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“QUESTO LIBRO L’HO SCRITTO PERCHÉ NON AVEVO UN CAZZO DA FARE” – IL CRITICO E AUTORE DI PROGRAMMI TV, FRANCO SCHIPANI, SI RACCONTA IN UN MEMOIR – LA POLEMICA CON VELTRONI PER IL FILM SU DALLA: “I DUE CONCERTI DI LUCIO AL VILLAGE GATE DI NEW YORK DEL 1986 SONO STATI ORGANIZZATI E PRODOTTI DALLA MIA SOCIETÀ 'GOOD PRODUCTION LTD' MA NEI TITOLI DI CODA DEL FILM SONO MENZIONATI I VARI COLLABORATORI DI WALTER VELTRONI. E BASTA” – E POI MADONNA AVVINGHIATA A JEAN MICHEL BASQUIAT, ROBERT PLANT E FRANK ZAPPA, RENATO ZERO, PINO DANIELE, RENZO ARBORE E LA CHICCA SUGLI U2 – VIDEO

 

Dagoreport

 

mara venier renzo arbore franco schipani

Domani arriva in libreria “Senza vizi è una vita di merda” della Baldini + Castoldi, racconto newyorkese di Franco Schipani: giornalista, critico musicale, regista, autore di programmi televisivi e documentari. Negli Anni ’70 scrive per le piu importanti riviste musicali specializzate italiane e presenta programmi per Radio Uno. E’ tra i fondatori di RR 96, radio del quotidiano “La Repubblica”: organizza concerti al Teatro Tenda di Roma e produce dischi per la IT.

 

Nel 1979 prende un volo di sola andata per New York, da dove, per oltre trent’anni, e corrispondente, produttore, autore e presentatore Rai per moltissimi programmi di successo, fra i quali “Discoring”, “Quelli che il calcio” e “Doc”. Realizza documentari per “TV 7” e “Il Filo di Arianna” oltre a “Woodstock dieci anni dopo” e “Le donne del Rock”. Collabora con Renzo Arbore, Gianni Boncompagni, Raffaella Carra, Fabio Fazio, Gianni Mina, Giovanni Minoli e altri protagonisti della TV.

robert plant franco schipani

 

E co-editore di Rolling Stone Edizione Italiana. Incontra e promuove, tra gli altri, Bruce Springsteen, Ella Fitzgerald, George Benson, Frank Zappa, James Brown, Michael Jackson, Madonna, U2 e i Rolling Stones. Negli USA fa conoscere Pino Daniele, Renzo Arbore e Lucio Dalla.

 

E’ stato recentemente Direttore Artistico del Settore Audiovisivo e Teatrale della Fondazione Calabria Film Commission. Oggi si dedica all’organizzazione di Festival e Grandi Eventi Live.

 

 

franco schipani renato zero

Ieri sera sono andato a vedere “Lucio Dalla: il concerto perduto” di Walter Veltroni. Venerdì scorso lo studio legale Borromeo di Roma, che mi rappresenta, ha inviato una PEC alla NEXO, che distribuisce il film, alla Sony che lo ha prodotto, alla Rai e allo stesso Veltroni, rappresentando che c’era più di una possibilità che, avendo visto solo il trailer che gira sul WEB,  molto del materiale fosse di mia proprietà intellettuale…

 

In che senso ?

I due concerti al Village Gate di New York del 1986 sono stati organizzati e prodotti dalla mia società Good Production LTD. La stessa che ha co-prodotto in USA “Buonasera Raffaella” della Carrà, “Domenica In” della Venier e “Renzo Arbore al Radio City Music Hall” con l’Orchestra Italiana e altri eventi di questo livello. Del Village Gate in particolare conservo ancora tutti gli assegni emessi e incassati, e le relative ricevute.

