COMANDANTE DE FALCO, PERCHÉ LE NAVI VI PASSANO DA ANNI A ZIG-ZAG SOTTO AL NASO, CAZZO?!? - L’ON. DI BIAGIO FA CHIAREZZA SUI “CONTRATTI CURIOSI” - SCHETTINO SI È ROVINATO PER UN SALUTO AD UN AMMIRAGLIO IN PENSIONE AL GIGLIO, QUALCUN ALTRO SI È ROVINATO PER UN SALUTO AD UNA VERGINE IN CALORE A CASORIA - AGLI AMERICANI INDIGNATI PER LA “CONCORDIA” RICORDIAMO IL CERMIS - IN COSA CONSISTE IL PRETESO EROISMO DEL COMANDANTE DE FALCO. HA FORSE MESSO A REPENTAGLIO LA SUA VITA? - TRAVAGLIO È SOLO PARANOICO O ANCHE QUALCOS'ALTRO?...

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Gentile D'Agostino,
ho avuto il piacere di leggere sul Suo sito, che è stato riportato in toto l'articolo apparso stamane sul Corriere della Sera dal titolo "Le strane consulenze dell'Ex uomo di Alemanno", nel quale sono stato tirato amabilmente in ballo come destinatario di uno degli "undici contratti di consulenza piuttosto curiosi". Ed è forte la tentazione di chiarire la mia posizione esorcizzando ogni ipotesi di confusione mediatica.

Nel 2004 su proposta dell'allora Ministro dell'agricoltura Gianni Alemanno, ho svolto l'incarico di Consigliere del Ministro per i rapporti con le imprese, un profilo rientrante nelle progettualità di Buonitalia. Tra l'altro unico lavoro da me svolto in quel periodo.
Il contratto che ha disciplinato la mia collaborazione con il Dicastero è un contratto regolare, stipulato dall'Amministrazione, i cui aspetti di natura retributiva e fiscale sono pubblici e privi di alcun tipo di retroscena fantapolitico o gossippario che tanto va di moda di questi tempi.

Tutto ciò che mi riguarda è chiaro come l'aria con tanto di rendicontazione, contratto e annessi e connessi tali da non permettere un accostamento del mio operato a quello di qualche solito noto accusato di reati. Le mie scartoffie contrattuali restano a disposizione di chiunque intenda perdere un po' di tempo incuriosito da tale rilevantissima notizia, auspicando che esistano cose più interessanti che passare qualche ora sopra un vecchio contratto. Ribadisco quindi la mia totale trasparenza oltre che la disponibilità per qualsiasi chiarimento.
La ringrazio per la Sua disponibilità.
On. Aldo Di Biagio

Lettera 2
Ciao Roberto,
onori ed oneri, in tempi non lontani, un ufficiale che abbandonava il proprio posto in situazioni critiche, veniva lasciato solo con una pistola.
claudio

Lettera 3
Comandante De Falco, perché le navi vi passano da anni a zig-zag sotto al naso, cazzo?!?

Lettera 4
Schettino si è rovinato per fare un saluto ad un ammiraglio in pensione al Giglio,qualcun altro si è rovinato per fare un saluto ad una vergine in calore a Casoria

Lettera 5
Carissimo Dago,
grazie per le notizie sulla Costa. Vorrei pero' sapere chi ha messo la' il comandante di quella nave.L'organizzazione del personale della Costa non ha nessuna colpa?
Probabilmente no perche' saranno intoccabili loro, come tutti quelli che decidono ma stanno dietro le cose. Continua il buon lavoro che fai
Ciao
Emmer

Lettera 6
Nella vicenda " Concordia", la credibilita' italiana nel mondo ha toccato il fondo.
Bertie

Lettera 7
Dago,
agli americani indignati ricordiamogli per favore il Cermis e gli slalom aerei tra le funivie.
Grazie
Fernando

Lettera 8
Per ben due volte ho letto su articoli di Repubblica da voi riportati l'orrenda allocuzione "nodi all'ora" quando il nodo è un'unità di velocità e significa miglia orarie... qualcuno per favore avverta Piero Ottone
Dimpo

Lettera 9
Caro Dago, questo paese puo' ancora sperare: De Falco dipendente pubblico ha fatto il suo dovere, Schettino dipendente privato no. Ps.: gli altri comandanti Costa come saranno?
Firmato: Diegoecattivomaalmenolavora.

