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“IL PIPER FU UN ATTO DI RIBELLIONE CONTRO IL BIANCO E NERO DELL’EPOCA” – DAGO RICORDA IL “TEMPIO LAICO” CHE IL 17 FEBBRAIO HA COMPIUTO 60 ANNI: "C’ERA UN POMERIDIANO E UN SERALE. UN POLITICO DC, GIUSEPPE CODACCI PISANELLI, ORDINÒ AL QUESTORE DI CHIUDERE IL POMERIDIANO. IL PIPER ERA CONSIDERATO TRASGRESSIONE” – ENRICO VANZINA, CHE PER ANDARE ALL’INAUGURAZIONE RUBO’ L’AUTO A SUO PADRE: “PER NOI RAGAZZI ERA IL CULTO DELLA LIBERTÀ” – E POI ARBORE E BONCOMPAGNI, PATTY PRAVO, VISCONTI E VITTORIO GASSMAN “VESTITI DA FIGLI DEI FIORI”, MAROZZI CHE BALLA CON LA COMPAGNA DI JIM MORRISON E I PINK FLOYD CHE SI STRANISCONO PERCHE’ VEDONO… - IL LIBRO DI CORRADO RIZZA + VIDEO
Stefano Boldrini per il Fatto Quotidiano - Estratti
La sera andavano tutti al Piper: musicisti, attori, pittori, scrittori, giornalisti, bohémien, sfaccendati. E giovani, molti giovani, che avevano eletto il locale romano, creato dall’avvocato Alberigo Crocetta con i soci Giancarlo Bornigia e Alessandro Diotallevi, tempio di una nuova era.
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“Tutto quello che era eccentrico passava per il Piper – racconta Renzo Arbore – I capelloni, un nuovo linguaggio e la nuova musica. Io e Gianni Boncompagni ci eravamo appropriati della parola ‘beat’, ricavandola dalla ‘beat generation’. Non ci piaceva ‘musica yéyé’ e a Bandiera Gialla ribattezzammo le nuove tendenze ‘beat music’. Al Piper arrivavano gruppi inglesi in cerca di fortuna: la carriera di solista di Mal cominciò sul palco di via Tagliamento. Crocetta è stato un uomo geniale. Il Piper fu il suo capolavoro. Noi lo chiamavamo il tempio. Una sera ci fu la serata dei Figli dei Fiori: Luchino Visconti e Vittorio Gassman si presentarono vestiti con i fiori”.
Patty Pravo è stata la ragazza del Piper. Nel suo libro La cambio io la vita che…, descrive la sua prima serata: “Con una camicia annodata davanti che avevo rubato a nonna e con un paio di pantaloni che, quando sedevi, si vedeva tutto, entrai al Piper. Non appena ci misi piede, capii che aveva qualcosa in più… Tutto trasudava qualcosa: innovazione e internazionalità. Mi lanciai in mezzo alla pista…”.
E fu in quella pista che Nicoletta Strambelli fu notata da Arbore e Boncompagni. Con loro, c’era Luigi Tenco. “Chiedemmo a Tenco di invitarla al tavolo – ricorda Arbore – perché volevamo conoscerla. Le domandammo se sapesse cantare, oltre a ballare benissimo. Rispose che cantava ancora meglio e fu fissato un appuntamento con Crocetta. La carriera di Patty decollò al Piper: Ragazzo triste e La Bambola nacquero in quel contesto”.
marina marfoglia foto marcello geppetti:mgmc
Roberto D’Agostino aveva 17 anni quando fu inaugurato il locale: “Frequentarlo fu un atto di ribellione contro il bianco e nero dell’epoca. Il Piper fu un’idea commerciale che riuscì a intercettare la cultura delle cantine che si stava diffondendo a Roma. Il Piper era un tempio laico dove c’era un fortissimo desiderio di stare insieme, di sentire calore umano, di rompere gli schemi.
