“IL NUOVO CHE ARRETRA” ANCHE NELLE NOMINE – ALTRO CHE ROTTAMAZIONE, LIMITE DEI TRE MANDATI E ZERO POLITICI NEI CDA DELLE SOCIETA’ PUBBLICHE – RENZIE “CAMBIA VERSO” CON GIUSEPPE BONO E MAURIZIO PRATO, 143 ANNI IN DUE, AL QUINTO MANDATO! – E IN TERNA PLANANO UN EX SOTTOSEGRETARIO DI AN E UN DALEMIANO DI FERRO

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DAGONEWS
Avanti i giovani! A casa chi ha fatto più di tre mandati e, per carità, niente politici a caccia di nuove poltrone e relativo stipendio. Dopo i proclami di Renzie sui "nuovi" criteri per le nomine pubbliche, arrivano anche i fatti.

Giuseppe Bono, giovanotto che ha appena compiuto settant'anni, aggiungerà alla poltrona di ad della Fincantieri, ai cui vertici siede dal 2002 (come il trombato Massimo Sarmi alle Poste), l'ingresso nel cda del Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti. E in un'altra società della Cdp, la Fintecna, viene confermato alla presidenza Maurizio Prato, manager di belle speranze che di anni ne ha addirittura 73 ed è al timone dal 2003.

In Terna, nel cda entrano due "facce nuove" come Stefano Saglia e Carlo Cerami. A meno di clamorosi casi di omonimia, Saglia è stato deputato di Alleanza nazionale e del Pdl per tre legislature e sottosegretario allo Sviluppo economico nell'ultimo governo Berlusconi. Mentre Carlo Cerami è lo storico segretario della sezione milanese della fondazione Italianieuropei di Massimo D'Alema.
Come direbbe Marina Berlusconi, ecco "il nuovo che arretra"

 

 

MAURIZIO PRATO MAURIZIO PRATO GIUSEPPE BONO GIUSEPPE BONO