Lettera 10
Caro Dago, non trovo giusto accanirsi contro quel povero comandante Schettino. In fondo lui, memore degli insegnamenti materni, ha evitato che i passeggeri facessero il bagno subito dopo aver mangiato, e li ha fatti aspettare più di due ore in modo che avessero digerito il pranzo!!!!!
marcellino pane e vino

Lettera 11
Caro Dago,
ma cosa aspetta il nostro presidente a farsi una gita all'Isola del Giglio? Probabilmente apparirà sulla scena poco prima che le squadre dei demolitori incomincino a segare la nave a tocchi, farà ciondolare l'indice a mezz'aria e fermerà tutti proclamandola una ed indivisibile.
Cordiali saluti,
Millo

Lettera 12
Caro Dago, in tutto questo baillame sul naufragio del Concordia mi sfugge una cosa. Se la telefonata tra De Falco e Schettino ci è stata trasmessa in forma integrale, non afferro se al comandante della nave è stato chiesto il perchè l'avesse abbandonata, dato che Schettino ha detto di essere a bordo di una scialuppa, e la risposta avuta. Renor

Lettera 13
Non ho ancora capito in cosa consisterebbe il preteso eroismo del comandante De Falco. Ha forse messo a repentaglio la sua vita? No, visto che era distante dal luogo della tragedia. Se un eroe c'è stato risponde al nome del commissario di bordo Giampedroni, che ha rischiato la sua vita per salvare quella di molti passeggeri. Lo dico non per il
comandante De Falco, al quale nulla si può contestare, ma per tutti quei forcaioli politicamente corretti (esistono) che sono immediatamente saliti sul suo carro con la solita presunzione di sentirsi, comodamente, , molto comodamente, dalla parte del Bene.
RCamilliti

Lettera 14
ciao dago.
bisognerebbe chiedere alle varie capitanerie di porto sparse per il mare nostrum,quella di livorno inclusa,come mai in tutti questi anni non abbiano mai segnalato ed impedito il rischioso rito del passaggio di queste enormi navi in punti dove nessun natante a motore di medie dimensioni potrebbe navigare,isola del giglio inclusa? questa abitudine pericolosa è ampiamente documentata da foto provienienti da numerose località marine d'italia.

Ora,permettere che questa stupida abitudine si ripetesse senza impedirla in alcun modo o senza segnalarne mai la gravita' alle autorità competenti non è forse grave
quanto portare 4000 persone contro uno scoglio?non c'è forse un pizzico di responsabilita' anche da parte di chi controlla il traffico marino da quelle parti ?
era solo questione di tempo che un evento del genere accadesse.
saluti
andrea-milano

Lettera 15
Caro Dago,
quella frase del capitano della Capitaneria di Porto di Livorno rivolta al comandante della m/n Concordia:"Torna a bordo, cazzo" mi sembra faccia il paio con quella che "I soliti idioti" ci hanno abbondantemente fatto vedere e sentire sugli schermi in questo Natale appena trascorso:"Dai Gianluca, cazzo!". Di eroico ci trovo proprio nulla, se non la solita commedia che accompagna da sempre le italiche tragedie.
Serpico48

Lettera 16
Caro Dago,
dopo avere ascoltato la telefonata del Comandante De Falco a Schettino, identificato dalla smorfia napoletana con il numero 71, mi faccio una domanda molto semplice a cui non riesco proprio a dare una risposta: se è giusto tenere in carcere Lele Mora per bancarotta, perché concedere gli arresti domiciliari a Schettino? Ah, forse ho capito: le ragioni legate alla detenzione di Lele Mora sono pericolo di fuga e reiterazione del reato: nel caso di Schettino, solo pericolo di fuga.
La vedo dura possa reiterare un simile reato.
La Giustizia Italiana mi sorprende sempre.
Purtroppo.
Saluti,
Derek W.

Lettera 17
Caro Dago,
Le battute si valutano se fanno ridere o meno e non andrebbero commentate, salvo che non siano concettualmente sbagliate nella loro premessa, o conclusione. Ergo, la battuta del mio collega major ( nel senso che guadagna di più, non certo perché sia più bravo ) Iena Barenghi è fallace : Berlusconi non può essere paragonato a Schettino, con Napolitano alias De Falco, in quanto il Cavaliere la nave , ovvero il governo, non l'ha abbandonato, anzi a colpi di fiducia. ha resistito più che ha potuto. Semmai, sembrava il colloquio Merkel De Falco-Napolitano Schettino.

