paul newman

IL LATO OSCURO DI PAUL NEWMAN - IL DIVO AMERICANO, CHE IL 26 GENNAIO AVREBBE COMPIUTO 100 ANNI, È CONSIDERATO UNO DEI "BELLI" PER ANTONOMASIA - FACEVA IMPAZZIRE DONNE E UOMINI, EGLI STESSO PROBABILMENTE ERA BISESSUALE: FECE IMPAZZIRE DI GELOSIA IL COLLEGA SAL MINEO - DUE MOGLI, TRE FIGLI, NEWMAN ERA APPASSIONATO DI CORSE AUTOMOBILISTICHE, CHE PRATICO' A LIVELLO AGONISTICO - LA "MALEDIZIONE" DELL'ALCOLISMO EREDITATA DAL PADRE, LA DEPRESSIONE PER LA PERDITA DEL FIGLIO SCOTT (MORTO A 28 ANNI DI OVERDOSE) E QUEL REGISTA CHE GLI DISSE A BRUTTO MUSO...

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Estratto dell'articolo di Fabrizio Barbuto per Novella 2000

paul newman a venezia

 

Esistono gli occhi azzurri e poi esistono gli occhi di Paul Newman: due biglie di ghiaccio incastonate in un viso perfetto. Il prossimo 26 gennaio, il divo avrebbe compiuto 100 anni e, a dispetto della sua morte nel 2008, il mondo continua a celebrarlo.

 

Non se n’è mai davvero andato Paul, tanto che le nuove generazioni di attori non fanno mistero di ispirarsi a lui, che da ragazzino impacciato si volse in adone rubacuori. […] il cinema non era certo l’ambizione di Newman... sognava piuttosto di diventare un pilota d’aerei della Marina statunitense, ma dovette rinunciarvi a causa del daltonismo.

 

paul newman joanne woodward

[…]Tutti lo identificavano con l’idea del sex symbol, ma lui la respingeva, rifiutandosi di vestire un ruolo che non sentiva appartenergli. Si percepiva talmente poco sexy che un regista gli rimproverò di apparire estraneo alla lussuria: «Non emani il minimo senso di tensione sessuale».

 

[…] Newman si è sempre configurato come il “bello” per antonomasia, ma, al contrario dei suoi colleghi del tempo, portò sullo schermo un’avvenenza rassicurante, quasi angelica. La sua aria da bravo ragazzo sovvertì le tendenze e dettò un contrordine: dopo l’avvento di Paul Newman nel cinema, tutti ambivano a volgersi da diavoli in angeli, ma nessuno ci riuscì come lui.

 

sal mineo

[…] Il suo talento gli valse numerosi riconoscimenti, tra cui tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award. Era la storia di Hollywood Paul Newman, concentrata in 177 centimetri di uomo, non un colosso. Le donne di tutto il mondo, e non solo le donne, sognavano di accaparrarselo. Sì perché, al di là delle celebrazioni, alcuni riportano una presunta bisessualità dell’attore, che l’avrebbe visto intrattenere relazioni con colleghi e addirittura ricevere scenate di gelosia, si dice, dall’attore Sal Mineo.

 

Di certo sappiamo che Paul amò le donne, tanto, ma solo due di esse lo ebbero come marito: nel 1949 Newman sposò Jacqueline E. Witte, dalla quale ebbe tre figli: Scott Allan, Susan Kendall e Stephanie. Il loro matrimonio ebbe vita breve, e nel 1958, in seconde nozze, a Las Vegas, Newman sposò la collega Joanne Woodward. Assieme ebbero tre figlie: Elinor, Melissa e Claire.

 

paul newman ed elizabeth taylor in la gatta sul tetto che scotta

L’attore aveva la passione per le corse automobilistiche, che praticò a livello agonistico. […] Oltre che per il primo piano magnetico, viene ricordato per la sensibilità e la dedizione alla filantropia: fece infatti tanta beneficenza. Fu proprio il suo temperamento sensibile, a tratti fragile, a costargli anni di psicoterapia, tempo in cui, probabilmente, cercò di risalire al dolore di un’infanzia sofferta.

paul newman family

 

A dire delle biografie più crude, la madre del divo, una donna che coltivava il culto delle belle cose, finì col ritenere anche il suo stesso figlio una graziosa bambola messa lì a fare scenografia.

 

Tra le miserie di Newman figurava senz’altro la dedizione all’alcol, che non superò mai del tutto. Addirittura, temeva che sui maschi della propria famiglia gravasse una maledizione: il padre di Paul beveva anch’egli, mentre il figlio Scott morì di overdose a soli 28 anni. Quella perdita scavò in Paul una ferita che non smise mai di sanguinare.

 

Forse non conobbe mai la serenità, a dispetto dei suoi occhi d’angelo, che per Newman furono croce e delizia: per schermare gli eccessi dell’alcol, rivelati a tradimento dallo sguardo stanco e assente, era solito portare degli occhiali da sole. Da qui, l’invito di chiunque incontrasse a rivelargli i suoi famosi occhioni. Ma lui odiava l’invadenza e si rifiutava di assecondarla: gli occhi di Paul Newman nascondono il suo fascino e il suo mistero.

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