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Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)
In Italia ci sono 25 milioni di famiglie, di cui 7 milioni e mezzo sono abbonate a una pay tv. La parte del leone la fa Sky (circa 4,7 milioni di abbonamenti), davanti a Mediaset Premium (1,8). Nei prossimi anni è stimato un aumento del 17% rispetto all’attuale penetrazione della pay tv sul mercato italiano (oggi al 30%). I prezzi mensili dipendono, ovviamente, dai pacchetti.
Sky costa di più, in virtù anche dell’alto livello dei contenuti e della ricchezza del bouquet che offre agli abbonati. Poi c’è Premium. Costa un po’ di meno, anche perché non offre una quantità e una qualità paragonabile a Sky, seppure gli investimenti siano aumentati negli ultimi mesi. Da settembre la pay del Biscione tenterà di soffiare gli abbonati del pacchetto sport al competitor satellitare. Avendo l’esclusiva della Champions League per tre anni.
PER MOLTI LA PAY RESTA UN LUSSO
In un periodo di crisi economica non tutte le famiglie possono permettersi Sky o Premium, cioè spendere dalle 20 fino alle 70 euro al mese per la pay tv. Il digitale terrestre è stata una specie di manna dal cielo per molte famiglie, soprattutto per uscire dal guscio e dalla monotonia delle televisioni generaliste. Con il dtt l’offerta è visibilmente aumentata e sono comparsi i canali tematici che stanno riscuotendo un notevole successo. Quindi anche le famiglie che non possono permettersi la pay hanno qualche possibilità in più per trovare il programma che desiderano.
SPORT E ON DEMAND
Ma i palinsesti dei canali free non soddisfano a pieno tutte le esigenze. Le prime cinematografiche, le serie tv e soprattutto le partite e la Formula 1 in diretta si trovano con il lanternino. L’on demand sul digitale terrestre non c’è. Nessuna chance, quindi, per scegliersi il programma preferito e vederlo all’ora giusta. Per quanto riguarda lo sport l’offerta è davvero minima.
La Rai in diretta dà solo la Coppa Italia e la Nazionale. Molti gran premi vanno in differita. Canale 5 e Italia 1 trasmettano il mercoledì e il giovedì una partita di Champions e di Europa League. Per vedere il campionato, la Ferrari, il grande tennis e il motomondiale occorre abbonarsi a una pay tv.
L’OFFERTA TIM VISION
Proprio per soddisfare le esigenze anche dei meno abbienti, il gruppo Telecom è entrato nel mercato televisivo con Tim Vision, la pay tv più economica tra tutte quelle in circolazione. Nel 2014 è cresciuta del 64% e vanta 260 mila fruitori. Per il 2015 è pronta l’offerta che può segnare il passo. L’abbonamento costa solo 5 euro al mese. Quindi è davvero alla portata di tutti. Non ci sono né ulteriori spese né penali e il prezzo non aumenterà mai. È per sempre.
Se si decide di uscire basta riconsegnare il decoder. Il prezzo di 5 euro è per gli abbonati Telecom che possiedono l’adsl (previsto l’addebito in bolletta). Per chi utilizza un altro gestore l’abbonamento costa 10 euro al mese. Migliaia i titoli on demand a casa e senza parabola.
In catalogo oltre 700 film, decine di serie tv disponibili anche in cofanetti (tra cui Spartacus, Vikings, Mad Men, Skins, Twisted, Scandal e in anteprima assoluta Intruders), cartoni animati (ci sono Violetta e Peppa Pig), concerti e documentari. E soprattutto le partite di calcio di Serie A e Champions League, nonché la Formula 1. In Hd, su tv con decoder, su Smart tv, Pc e su tutti i device mobili. Disponibile su 6 dispositivi contemporaneamente, senza limiti, senza consumare giga bytes e senza pubblicità.
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