selfie macaco

IL MACACO SCATTÒ IL SELFIE, MA IL COPYRIGHT NON È SUO - EBBENE SÌ, UN GIUDICE FEDERALE È STATO CHIAMATO A DECIDERE SE NARUTO, LA SCIMMIA CHE SI È FATTA UN AUTOSCATTO CON LA MACCHINA FOTOGRAFICA DI DAVID SLATER, AVEVA DIRITTI SULLA SUA IMMAGINE - LA RISPOSTA E' NO, MA LA CORTE NON ESCLUDE L'ESTENSIONE DEL DIRITTO D'AUTORE AGLI ANIMALI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

http://america24.com/

 

Selfie con macaco Selfie con macaco

Il diritto d'autore non tutela i macachi. Lo ha stabilito un giudice federale degli Stati Uniti, che ha dato una prima risposta a una domanda solo apparentemente semplice: "Se una scimmia scatta una foto, di chi è la foto?". Una domanda lecita, dopo il famoso selfie di un raro macaco nero crestato del Sulawesi, incuriosito dall'attrezzatura di un fotografo inglese.

 

naruto si fa un selfienaruto si fa un selfie

Era il 2011 quando il macaco si scattò la foto che fece il giro del web. Una foto, naturalmente, diffusa dal fotografo, David Slater, come se a scattarla fosse stato lui. Foto che Wikipedia, per esempio, decise di pubblicare attribuendone la proprietà al macaco, per non dover pagare i diritti d'autore al fotografo.

naruto il macaco si fa un selfienaruto il macaco si fa un selfie

 

La questione è stata portata in tribunale dalla Peta, un’organizzazione noprofit statunitense che si occupa dei diritti degli animali, che ha fatto causa a Slater, chiedendo di amministrare i proventi della foto di Naruto, il presunto artefice dell'autoscatto.

 

david slater il fotografo del macaco che si fa i selfiedavid slater il fotografo del macaco che si fa i selfiemacaco con iphone di van oostenmacaco con iphone di van oosten

Il giudice William Orrick ha stabilito che il copyright non si applica a Naruto e che la foto - una delle tante scattate dai macachi con l'attrezzatura del fotografo - è da attribuire a Slater. Il giudice ha spiegato che il presidente degli Stati Uniti o il Congresso potrebbero estendere i diritti sanciti dal Copyright Act - la legge sui diritti d'autore - agli animali, ma finora non l'hanno fatto.