Quanto a Travaglio, in crisi d'astinenza ( da quando Silvio s'è dimesso, non aveva più potuto esercitare il suo odio), figurarsi se , come un drogato, non si buttava sulla prima polverina a portata di tiro. Sappia, comunque, il compagno di merende del Maresciallo Ciuro, che quando la storia verrà epurata dal cancro "Frattocchie", Berlusconi verrà ricordato come il Capitano della Nave Italia ( coi suoi pro e suoi contro) mentre lui, il Rank Xerox delle Procure, al massimo verrà citato come uno dei tanti della ciurma, alla stregua
di un mozzo !
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 18
L'odio di Travaglio è patetico. Veramente quando Berlusconi fu colpito da una statuetta in faccia non ha pensato a sè ma, con il viso grondante sangue, si è issato sul predellino per farsi vedere dai suoi ed è stato tirato dentro dagli altri. Persino la Guzzanti rilevò il suo comportamento fiero. Che vada da un esorcista, si faccia benedire così magari si libera da questa ossessione. Fa veramente pena!

Lettera 19
Ma Travaglio è solo paranoico o anche qualcos'altro? se l'italia gli fa così schifo, se è tutta una merda come dice, cosa ci rimane a fare? chi lo tiene qua incatenato?

Lettera 20
Dago,
certo che quell'ilare Signore di nome Marco Travaglio, esimio editorialista e azionista di un giornale che sembra l'ufficio stampa dei nostrani Uffici Giudiziari, essendo in crisi di astinenza di battute lazzi e doppi sensi di cui è maestro, non trova migliore occasione che quella di paragonare il Comandante Schettino all'ex premier Berlusconi. A prescindere che è come paragonare la cioccolata con un prodotto tanto caro a quell'altro simpaticone del Sig. Moretti Nanni, non mi sembra proprio il caso di fare commenti e similitudini, peraltro fuori tema, in occasione di una simile disgrazia dai risvolti umani ed economici devastanti. Ma tant'è il livello dei "nostri" commentatori.
Con stima PIC

Lettera 21
Caro DAGO
Monti è andato dalla Merkel a far presente che l'Italia "gnaa faa" e lei ha risposto "nicht".
Fin qui tutto prevedibile, come l'assordante silenzio dei grandi banalizzatori Napolitano, Fini, Marcegaglia, Cardinal Bertone ecc. Gradirei pero', visto l'incombente default della Grecia, vista la recente degradazione dell'Italia da parte delle agenzie di rating, che Monti si rivolgesse agli Italiani non dai salottini di Vespa Lerner e c. ma in un discorso alla Nazione, dicendo quello che secondo lui ci dobbiamo aspettare. Magari applicando un po' di buon senso stile sora Lella, nel dirlo. Altrimenti, si comporterebbe come il noto comandante che va a scogli e manco lancia il mayday nè ordina l'abbandono nave. Con stima BLUE NOTE

Lettera 22
Buongiorno Dago,
scusi ma volevo sapere da lei come mai in nessun tipo di media (qui compreso) a parte "Il Giornale" non ci sono informazioni e non si parla dello scandalo tangenti di PD con Filippo Penati. Oltretutto il sig Penati è stato nominato nella commissione di inchiesta sul S. Raffaele.
Cordialmente Paolo M.

Lettera 23
Caro Dago, sto notando che la solita stampa snob e radical-chic ha trovato un altro eroe negativo da appioppare alla figura di Silvio Berlusconi. Il suo nome è Francesco Schettino.
In realtà lo Schettino è il paradigma dei non-leaders che la sinistra ha proposto maldestramente in tutti questi anni: incompetenti e indecisi a tutto. In lui si rivede il non-governo Prodi, il non-Pd di Veltroni-Franceschini-Bersani, il non-sindaco Bassolino. E non mi stupirei affatto se alle prossime non-primarie della sinistra spuntasse il nome dell'ex non-comandante della Concordia.
Paolo M.

