MAI DIRE RAI! - I GIORNALISTI DEL GR FURIOSI CON I TAGLI DI GUBITOSI - L’AD DI EXPO GIUSEPPE SALA PAGA E PRETENDE: “ABBIAMO DATO 5-6 MILIONI ALLA RAI, MI ASPETTO DI PIÙ” - ALLA FACCIA DEL GIORNALISMO LIBERO!

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1 - EXPO: SALA, DALLA RAI MI ASPETTEREI DI PIU'

ACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIAACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIA

(ANSA) - "In Italia abbiamo lavorato molto sulla Rai e dalla Rai, onestamente, mi aspetto di piu'". Lo ha affermato il commissario unico di Expo Giuseppe Sala dai microfoni di Radio24. In comunicazione, poi, Expo investira' "circa il 10%" di quanto vendera' in biglietti: "dobbiamo vendere per mezzo miliardo - ha spiegato Sala - investiremo una cinquantina di milioni". Quanto alla Rai, "e' logico che la Rai sia il nostro veicolo", dato che ha versato un contributo di "5/6 milioni" in convenzione.

 

Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo

"Mi aspetto - ha sottolineato Sala - che riescano veramente ad aiutarci a spiegare cos'e' l'Expo. Non sono le Olimpiadi, Expo si spiega da solo, e' un po' complesso". Quanto alla sede Rai impegnata, ossia Roma, alla richiesta di un commento di Gianni Minoli Sala ha replicato che "sono problemi loro, a me interessa che ci passino nei programmi giusti, che passino il nostro messaggio. Devono fare di piu', ha fatto molto, ma per questi soldi mi aspetto di piu'".

 

2 - L’EX WIND PELLEGRINO DALLO STAFF DI GUBITOSI A CAPO DI RAI WAY

Da “Il Sole 24 Ore

 

rai logorai logo

Adalberto Pellegrino sarà il cfo di Rai Way. Il manager, già capo dello staff del dg Rai Luigi Gubitosi, ha esordito venerdì alla presentazione dell’Ipo agli analisti e potrebbe assumere anche l’interim delle funzioni di investor relations. La prossima settimana, poi, dovrebbe arrivare la nomina di due amministratori indipendenti dopo che la società ha deliberato l’allargamento del board da 5 a 7 membri. [Ce. Do.]

 

3 - NIENTE PIU’ TALK SHOW PER LA RASSEGNA SERALE DI RAINEWS

Aria tesa alla palazzina F di Saxa Rubra che ospita la redazione di Rainews 24. La direttora Monica Maggioni avrebbe deciso di ridimensionare “Il Punto Edicola Sera”, la rassegna serale che commenta le prime pagine dei quotidiani insieme ad ospiti in studio, per un talk show che fa segnare il miglior ascolto della fascia serale della all news Rai (con uno share superiore anche alla prima serata). I conduttori verrebbero sostituiti e lo spazio passerebbe da 45 a 15 minuti. Il Cdr sarebbe già sul piede di guerra, anche perché la trasmissione non ha costi aggiuntivi per la rete. 

 

 

4 - I GIORNALISTI DEL GR CONTRO I TAGLI DI GUBITOSI

DAGOREPORT

 

Luigi GubitosiLuigi Gubitosi

Dopo la redazione del Tg3, anche i giornalisti del Giornale Radio vanno all'assalto di Gubitosi. Pietra dello scandalo, ancora una volta, i tagli all'informazione. Non solo quelli annunciati dal dg Rai con le Newsroom e il progetto "15 dicembre" ma anche quelli che sul Gr2 e sul Gr3 verranno attuati da oggi con la cancellazione di cinque edizioni, decisa dai vertici di viale Mazzini senza alcun confronto sindacale.