Il Piper è stato un magnifico contenitore, rappresentato dal fondale composto da dipinti e oggetti assemblati come opera d’arte. Io, Paolo Zaccagnini e Renato Zero siamo cresciuti al Piper. Renatino usciva da casa vestito in modo normale, poi si cambiava ed entrava al Piper. C’era un pomeridiano e un serale. Il biglietto costava cinquecento lire. Sabato e domenica, mille. Un politico democristiano, Giuseppe Codacci Pisanelli, ordinò al questore di chiudere il pomeridiano. Il Piper era considerato trasgressione”.
giancarlo bornigia e renzo arbore
“Per andare all’inaugurazione presi di nascosto l’auto a mio padre – il ricordo di Enrico Vanzina – Avevo sedici anni e tornando a casa tamponai una macchina. Il Piper rappresentò per noi ragazzi il culto della libertà. Un luogo iconico, dove diventava vero quello che sognavamo”.
Alberto Marozzi, musicista, attore e produttore, definisce il Piper “il rifugio dei ragazzi che volevano sottrarsi al perbenismo. Incontravi tutti: Brigitte Bardot, Marlon Brando, band internazionali. Una sera notai una bellissima ragazza americana. Per attaccare discorso, implorai Bornigia di farle la tessera del locale. Serviva però la foto. Salimmo sulla mia Cinquecento e girammo per Roma. Quando arrivammo in hotel, non mi fecero salire, ma la mattina dopo, la raggiunsi in camera. Vidi una foto appoggiata sullo specchio: Jim Morrison. Lei era Pamela Courson, la sua compagna. Una volta ballai con Sandie Shaw. Storie così potevano capitare solo al Piper”.
i pink floyd danilo steffanina : archivio the lunatics
“Il Piper era l’ombelico del mondo – il pensiero di Mita Medici -. Chi sbarcava a Roma, veniva in via Tagliamento prima di visitare il Colosseo. Si respirava aria di cambiamento. La musica altissima era un segnale di trasgressione. Beppe Farnetti era ‘l’uomo dei dischi’. E poi scoprivi nuovi gruppi. Una sera apparvero i Pink Floyd”.
piper 1965 foto guglielmo coluzzi
Aprile 1968. I Pink Floyd erano in tournée e dovevano esibirsi al Palazzo dello Sport di Roma. Il Piper fu un fuori programma. Prima di salire sul palco, si “stranirono” a vedere il gioco di luci del locale.
“Non potete usarle, le abbiamo inventate noi”, disse uno della band. Alla fine, ci fu il chiarimento. I Pink Floyd suonarono. Il ragazzo che aveva rivendicato il copyright era Roger Waters.
daniela ripetti foto marcello geppetti:mgmc
articolo chiusura piper
renzo arbore dalida e gianni boncompagni foto marcello geppetti:foto marcello geppetti:mgmc
sylvie vartan foto marcello geppetti:mgmc
raffaella carra foto guglielmo coluzzi
DAGO ANNI SESSANTA - ROBERTO D AGOSTINO
disco delle orme dedicato a mita medici
barista piper
piperini foto guglielmo coluzzi
alberto marozzi batteria
alberto marozzi e guardarobiera al piper
tito schipa jr e penny brown. foto marcello geppetti:mgmc
virna visi e ugo tognazzi:foto marcello geppetti:mgmc
procul harum foto di marcello geppetti:foto marcello geppetti:mgmc
articolo piper club
piper club copertina corrado rizza
patty pravo foto marcello geppetti:mgmc
mita medici foto marcello geppetti:mgmc
brian jones foto marcello geppetti:mgmc
piper patty pravo foto marcello geppetti:mgmc
giuseppe farnetti e lilli di folco
chiusura del piper perche i giovani non studiavano
mita medici foto guglielmo coluzzi
piper foto marcello geppetti:mgmc
rolling stones alberto marozzi marina marfoglia al piper
alberigo crocetta
mal foto guglielmo coluzzi
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