mediaset, il TgCom24 diretto da Mario Giordano. Se qualcuno si aspettava - e se lo aspettavano in pochi - che l'ultimo arrivato nello straripante mondo dell'informazione si sarebbe fatto largo con fuochi stilistici e fiamme lessicali, si è dovuto rapidamente ricredere.

La gerarchia delle notizie ieri sera è stata grosso modo quella dei concorrenti, Rainews24 e Sky. Certo le notizie sono uguali per tutti. La misura nel darle è la cifra di questi canali che poi (per il TgCom si vedrà) liberano la fantasia (e talvolta la tifoseria) più nei programmi di approfondimento che nel telegiornale. Quello di Rainews alle 19 dava testa le funeree previsioni dell'Ocse e l'imprevedibile scoppiettìo delle Borse, a seguire il vertice di Washington con Barack Obama, Josè Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Von Rompuy; e dunque l'arrivo dei nuovi sottosegretari e le elezioni in Egitto.

Quelli di Sky hanno mischiato il mazzo delle carte, ma alla fine le carte sempre quelle erano: prima il summit degli Stati Uniti, poi l'Ocse e le Borse, i sottosegretari e Silvio Berlusconi che difende Mario Monti (già più in ombra nel tg Rai di Corradino Mineo, che ha la sbrigativa fama di essere la Pravda del Duemila), l'irruzione della cronaca con la notizia sopraggiunta di Salvatore Parolisi confermato in carcere, e dunque l'Egitto. Il tutto proposto senza spreco di aggettivi.

L'istituzionale gerarchia e la grave equidistanza sono state rispettate alla lettera dal Tgcom, prima l'Ocse e le Borse, poi il Cdm con la notizia dell'arrivo di un nuovo ministro, poi il pacificator Berlusconi, dunque Obama e i suoi interlocutori, e naturalmente l'Egitto: semmai il tg di Giordano ha infilato d'apertura una notizia tutta sua: la venuta alla luce del medesimo tg.

Per arrivare al succo, non si sono viste novità apprezzabili nella scaletta delle news, tantomeno nel linguaggio che è quello sperimentatissimo da qualche decennio: semmai è la struttura del tg a essere completamente diversa. A Rainews c'è il tradizionale speaker (ieri sera era Daniela Macheda uno che è tradizionale morfologicamente, con l'accenno di barba); a Sky gli impulsi rivoluzionari hanno portato al raddoppio dello speaker, uomo e donna, superprofessionali, carucci.

Al TgCom c'era l'impeccabile Annalisa Spieze che però non era seduta, non era lì a sfogliare la prisma di fogli e a lanciare servizi preconfezionati in un ordine implacabile: detto l'essenziale (qui i titoli si chiamano breaking news e sono letti da una biondina più di estetico stampo Sky), la Spiezie ha approfondito i numerosi temi con i collegamenti in giro per il mondo, via via commentati da Fini (controllatissimo e quasi affettuoso verso il padrone di casa, cioè l'editore, cioè l'ex premier), e in un garbuglio interessante, sebbene passare da New York alla presidenza della Camera, e poi da piazza Colonna a piazza Tahrir, e da lì indietro per sentire dodici secondi di Barroso in inglese, e quindi subito a Milano per assistere ai preparativi di un intervento pubblico di Bobo Maroni - tanto per far notare che si è ancora sulla palla - e ancora a palazzo Chigi e di nuovo indietro al Cairo, e poi risentiamo che si dice in America, ecco, è un ibrido fra il notiziario e il talk che necessita un po' di allenamento: non soltanto in chi fa il tg, ma anche in chi lo segue.

 

Piersilvio Berlusconi presenta TgCom Mario Giordano CORRADINO MINEO - copyright Pizzisarah varetto - Valerio Lo MauroAnnalisa Spiezie