DI MALAYSIA IN PEGGIO - ARRIVA LA CONFERMA: IL TELEFONO DEL COPILOTA È STATO ACCESO, E CAPTATO DALLE ANTENNE MEZZORA DOPO LA DEVIAZIONE - IL ROBOT DI RICERCA TORNA INDIETRO: L’OCEANO È TROPPO PROFONDO

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1. MALAYSIA: NESSUN RISULTATO IN PRIMA MISSIONE RICERCA ROBOT SOTTOMARINO
(Adnkronos/Xinhua) - Si è conclusa senza nessun risultato la prima missione di Bluefin-21, il robot sottomarino utilizzato per la ricerca del rottame dell'aereo malese scomparso l'otto marzo scorso e che si ritiene sia precipitato nell'Oceano Indiano. Dopo essere rimasto sei ore in immersione, il robot sottomarino è tornato in superficie prima del previsto, dopo aver incontrato acque più profonde del previsto, secondo quanto ha dichiarato il capitano della Marina Usa Mark Matthews che sta partecipando alla missione multinazionale di ricerche coordinata dall'Australia.


2. IL TELEFONO DEL COPILOTA ERA ACCESO ED È STATO CAPTATO DA UN'ANTENNA
Dall'articolo di Guido Olimpio e Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

LA RICOSTRUZIONE
Analizzando i tabulati telefonici si è accertato che il co-pilota Farid Hamid ha riacceso il cellulare quando il jet si trovava a circa 320 chilometri a nord-ovest di Penang sullo stretto di Malacca, ossia poco prima che il 777 sparisse completamente dai radar. L'ufficiale avrebbe cercato di effettuare una chiamata ma non vi sarebbe riuscito perché l'aereo si stava allontanando dalle «celle» del network telefonico.

L'evento coincide con un momento particolare: il Boeing, dopo la famosa virata verso ovest, è sceso rapidamente di quota e dunque era possibile tentare di agganciare la rete dei cellulari. Altre fonti citate dal quotidiano danno una spiegazione diversa: «La traccia del telefono è stata captata tra il punto aeronautico Igari e Penang. È come se il cellulare, una volta riacceso, avesse cercato di agganciarsi alla celle». Ossia non è certo che qualcuno abbia fatto la chiamata, di certo ha riattivato il suo telefono.

LE MANOVRE
La storia del telefono si intreccia con quella delle manovre. Fonti malaysiane citate dalla Cnn hanno confermato che il Boeing è sceso di quota (attorno ai 4-5 mila piedi) quando si trovava sullo stretto di Malacca, vicino alla località di Pulau Perak. Quindi è scomparso dai radar per riapparire più a nord-ovest, prima della virata verso sud. Sembra anche che i cambiamenti di quota siano stati diversi. Per alcuni esperti si tratta del segnale evidente di un'emergenza improvvisa e forse i piloti, sapendo di avere problemi di comunicazione, speravano in questo modo di evitare zone di traffico aereo. Per altri osservatori si sarebbe trattato invece di una manovra evasiva. I pragmatici, invece, ribattono: sono dati incompleti, troppo poco per dire cosa sia accaduto.

 

 

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