SORRENTINO IENATO DA DUE IDIOTI – LE IENE PIO E AMEDEO, DUE COMICI PER MANCANZA DI RISATE, TIRANO UNO SCHERZO AL REGISTA FINGENDO AL TELEFONO DI ESSERE IL MANAGER DI LEONARDO DI CAPRIO PER PARLARE DI UN FILM DA REALIZZARE INSIEME

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1. LE IENE E LO SCHERZO CHE FA ARRABBIARE PAOLO SORRENTINO
Da "Giornalettismo.com"

VIDEO - http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/05/pio-e-amedeo-la-grande-bufala_8375.shtml

Paolo Sorrentino sembra non aver gradito lo scherzo organizzato ai suoi danni da Le Iene dopo il successo nella notte degli Oscar con il film La Grande Bellezza. Grazie ad un ragazzo italiano stabilitosi negli States da diversi anni gli italiani inviati ad Hollywood sono riusciti a fingere al telefono di essere manager di Leonardo Di Caprio interessati a vedere il regista per parlare di un film da realizzare insieme.

IL FINTO APPUNTAMENTO CON DI CAPRIO - L'agente di Sorrentino ha subito creduto al finto interlocutore e manifestato la sua disponibilità all'incontro con l'attore americano, al quale ovviamente avrebbe partecipato anche il regista. All'hotel stabilito come punto d'incontro si è però presentata la troupe di Italiauno, che ha immortalato l'espressione attonita di Sorrentino, il quale ha poi preferito pronunciare pochissime parole.

«Bravi!», si è limitato a dire il regista ai microfoni de Le Iene. Provando poi a smentire l'appuntamento al quale si era addirittura presentato in anticipo. «Ma non dovevo incontrare Di Caprio!», ha esclamato Sorrentino. Poco dopo il regista ha risposto anche con un gestaccio.


IL RITORNO DA OSCAR DI PAOLO SORRENTINO
Ansa.it

''La statuetta sta sepolta ed incellofanata in valigia: dai, poi la mettete con Photoshop!''. Ritirati i bagagli, il regista Paolo Sorrentino, ancora un po' assonnato per il viaggio, maglioncino e giacca lunga blu, jeans grigi, zainetto rosso-grigio in spalla, scherza all'uscita dell'aeroporto di Fiumicino, con i fotografi rimasti un po' ''delusi'' per non aver potuto immortalarlo con la statuetta di ''Zio Oscar'', riportata in Italia 15 anni dopo ''La vita è bella'', rimasta dentro un valigione nero.

Davanti alla Porsche Cayenne blu, prima di lasciare lo scalo alle 7.30, il regista saluta sorridendo così i fotografi: ''Ciao ragazzi e grazie, mi avete fatto sentire come Belen''. Accompagnato dalla moglie Daniela e dai figli Anna e Carlo, Sorrentino è stato accolto a Fiumicino da addetti dell'Alitalia e da uomini della polizia di frontiera. Nell'attesa dei bagagli si è concesso volentieri a foto ricordo con alcuni passeggeri che lo hanno riconosciuto e che si sono congratulati per il successo del cinema italiano.

Appena sbarcato, poco prima, aveva commentato così le domande sui 9 milioni di audience che il film ha raccolto in tv martedi scorso e la nuova uscita nelle sale in 100 copie, oltre la notizia della cittadinanza onoraria che Roma gli conferirà: ''Sono molto felice. Sono stanco ma contento di tornare a casa. E' tutto qualcosa di molto nuovo e vediamo ora cosa succederà, non sono ancora in grado di mettere a fuoco bene, ma sono veramente felice. Tutte le attestazioni, e sono così tante, ricevute in questi giorni mi hanno fatto piacere, non ce n'è una in particolare che spicca sulle altre''.

''Ora riposo assoluto, mi fermo a Roma - ha aggiunto sorridendo - Verdone mi prepara una festa? Se la prepara Carlo sarà sicuramente una grande festa''. Infine il regista da Oscar ha salutato così l'affermazione di ieri del collega Roberto Andò che ha sottolineato come il riconoscimento alla ''Grande Bellezza'' ridia voce al cinema italiano nel mondo: ''Spero di si, spero che questo sia vero e che abbia delle ripercussioni positive per tutto il nostro cinema''. ''Siamo stanchi - ha aggiunto la moglie Anna - ma felici, è tutto bello''.

 

 

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