 

Affitto del teatro, mezzi di ripresa video e audio per l’LP DallAmeriCaruso, affitto degli strumenti della band, campagna promozionale e gli innumerevoli producer coinvolti. Senza contare quelle delle location dove ho girato le immagini di repertorio a New York suggerite e realizzate da me e con i miei mezzi. Lucio aveva già lavorato con me alla scrittura della Country Music e si sentiva a suo agio. Sapeva inoltre che avevo girato in lungo e largo gli Stati Uniti e li conoscevo bene. New York poi, è la mia città di adozione.

copertina senza vizi e una vita di merda franco schipani

 

E quindi cosa ha notato nel film che non le è andato a genio?

Quindi ho cercato di leggere nei titoli di coda se avessero inserito le società di produzione audio/ video, e le dozzine di producer che hanno reso possibile l’evento al Village Gate: ma niente. Nei titoli di coda del film sono menzionati i vari collaboratori di Walter Veltroni, che ha curato la regia di come è nata la canzone “Caruso”. E basta.

 

Come mai si è svegliato solo adesso?

Nel 2005 ho contattato Michele Mondella, top manager della ex RCA, molto vicino a Dalla. Gli ho proposto di recuperare i master e di realizzare un DVD per il trentennale del concerto al Village Gate da proporre all’Espresso o altro settimanale come gadget. Michele mi disse che i master e molti altri miei video di New York erano alla Fondazione Lucio Dalla di Bologna e dovevo contattare loro. L’ho fatto telefonicamente ma non mi hanno mai risposto.

 

Un vero mistero quello dei master...

renzo arbore a new york

Dal Village Gate agli uffici della Good Productions LTD ci sono meno di duecento metri. In un primo momento tutti i video erano da me. Poi, anche per poterne disporre con immediatezza, li ho portati nel mio ufficio alla Rai Corporation con cui collaboravo e ho collaborato per tutta la mia permanenza a New York. Quando la Rai Corporation ha chiuso i battenti nel 2012 non so proprio che fine abbia fatto la library video. Ma come siano finiti i miei video da New York su una bancarella di un rigattiere di Faenza, i produttori lo spiegano come la favola di Pollicino. Su quei master c’era l’etichetta della Good Production LTD, ce l’ho messa io stesso.

 

Pensa che la Rai RadioTelevisione Italiana non ha un master delle riprese, ha solo un contratto per la cessione dei diritti della messa in onda di uno special che, naturalmente, ho realizzato io. E la matricola OURG è di “Discoring”. La Rai per questi diritti mi dicono che abbia pagato alla coppia  Dalla & Cremonini ben 150 milioni delle vecchie lire.

 

VELTRONI IL CONCERTO PERDUTO DALLA

Ora è tutto in mano ai miei legali. Magari scoprono che nella copertina dell’LP “DallAmeriCaruso” c’è il nome di una società pagata dalla Good Productions LTD. Se non ci fosse ancora peggio, perché posso dimostrare che i mezzi erano i miei. Comunque ne ho ordinata una copia su Ebay … non essendomi stata concessa una visione in anteprima malgrado ne abbia fatto richiesta.

 

Tutto questo è contenuto nel mio libro “Senza vizi è una vita di merda”, che esce domani. Le prime bozze risalgono a più di un anno fa. Ma oltre alla storia del Village Gate c’è quella di Lucio che anni prima aveva fatto incazzare di brutto la RCA americana lasciando a metà uno special sulla Country Music …

DALLAMERICACARUSO LUCIO DALLA

 

Che c’entra Dalla con la Country Music ?

C’era un accordo RCA USA con la RCA Italia per promuoverla da noi ! Lucio ha mollato tutto in Georgia dopo una settimana di riprese. Ho ancora dei video dove lui tenta disperatamente di parlare inglese ai TG del posto incartandosi. Michele Mondella mi chiamò in piena notte: dovevo rifare io gli stand up di Lucio e portare a casa lo special. E l’ho fatto.

 

E alla RCA USA l’incazzatura è passata?

