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Mario Baudino per “la Stampa”
Nessuno ha mai pensato che Ian Fleming fosse un libertario o quantomeno un po' in anticipo sui suoi tempi. Si può anzi sostenere che sfruttasse alla grande i pregiudizi dei contemporanei. Ora, leggendo una sua lettera su Pussy Galore, la Bond girl lesbica di Goldfinger (appena pubblicata nella raccolta The Man With the Golden Typewriter - l' uomo dalla macchina da scrivere d' oro, che fa il verso al suo famoso titolo), sorge il sospetto che ci credesse pure.
È noto che Galore viene recuperata all'eterosessualità da un bacio di 007. Lo è molto meno che scrivendo nel '59 a un corrispondente molto importante per lui, perché gli aveva aperto la strada al mondo delle auto da corsa e delle Aston Martin, e che aveva dubbi molto conservatori sul personaggio, Fleming ribadisce il suo pensiero: Pussy «aveva solo bisogno dell' uomo giusto» per «superare la sua malattia psico-patologica». Fra l' altro, l' originale sta andando all' asta. Che uomo illuminato.
monica bellucci e daniel craig
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