 

Un'operazione "che mette fortemente in discussione la missione di servizio pubblico" - denuncia il Comitato di redazione della testata, che annuncia una serie di iniziative, compreso un pacchetto di tre giorni di sciopero. L'Usigrai rilancia e in un'infuocata assemblea, si e' detta pronta a sostenere ogni forma di protesta.

Monica Maggioni Monica Maggioni

 

E il direttore delle news Mucciante? Si mostra scettico su tutta l'operazione. Ma chi lo conosce bene racconta come stia gongolando al pensiero di accogliere a braccia aperte i nostalgici di Gr2 e Gr3 sulla sua rete, Radio1, che, guarda caso, proprio da oggi raddoppia i notiziari con Gr ogni mezz'ora, giorno e notte....

 

 

5 - RAI: GR2-GR3, LETTERA APERTA A VIGILANZA DOPO I TAGLI

 (ANSA) - "Egregi deputati e senatori, 'Tutta un'altra musica' recita lo slogan di Radiodue. Verissimo: da stamattina, con l'entra in vigore del nuovo palinsesto, la musica diversa, quella nuova, prevede sempre meno informazione". Inizia così la lettera inviata dall'assemblea del giornale radio Rai alla Commissione Parlamentare di Vigilanza, dopo i tagli decisi dall'azienda al Gr2 e al Gr3.

flavio muccianteflavio mucciante

 

"Senza un vero confronto sindacale - scrive il Cdr -, con una decisione che appare priva di alcuna logica editoriale, la Rai ha deciso di tagliare il 36% degli spazi informativi su Radio2: 36 minuti sottratti al Gr2, con l'eliminazione di tre edizioni (15.30, 16.30 e 22.30) e la drastica riduzione di altre cinque. L'edizione delle 7.30, ad esempio, tra le più ascoltate di tutto il Giornale Radio, passa improvvisamente da 20 a 10 minuti, e si riduce praticamente a un semplice notiziario in cui sarà difficile, se non impossibile, garantire un'informazione esaustiva agli ascoltatori". Nella missiva, la rappresentanza dei giornalisti punta il dito contro la "rimodulazione decisa dall'azienda" con la quale "dalle 13.40 alle 17.30 gli ascoltatori di Radiodue non avranno diritto ad essere informati.

 

SAXA RUBRASAXA RUBRA

Un blocco di quattro ore durante il quale il secondo canale radiofonico pubblico italiano cessa di fare informazione. Altrettanto succede la sera. Con la scomparsa dell'edizione delle 22.30, il blocco informativo si protrarrà dalle 19.30 alle 06.30 del mattino dopo. Ci domandiamo, e la stessa domanda giriamo a voi, se questo possa dirsi davvero servizio pubblico". "A fronte delle nostre perplessità - spiega la nota -, l'azienda ci risponde che la 'rimodulazione' è in sintonia con la 'mission' di intrattenimento di Radiodue, che deve competere con le principali radio commerciali. Il risultato, decisamente paradossale, è che le stesse radio private, durante i già citati blocchi dell'informazione, garantiscono maggiori contenuti informativi rispetto alla Rai".

 

Ancora "più oscure se non del tutto assenti", le motivazioni che hanno portato all'eliminazione di due edizione (10.45 e 22.45) del Gr3. "Sopprimere l'informazione in un canale che fa della cultura e dell'approfondimento il proprio 'target' è una scelta sconcertante e, lo ripetiamo, priva di una logica editoriale. Senza dimenticare, inoltre, il forte ridimensionamento già subito da GrParlamento".

 

Alla base della rimodulazione, fa sapere il Cdr, ci sarebbe uno studio della divisione marketing, "studio che abbiamo chiesto di poter visionare, ricevendo un netto rifiuto". "Ci aspettavamo, e ci aspettiamo ancora, un confronto vero - scrivono i giornalisti alla Commissione Vigilanza -, nella forma e nel merito, perché il nostro obiettivo resta quello di garantire un'informazione equilibrata e imparziale, nel pieno rispetto del servizio pubblico".