
DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA…
Andrea Scanzi per il "Fatto quotidiano"
La comunicazione calcistica è vittima di un Ruzzle fuori controllo. Antonio Conte: "Pogba nel secondo tempo è stato fatto cose importanti". Beppe Iachini: "Mi dispiace per i tifosi del Palermo di cui sono vissuto una bella esperienza". Claudio Lotito: "Era una sparutissima rappresentanza di tifosi, si contano sulla punta delle dita, non più di 12-13". Non solo: la comunicazione calcistica porta spesso sfiga. Fabio Caressa e non solo lui, una settimana fa: "La rimonta sul Catania segnerà la svolta positiva per l'Inter!" (Tottenham e Bologna ne hanno dato conferma).
E Giuseppe Bisantis a RadioRai: "Il Torino è ormai padrone del campo" (vinceva 1-0 a Parma e mancavano 15 minuti, sufficienti perché i granata ne beccassero quattro). Soprattutto: la comunicazione calcistica è ormonalmente scossa. Ancor più in tivù. Da anni Massimo Mauro sconta la pena di lavorare accanto a Ilaria D'Amico, Nostra Signora dei Feticisti, dissimulando atarassia erotica. Ci prova, a parlare solo di calcio. Ma non ce la fa. E' innamorato perso. E ne soffre. Domenica, a Sky Calcio Show, Lady Ilaria si è presentata con un vestito spietatamente corto, dal vago color catarifrangente.
Gianluca Di Marzio era troppo intento a elettrizzarsi con il calciomercato, Giorgio Porrà troppo intellettuale per interessarsi a tali aspetti prosaici e Luca Marchegiani troppo Luca Marchegiani per accorgersi di cotanta beltade. Mauro, no: sperando di non essere inquadrato, ne sbirciava le grazie. Rapito. Circuito. Obnubilato. Per ore lunghissime, ha inseguito la concentrazione straparlando di Giaccherini e Amauri. Non l'ha trovata: se continua così, gli ormoni di Mauro chiederanno l'estradizione. Qualcuno lo aiuti.
In compenso la sua comunicazione, dopo una vaga propensione iniziale alla causticità , si sta ormai attestando su un placido quieto vivere. Funziona così: se c'è l'eretico da distruggere, si infierisce (vedi Zeman).
Se c'è il potente da riverire, ci si inchina (vedi Conte). Domenica, in particolare, l'allenatore della Juve è stato celebrato con ogni onore: "Quanto sei bravo Antonio", e quanto sei giusto, e innovativo, e magari pure bello. Una celeste corrispondenza d'amorosi sensi. Mauro era così affascinato da Conte da smettere (quasi) di fissare Lady Ilaria. Da una parte il cuore, dall'altra il potere. Difficile farli coincidere. E questo, il coraggioso Massimo, lo sa bene.
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