“LASCIATE IN PACE POLANSKI” - DOPO LE POLEMICHE SULLO STUPRO DEL ’77 ALAIN DELON SI SCHIERA COL REGISTA CHE HA RINUNCIATO A PRESIEDERE I PREMI CESAR: “OGNI VOLTA CHE POLANSKI ATTRAVERSA LA STRADA DOBBIAMO CHIEDERGLI CONTO DEGLI ANNI ’70? SE MI CHIEDESSERO DI PRESIEDERE I PREMI CÉSAR, NON ACCETTEREI, PER SOLIDARIETA’ NEI SUOI CONFRONTI"

POLANSKI

Stefano Montefiori per il Corriere della Sera

«Lasciate in pace Roman Polanski», dice Alain Delon. L' attore francese difende il regista 83enne, di nuovo raggiunto dal suo lontano passato. Qualche giorno fa l' Accademia dei César, gli Oscar francesi, ha scelto Roman Polanski per presiedere la 42esima cerimonia che si svolgerà il 24 febbraio alla Salle Pleyel di Parigi (i nominati sono, tra gli altri, i film «Elle» di Paul Verhoeven e «Frantz» di François Ozon, le attrici Isabelle Huppert, Marion Cotillard e Virginie Efira, e gli attori François Cluzet e Omar Sy).

ALAIN DELON

Molte associazioni femministe hanno protestato per la nomina di Polanski, dando il via a una petizione online che ha superato le 60 mila firme. Nel 2009 il mondo del cinema e anche la società francese sostennero Polanski quando venne arrestato in Svizzera su mandato di arresto americano, ma oggi il clima è cambiato.

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Nel 1977 Polanski aveva abusato di una ragazzina 13enne dopo averla fatta bere e averle dato il sedativo Quaalude. Venne arrestato e passò 42 giorni in prigione, poi uscì su cauzione. Alla vigilia del processo è fuggito in Europa. Per decenni non si è più parlato di quella storia, fino all' arresto del 2009. La giustizia americana continua a chiedere l' estradizione e l' opinione pubblica oggi è restia a difenderlo.

Non Alain Delon. La figlia Anouchka ha postato su Instagram un' immagine di «Asterix alle Olimpiadi», nel quale il padre interpreta Giulio Cesare. «Eccolo il presidente dei César!», suggerisce Anouchka. Ma Alain Delon ha reagito con fermezza sul Figaro : «Se mi chiedessero di presiedere i César non accetterei, in solidarietà con Polanski. Ogni volta che attraversa la strada dobbiamo chiedergli conto degli anni Settanta? No, Anouchka deve smettere, io non ci andrò».

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