Lettera 24
Caro Dago,
dopo i recenti sviluppi dell'indagine sul suicidio del killer di Tor Pignattara - da cui emergono (ammesso che fosse necessario) dettagli circa il maturare di quei delitti in un alveo di criminalità organizzata e traffici illeciti - mi chiedo perché il Presidente della Repubblica abbia sentito il dovere di andare a confortare personalmente la superstite, alla quale deve certamente essere rivolta tutta la nostra solidarietà, pietà e attenzione ma non credo proprio scuse di Stato e/o altro tipo di privilegi rispetto alle vittime di analoghi tragici casi di cronaca.
Cordiali saluti,
Lorenzo pernetti

Lettera 25
Caro Dago, puntuali come le cambiali da pagare, in tempi di governi tecnici (Ciampi, Monti) o di centro-sinistra (vedi puntate precedenti) arrivano gli scioperi dei tassisti, il blocco degli autotrasportatori (il capo e' un catanese che tiene famiglia) e le bombe. Ma e' possibile che da 20 anni trasmettono sempre lo stesso film? Ora magari arriva un uomo d'affari di successo che ama l'Italia e vuole scendere in campo. Manco fossero partite di pallone. L'ho detto: sempre lo stesso film!

Lettera 26
Caro Dago,
in merito alla tragedia del Giglio ed alle immediate e doverose accuse verso il comandante della nave mi permetto di far notare che:
1) Mai nella storia millenaria della marineria si è verificato un fatto tanto ignobile. Il comportamento del comandante è talmente allucinante da non sembrare vero. E infatti a me non sembra che si tratti di realtà, bensì di un film drammatico che per gli aspetti spettacolari somiglia tanto al disastro dell'11 settembre a New York.

2) Nel caso in cui il comportamento del comandante celi qualche scherzetto come quello che costò la vita a tutti i passeggeri e all'equipaggio del traghetto di Livorno (si salvò soltanto un mozzo) forse avrebbe più senso pensare ad un incidente provocato che avrebbe soltanto dovuto rallentare il percorso della nave ed è finito in tragedia per sfiga. Ricordo che allora l'incidente di Livorno serviva per permettere ad una nave carica di rifiuti tossici e armi, diretta in Somalia, di lasciare indisturbata la rada ed allontanarsi senza essere notata.

Ad ogni modo, la dietrologia in questo paese è uno sport obbligatorio visti i 40 anni di stragi, delitti, depistaggi ecc che ci hanno intossicato dimostrandoci che accontentarsi della semplice notizia è da fessi. Se per caso in questa occasione si trattasse di semplice e tragica coglioneria e inadeguatezza del comandante della Concordia, tutte le responsabilità, compresa quella di aver imbarcato gente incapace di comprendere gli ordini e di comportarsi con professionalità e senso del dovere (in mare non si può scherzare con queste cose) sarebbero della compagnia di navigazione COSTA. Infatti, l'inchino è una pratica consentita e promossa da detta compagnia, perché spettacolarizza molto i passaggi sottocosta ed è sempre stato apprezzatissimo da tutti i crocieristi. Inutile che ora caschino dal pero facendo i santarellini.
Saluti
Rinaldo Santoro

Lettera 27
Caro Dago,
quando non si seguono le rotte, indicate dai codici della navigazione e dagli elettori, i naufragi, non sempre, si possono evitare, confidando nell'italico stellone...
Auguriamoci che Marione Monti, non proprio il ritratto della allegria e dell'ottimismo, non piombi nel salotto tv dell'immarcescibile Bruno Vespa e annunci :"Cari connazionali, l'operazione( cioè, la cacciata dell'odiato Cavaliere, la manovra, con annessa stangatona e pesanti sacrifici, in primis al Sud) è riuscita. Ma il paziente-Italia è passato a miglior vita...".

Quanto a "Capitan codardo", come il Capo della Procura di Grosseto e milioni di italiani, non capisco, e non approvo, la decisione del GIP di spedire, al calduccio di casa, il Comandante, vigliaccone, della nave naufragata.
Garantisti anche con l'incapace e il furbastro Schettino ? Andate a spiegarlo ai familiari dei morti, che avrebbero potuto essere salvati !.......

E non si può fare a meno di rilevare : da più di 6 mesi marcisce in cella Lele Mora, amico di Berlusconi e di Fede. Subito spedito, tenendo famiglia, a riabbracciar mammà lo Schettino, svergognato, sul cellulare, dal coraggioso capitan De Falco, nella notte della catastrofe, e scappato dalla "Concordia", dopo aver lasciato al loro destino i passeggeri, compresi vecchi bambini, anziani e disabili.
Speriamo che spunti un giudice equo non solo a Berlino, ma anche a Grosseto.....
Un saluto cordiale.
Pietro Mancini