MA COSA VOLETE, IL SANGUE? - LE IMMAGINI CRUDE DEI FEDELI SCIITI CHE SI AUTOFLAGELLANO PER CELEBRARE L'ASHURA

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Dagotraduzione dell'articolo di Nate Rawlings per "Time"
www.world.time.com

Per i musulmani sciiti l'Ashura è uno dei giorni più sacri, un giorno di dolore, pellegrinaggio e di sfarzo.

La parola Ashura significa 10 e la festività indica il 10 del mese lunare di Muharram, primo mese del calendario islamico. Per i musulmani sciiti, quei dieci giorni sono un periodo di lutto e di ricordo, dove si commemorano la morte di Hussein Ibn Ali, nipote del profeta Maometto. Una delle figure centrali nella denominazione sciita, Hussein fu decapitato nella battaglia di Kerbala nell'anno 680 e il suo martirio fu un evento determinante nella divisione tra sunniti e sciiti.

Come tutte le feste religiose, i riti e le cerimonie che segnano Ashura variano notevolmente. In alcuni Paesi, gli uomini si flagellano: come atto di solidarietà con Hussein e la sua famiglia, si colpiscono sulle spalle con lame penzolanti dalle catene e affettano i loro scalpi con le spade per consentire al sangue di scorrere liberamente. Alcuni leader sciiti invece condannato la pratica, e invece organizzano in alternativa donazioni del sangue.

Nei giorni che precedono l'Ashura, migliaia di sciiti compiono il pellegrinaggio al Santuario dell'Imam Hussein a Karbala, in Iraq.

 

 

FESTEGGIAMENTI ASHURA FESTEGGIAMENTI ASHURA FESTEGGIAMENTI ASHURA FESTEGGIAMENTI ASHURA