E’ passata perché lo special è andato in onda, ma si sono vendicati. Quella del Village Gate di New York doveva essere l’ultima data del primo tour nordamericano di Lucio. Prima c’era il Canada, poi Detroit, Chicago, Boston e Filadelfia credo. Io avevo vivamente sconsigliato a Mondella di fare tutte quelle date.

LUCIO DALLA 1

 

Non solo perché la RCA USA non aveva la minima intenzione di dare un supporto promozionale: io organizzavo concerti italiani in USA da oltre vent’anni e Lucio non era certo i Pooh o Marcella, non aveva un pubblico numeroso. Fu un disastro annunciato. Ecco perché non avete mai visto immagini di questi concerti ma solo del Village Gate. Mondella mi chiamò e mi disse che in Italia erano tutti con i fucili puntati: se sbagliavano il Village Gate …erano cazzi !! Ma anche questo lo abbiamo portato a casa, e con grande successo direi.

 

Dalla è soltanto un capitolo. Come è nata l’idea del libro?

frank zappa franco schipani

“Questo libro l’ho scritto perché non avevo un cazzo da fare. Durante la pandemia Covid, alla soglia dei settant’anni, prima di un eventuale attacco di Alzheimer, ho messo giù delle storie, credo divertenti, della mia vita a New York dagli Anni ’70 ai ’90. Il periodo di massima energia e lucida follia creativa della Grande Mela.

 

Aiutato da foto e reperti trovati in una mia casa semi abbandonata…. Riviste musicali, copie dei miei primi articoli, cartoline dagli USA, contratti Rai da deejay, il congedo militare e il diploma del liceo, un mandato di comparizione del Tribunale di Roma, vecchi blocchetti di assegni, un biglietto del concerto di Santana. E tantissime foto. Il problema è che devo ricostruire episodi di una vita vissuta agli eccessi, tra sballi e sbronze. Insomma un casino vero….”

 

E' riuscito a trovare un ordine in questo disordine?

Incredibilmente sì! All’inizio avevamo pensato di metterci anche delle foto, ma poi abbiamo saggiamente deciso di lasciare spazio all’immaginazione. Quando MTV ha iniziato a “illustrare” la musica è cominciato il disastro. Cazzo, sono pochi quelli che oggi fanno un live senza portarsi dietro un fottuto balletto!

massimo ghini franco schipani sabrina ferilli a new york

 

A cosa sarebbe servita una foto di una sconosciuta Madonna avvinghiata a Jean Michel Basquiat al Mudd Club di Chinatown !? Comunque ci sono tante storie e aneddoti che valgono più dei protagonisti stessi. C’è lo Studio 54 e il  CBGB’s, Lou Reed e Andy Wharol, Robert Plant e Frank Zappa, Blondie e  Laurie Anderson, e poi tanti italiani, Andrea Bocelli, Renato Zero, Pino Daniele e naturalmente Renzo Arbore. E poi una bella sorpresa per tutti coloro che verranno alla presentazione del libro e il posto è un minimo attrezzato.

 

Quale?

pino daniele franco schipani

Oramai è sul WEB. Nel 1982 ho girato uno degli ultimi concerti degli U2 in un piccolo club:  il Ritz di New York. Telecamera semi fissa, ma con il suono preso direttamente dal mixer. Quattro strumenti, quattro luci e quattro microfoni. Una energia pazzesca. L'anno seguente la Band era negli stadi. E conto di proiettarlo gratis ovunque presenterò il libro. Neanche gli U2 lo hanno mai visto!

 

Neanche gli U2?

Quando il mio avvocato di New York ha contattato il management degli U2, loro non credevano che il filmato esistesse. Allora abbiamo montato su una cassetta VHS ….Ok, basta, il resto della storia è sul libro. Posso solo anticiparvi che finisce con il Fuck You di rito.

lucio dalla (2)copkiller